“I Chicago Bulls hanno una storia piena di successi dentro e fuori dal campo, resi possibili da una cultura organizzativa in cui i consigli, da qualsiasi parte del team vengano, sono apprezzati e tenuti in considerazione. Anche se i capi di ciascun dipartimento hanno l'ultima parola sulla propria area di competenza, ci deve essere un libero flusso di idee tra i vari dipartimenti e la considerazione di idee e opinioni di tutti. Queste discussioni interne non devono essere considerate invasioni di campo e devono rimanere private. Le squadre che restano più a lungo ai massimi livelli sono quelle che sanno rimanere unite a livello di azienda, giocatori, allenatori, management e dirigenziale. Quando tutti sono sulla stessa lunghezza d’onda, c'è fiducia e una squadra può crescere e vincere insieme. Sfortunatamente c'è stata una deviazione da questa cultura. Per assicurarci che i Chicago Bulls continuino a crescere e ad avere successo, abbiamo deciso che è necessario un cambio nella posizione di head coach. Giorni come questi sono difficili, ma necessari per raggiungere i nostri obiettivi e rispettare il nostro impegno verso i tifosi”.
Con questo comunicato del presidente Jerry Renisdorf, i Chicago Bulls hanno ufficializzato il divorzio da Tom Thibodeau, alla guida della squadra della “Windy City” dal 2010.
Thibodeau, così, ora è in corsa per sostituire Monty Williams sulla panchina dei New Orleans Pelicans, anche se dovrà battere la concorrenza di Alvin Gentry e Jeff Van Gundy, che hanno già sostenuto un colloquio con i dirigenti della squadra di Anthony Davis.
Anche Barack Obama, presidente degli USA e tifoso dei Bulls, ha voluto “salutare” con un tweet Thibodeau, ringraziandolo per il lavoro svolto e augurandogli di trovare in fretta un nuovo incarico.
Il favorito per la successione di “Thibs”, a questo punto, dovrebbe essere Fred Hoiberg, ex giocatore di Pacers, Bulls e Timberwolves, attuale allenatore in NCAA degli Iowa State Cyclones.