Dopo due anni vissuti intensamente all'ombra dell'Alamo, in cui ha vinto un titolo Nba e la gara del tiro da tre punti all'All Star Game 2014, per Marco Belinelli è il momento di guardare al suo futuro professionale con un occhio diverso rispetto al passato. L'obiettivo dell'italiano da San Giovanni in Persiceto è stato da tempo raggiunto. Ha dimostrato di essere un solido ed efficace giocatore Nba, nonostante un inizio di carriera a stelle e strisce non proprio esaltante. Golden State Warriors, New Orleans (all'epoca Hornets), Toronto Raptors e Chicago Bulls le prime tappe del suo lungo girovagare Nba, prima di trovare una collocazione importante nel sistema dei San Antonio Spurs, in cui si è ritagliato due anni da protagonista uscendo dalla panchina.
Tiratore scelto, il Beli viene considerato dallo staff tecnico di Gregg Popovich (in cui vi è come primo assistente Ettore Messina) uomo in grado di giocare con buoni risultati anche il pick and roll, in virtù delle sue doti - sottovalutate dai più - di passatore. La conquista dell'anello Nba ha definitivamente sdoganato Belinelli dalla definizione - che sapeva molto di etichetta - di puro spot up shooter, conferendogli il rispetto di compagni e avversari come cestista di talento e dall'enorme carattere. Scaduto il suo contratto biennale con gli Spurs, il nazionale italiano è a un bivio nel decidere se continuare a giocare in squadre da titolo, nelle quali sarebbe comunque fuori dal quintetto base, oppure se cercare maggiore minutaggio altrove, in altri club di medio livello Nba. E' una scelta personale, dettata soprattutto dalla centralità e dall'importanza che gli verrebbero eventualmente attribuite in un altro roster, oltre che da questioni retributive, legate alle offerte contrattuali che gli stanno già pervenendo.
Infatti, secondo quanto riportato da Csn, i freschi vincitori del titolo 2015, i Golden State Warriors di Steph Curry, starebbero pensando a Belinelli come backup di Klay Thompson, allettati dalla possibilità di poter tesserare un free agent ritenuto adatto al gioco del coach Steve Kerr. Ipotesi affascinante quella dei Warriors, per un ritorno là dove tutto ebbe inizio, quando la franchigia di Oakland pescò il giovane Marco al Draft del 2007 lasciandolo sotto la guida di Don Nelson. In questo periodo della stagione le voci e i rumors si rincorrono tuttavia incontrollati, ma ciò che pare certo è che i San Antonio Spurs lasceranno partire uno tra il Beli e Danny Green, titolari insieme a Manu Ginobili del ruolo di guardia dei neroargento.
Il General Manager degli Speroni R.C. Buford ha appena rinnovato il contratto a Kawhi Leonard, garantendogli un ingaggio da superstar Nba (90 milioni di dollari per i prossimi cinque anni). In virtù di questa operazione lo spazio salariale degli Spurs si riduce in modo considerevole, anche alla luce della volontà di assicurarsi le prestazioni di un altro free agent come LaMarcus Aldridge. Secondo quanto riportato da Mark Stein di Espn sarebbe Danny Green il giocatore più vicino a salutare San Antonio, con i New York Knicks pronti ad accogliere il ragazzo originario del New Jersey. La situazione resta fluida, ma la sensazione diffusa è che Belinelli potrebbe attendere ancora un po' lo sviluppo del mercato degli Spurs per poi decidere se rimanere in Texas, qualora si dovesse riscontrare comunione d'intenti, oppure accasarsi altrove, per dare inizio a una nuova avventura Nba.