La spavalderia è quella dei grandi giocatori, la tecnica, per quanto mostrato in NCAA e in queste prime partite di Summer League, anche. Kelly Oubre Jr. è pronto a diventare una delle stelle più luminose del panorama NBA, ricordando sempre che può migliorare ancora tanto, con la speranza di arrivare ai livelli più alti, quelli dove si trova il suo amico ‘fraterno’ Kevin Durant. L’ex giocatore di Kansas University si è recentemente raccontato al 'Washington Post': andiamo a scoprire le sue dichiarazioni, tra idoli, stile di gioco e NBA Draft.
Giocatori a cui ispirarsi - “Mi ispiro a James Harden, è mancino, è un grande realizzatore, è bravo sia a tirare che a dribblare. Altri giocatori da cui cerco di imparare sono, ovviamente, Paul George e Kevin Durant, ragazzi che sanno fare canestro e creare per i compagni. Questi sono i miei modelli. Guardo molto anche le nuove stelle come Jimmy Butler e Kawhi Leonard, perché sono ‘super’ in difesa e il loro gioco offensivo sta migliorando molto”.
Kevin Durant, l’amico fraterno - “Siamo due competitori, sa che non cedo davanti a lui anche se è Kevin Durant: questo è il motivo per cui ‘KD’ ha molto rispetto nei miei confronti, lo stesso rispetto che ho io per lui. Abbiamo questo tipo di relazione, ci alleniamo duramente insieme. Lui vuole essere il migliore ed è sulla strada giusta, è a un passo dall’esserlo. Un giorno voglio arrivare a giocare al suo livello, per me è come un fratello maggiore. Abbiamo un bellissimo rapporto”.
Stile di gioco - “Posso segnare, posso difendere, ma quello che voglio far risaltare agli occhi della gente è la mia capacità di gestire la palla, di giocare nel pitturato, di non tirare necessariamente ogni volta che ho spazio, ma di cercare sempre l’uomo libero. Voglio essere quel tipo di giocatore che fa quello che deve”.
Il rapporto con coach Wittman - “Lo adoro, è un perfezionista. Non ti lascia andare via dalla palestra senza miglioramenti ed è quello di cui ho bisogno. È una persona da cui posso davvero imparare tanto e che può migliorare il mio gioco. Spero di avere una lunga carriera in NBA, per questo è stata una benedizione diventare un Wizard”.
Le scelte al Draft - “Ho fiducia nei miei mezzi, per questo pensavo di meritare una chiamata tra le prime dieci al Draft. Non credo che ci siano 14 ragazzi migliori di me. Non voglio fare nomi, ma ne sono convinto. I giocatori che rispetto scelti prima di me sono Karl Anthony Towns, Jahlil Okafor e Stanley Johnson. Rispetto molto Johnson perché so quanto lavora duramente. Detroit ha fatto un’ottima scelta perché siamo molto simili. Questo è un mondo dove o uccidi o vieni ucciso: io penso di poter fare molte vittime”.
Fiducia nei propri mezzi - “Amo la competizione: non dirò mai che un altro ragazzo è migliore di me, perché non la penso in questo modo. Non dirò qualcosa che non sento. Comunque ci sono grandissimi giocatori, non fraintendete le mie parole”.