Serata di prestagione in casa dei Sacramento Kings di DeMarcus Cousins e di Rajon Rondo, ma anche, se non soprattutto, di coach George Karl, che torna in panchina due anni dopo le delusioni di Denver, e di Marco Belinelli, che torna sul parquet dopo le fatiche di un Europeo che lo ha logorato nel fisico ed anche nella mente. Non è escluso infatti, che la guardia di San Giovanni in Persiceto venga tenuto a riposo per la sfida di questa sera, che vedrà i Kings impegnati contro i Portland Trail Blazers.
Motivo di interesse sarà, a margine, osservare che tipo di Blazers si presenteranno in campo, dopo la profondissima rivoluzione estiva. Tuttavia, la nostra attenzione si sposta sulla franchigia della Californa, con coach Karl, che è tornato a parlare dopo un’estate turbolenta, confessandosi alla vigilia del match ai microfoni di CSNBayArea.com, chiarendo una volta per tutte il motivo delle sue dichiarazioni che avevano messo in dubbio la conferema del suo go-to-guy, DeMarcus Cousins.
"Voglio essere chiaro, mi sono scusato con DeMarcus per aver fatto quei commenti, dicendo che non ho mai allenato giocatori incedibili. Ho sbagliato a dirlo, anche perché sapevo che voi media avreste ingigantito tutto. É mia responsabilità essere abbastanza furbo da non dire cose del genere. Quindi mi sono scusato per avere pensato quella cosa e forse ho sbagliato a dire anche altro, ma quello che ci ha diviso é stato quel commento e allora tutti hanno scritto che avevamo intenzione di scambiare Cousins".
Polemiche ma non solo. Il sessantenne allenatore ed ex giocatore nativo di Penn Hills, Pennsylvania, ha analizzato successivamente le profonde mutazioni genetiche che ha avuto la Lega da quando ha iniziato ad allenare: "La NBA é cambiata, i giocatori sono cambiati e bisogna adattarsi, cercando di creare un sistema adatto ai propri giocatori e non adattarli al proprio gioco. Mi é sempre piaciuto giocare veloce , in modo semplice, di squadra e avendo una solida difesa come fondamento"
Infine, l'ex Nuggets, Bucks e Sonics, con esperienza anche al Real Madrid ed ex Coach of The Year con la franchigia del Colorado, ha parlato della sua squadra di quest'anno e del training camp che attende i suoi Kings: "Caron Butler, Rondo, Kosta Koufos e Belinelli saranno importantissimi per la nostra squadra, perché sono abitutati a giocare nei playoff e voglio che trasmettano agli altri la professionalità e la grinta che c’é bisogno nelle partite di postseason. Il training camp sarà molto intensivo, perché voglio che tutti i miei giocatori migliorino e giochino un basket migliore, sarà una sfida per tutti loro".