Gara da win or go home per i Washington Wizards, che in Gara 6 hanno una sola parola d'ordine, vincere. Andiamo a vedere cosa è accaduto nella Gara 6 tra Wizards e Atlanta Hawks.
Partono bene gli Atlanta Hawks, che già dai primi minuti della partita riescono ad imporre il loro gioco, mettendo in evidente difficoltà I Washington Wizards che non trovano tiri facili. Così la tripla di Demarre Carroll ed il gioco da tre punti di Paul Millsap portano gli Hawks in vantaggio di cinque punti a metà primo quarto, nonostante ciò coach Budenholzer chiama il primo timeout della gara. Al rientro dal timeout, coach Wittman schiera Porter, Gooden e Seraphin. Co questi tre giocatori, aumenta la pressione difensiva di Washington e con un parziale di 6-0, i Wizards si portano avanti sul 20-19 alla fine del primo quarto, grazie ad un floater di Seraphin sulla sirena.
Nel secondo period I Wizards continuano con la loro difesa aggrssiva, che chiude l’area a Millsap ed Horford, ma a venire a support dei due lunghi di Atlanta ci pensano le triple di Jeff Teague e Dennis Schroder che riportano la franchigia della Georgia in vantaggio di due lunghezze. A reagire per Washington ci pensa Seraphin. Il lungo francese con sei punti consecutive tiene i suoi sulla parità a quota trenta con cinque minuti da giocare nel secondo periodo. Millsap prova a spezzare l’equilibrio della gara con sette punti consecutivi, ma ad ogni canestro del lungo c’è la risposta di uno scatenato John Wall, nonostante ciò gli Hawks riescono ad andare all’intervallo in vantaggio di sei punti grazie ad un parziale di 6-0 aperto negli ultimi cinquanta secondi del quarto e concluso da un appoggio al vetro sulla sirena dello stesso Millsap. (39-39)
Avvio shock per i Wizards al rientro dagli spogliatoi che si vedono essere travolti da DeMarre Carroll. Grazie all’ala da Missouri University, gli Hawks aprono un parziale di 12-4, con nove di questi dodici punti realizzati proprio da Carroll, così Wittman decide subito di sospendere il gioco, chiamando il timeout per Washington. Al rientro dal timeout i Wizards aprono un parziale di 8-2, guidati dal solito Wall, che riporta Washington sotto di sette lunghezze. Gli Hawks riescono a reagire e a fine quarto recuperano un punticino, chiudendo il terzo quarto avanti di otto lunghezze (64-72).
Anche nell’ultimo periodo a partire meglio è Atlanta che subito si porta sulla doppia cifra di vantaggio. Ma Wall, Beal e i Wizards non ci stanno ad andare a casa e con un parziale di 4-0, si riportano sotto a sole sei lunghezze di svantaggio. Atlanta prova ad allungare con l’energia e le penetrazioni di Schroder, ma Washington non molla e riesce a rimanere sempre sotto di sei lunghezze con cinque minuti da giocare, in quello che potrebbe essere l’ultimo quarto della stagione. Ancora una volta è Bradley Beal a prendere per mano i Wizards, con sei punti consecutivi la guardia da Florida porta Washington ad una sola lunghezza di distacco, così coach Budenholzer chiama timeout con ancora quattro minuti da giocare. Gli Hawks non riescono a trovare il canestro e sul possesso successivo Beal porta i suoi, per la prima volta in vantaggio nel quarto periodo. A rispondere a Beal ci pensa Millsap, che con un piazzato riporta i suoi avanti di una lunghezza, vantaggio svanito subito grazie a Wall che realizza solo uno dei due liberi, e che porta la partita in parità. Gli Hawks così riescono a riportarsi in vantaggio di due lunghezze grazie ad un appoggio al vetro di Carroll, con cinquanta secondi da giocare. Nene spreca il possesso successivo e ne approfitta Carroll che porta i suoi avanti di quattro con trenta secondi da giocare, quindi coach Wittman chiama un timeout. Ma all’uscita dal timeout Wall viene stoppato. I Wizards mandanio in lunetta Horford che segna solo uno dei due liberi e tiene in gara Washington, che ha l’ultimo tiro con sei secondi e mezzo da giocare. Ancora una volta Paul Pierce sembra aver compiuto l’impresa con un tiro da tre sulla sirena. Ma il tiro viene scoccato dopo la sirena e quindi non viene convalidato. Gli Hawks vincono e si portano alle finali della Eastern Conference.
Si conclude così la fantastica ma anche sfortunata stagione di Washington Wizards. Un finale amaro, ancora una volta sembrava che Pierce era riuscito a salvare la patria e la stagione di Washington. I tifosi della squadra della capitale possono comunque ritenersi soddisfatti dell’impegno visto in campo da Wall, Beal e compagni. D’altra parte continua il sogno degli Altanta Hawks, che accedono alle Finali di Conference, per la prima volta dal 1970.