Nell'Nba Media Day, giornata che sancisce ufficialmente l'inizio della nuova stagione delle franchigie professionistiche americane, ad Oklahoma City ha parlato Sam Presti, general manager dei Thunder. Ecco le sue parole sul nuovo allenatore Billy Donovan, sul roster e sulle prospettive della squadra, chiamata a riscattare un'annata in cui è stato mancato anche l'obiettivo playoff nella Western Conference. 

"Siamo estremamente entusiasti ed eccitati di cominciare la nuova stagione - le prime dichiarazioni di Presti in conferenza stampa - i nostri giocatori sono tutti a disposizione dello staff tecnico e soprattutto sono molto affiatati tra loro. E' qualcosa che ormai è diventata un'abitudine in questi otto anni, anche perchè trascorrono davvero tanto tempo insieme". Il General manager dei Thunder passa poi a commentare la scelta del nuovo allenatore: "Billy (Donovan, ndr) e il suo staff sono incredibilmente attenti ai dettagli e hanno già lavorato per delineare un nuovo sistema di gioco in grado non solo di valorizzare le qualità già espresse da questa squadra ma anche di aiutare i giocatori nella loro evoluzione e di creare un tipo di basket efficace e preciso sui due lati del campo". Sulla competitività del roster, Presti sembra sfidare i suoi: "Uno dei più grandi passi avanti che possiamo fare è capire che bisogna dividere le buone squadre dalle grandi squadre. La nostra ambizione è quella di continuare a costruire nel corso degli anni per migliorare costantemente tutta la nostra organizzazione, non solo perchè abbiamo il dovere di farlo, ma perchè vogliamo sempre misurare noi stessi con le nostre ambizioni. Questo sarà un anno che cementerà ancor di più il nostro rapporto con la comunità di Oklahoma City. Siamo un prodotto locale, e siamo orgogliosi dei valori che ormai rappresentiamo perchè essi sono sinonimi della nostra provenienza".

Quanto ai risultati sportivi, Presti predica calma e tranquillità: "Anche nel basket ci vuole pazienza, perchè non si vince nulla a novembre, gennaio o marzo. Ma in compenso si possono perdere tante cose in regular season con alcuni passi falsi". Prende poi la parola Kevin Durant, attesissimo dopo l'infortunio dello scorso anno: "Non ho paura di farmi male nuovamente. Se sono in campo, significa che sono pronto e sto bene. Futuro? Ci sono alcune cose non dipendono da me, come la pressione che mi metteranno stampa e tifosi affinchè rimanga qui. Francamente queste cose non mi interessano. Voglio solo divertirmi giocando a basket e far divertire il nostro fantastico pubblico offrendogli la mia miglior versione. Questo dipende da me, il resto non posso controllarlo. Donovan? E' un gran conoscitore di pallacanestro, sono certo che ci troveremo bene con lui". Infine è Russell Westbrook a chiosare con una battuta circa l'intesa da ritrovare con Durant: "Io e Kevin giochiamo insieme da anni, il basket in fondo non è una scienza così difficile!" (rocket science, l'espressione utilizzata dal playmaker dei Thunder).