La notte NBA ci regala gare combattute e decise sul filo della sirena. I Bucks sprecano un cospicuo vantaggio e hanno bisogno di un overtime per superare gli Hornets. Una tripla di Jimmy Butler interrompe un'altra clamorosa rimonta, quella dei Pacers contro i Bulls, al settimo successo consecutivo. Coach Hollins cambia le gerarchie in casa Nets e le scelte, che privilegiano Plumlee e Jack a scapito di Lopez e Williams, sembrano essere azzeccate. Victor Oladipo batte Dwyane Wade nella sfida tra ex allievi di Tom Crean: prosegue la sciagurata stagione degli Heat tra le mura dell'AmericanAirlines Arena, dove Wade realizza il canestro numero 4000. Blake Griffin fa brillare le statistiche nello stretto, pur se mai in discussione, successo dei Clippers contro i Jazz, nel giorno del 13esimo anniversario della vittoria numero 800 di Jerry Sloan sulla panchina di Utah.
Charlotte Hornets (10-22) - Milwaukee Bucks (16-16) 94-104 OT (18-25, 14-24, 29-19, 22-15, 11-21)
Walker 28, Henderson 19, Marvin Williams 8 + 14 rimbalzi; Knight 18, Dudley 17, Antetokounmpo 16
I Bucks sprecano un vantaggio di 21 punti costruito nel primo tempo, raggiungono il supplementare grazie a un layup di Knight e nell'extra time riescono a evitare il quinto ko consecutivo in casa degli Hornets. Proprio Knight parla del rischio corso da Milwaukee: "Dobbiamo comportarci meglio quando abbiamo un vantaggio come quello, senza giocare per mantenere 20 punti di vantaggio, ma continuando a cercare le giuste giocate." Un po' meno duro coach Jason Kidd: "Siamo stati bravi in attacco, mentre in difesa abbiamo concesso un po' troppo. Alcune buone giocate non hanno dato frutti, ma i ragazzi sono stati bravi a non scomporsi."
Indiana Pacers (11-21) - Chicago Bulls (22-9) 90-92 (17-22, 18-25, 30-34, 25-11)
Copeland 17, Miles e Hill 11; Butler 27, Gasol 20, Rose 17
Settimo successo consecutivo dei Bulls, confezionato dai punti di Jimmy Butler, decisivo con una tripla a 67 secondi dal termine. "Rose mi spinge sempre a cercare la tripla e a essere aggressivo. Ho fiducia nel mio gioco, così sento di dover aumentare e realizzare i miei tiri." Sotto di 21 punti nel terzo periodo, i Pacers si rifanno sotto grazie a Copeland (13 punti nell'ultimo quarto) costruendo un parziale di 23-2 e tenendo i Bull a soli 11 punti nel quarto periodo (minimo stagionale), fino alla tripla spezza gambe di Butler. "La lezione appresa oggi è che devi sempre continuare a giocare", dice coach Thibodeau. "Nessun vantaggio è sicuro in questa lega."
Brooklyn Nets (14-16) - Sacramento Kings (13-18) 107-99 (27-28, 30-16, 25-25, 25-30)
Plumlee 22, Jack e Joe Johnson 16; Gay 25, Cousins 24 + 13 rimbalzi, Collison 16
Con Deron Williams e Brook Lopez relegati in panchina e Plumlee e Jack al loro posto, i Nets superano i Kings, riscattando il -25 subito contro Indiana e vincendo la quarta partita delle ultime cinque disputate. "Lopez e Williams erano in quintetto," dice coach Hollins. "Poi però sono stati fuori per infortunio e, se ci fate caso, con loro fuori abbiamo cominciato a giocare meglio e a vincere. Quindi, perché dovrei cambiare qualcosa adesso?" I numeri di Plumlee, 16.2 punti e 9.6 rimbalzi di media nelle ultime 11 gare, in cui è partito titolare, sembrano dar ragione al coach dei Nets. Lo stesso vale per Jarrett Jack, 19.4 punti e 5.4 assist nelle gare in cui ha giocato al posto di Williams, che comunque fa buon viso a cattivo gioco: "L'importante è vincere. Siamo un gruppo e non degli individualisti. Ognuno di noi non è più importante della squadra." Il cambio in panchina non sembra aver giovato ai Kings, che sono 2-5 da quando Tyrone Corbin ha sostituito Mike Malone. Trova modo di sorridere Kevin Garnett, che a fine secondo quarto si è esibito in un alley-oop. "So che i miei 38 anni equivalgono ai 150 di un cane, ma riesco ancora a schiacciare. Anche mia figlia ne è rimasta sorpresa!".
Miami Heat (14-18) - Orlando Magic (13-21) 101-102 (25-26, 28-24, 24-27, 24-25)
Wade 25, Granger 21, Bosh 20; Vucevic 26, Oladipo 22, Harris 18
Victor Oladipo ci teneva a far bella figura davanti a uno dei suoi idoli, Dwyane Wade (sono stati entrambi allenati da Tom Crean, il primo a Indiana, il secondo a Marquette), e ci riesce, realizzando 22 punti ma soprattutto entrando, con canestri in prima persona o assist, nei 9 finali di Orlando. I Magic battono gli Heat dopo 9 sconfitte consecutive. Wade realizza 15 punti nell'ultimo quarto: è la terza volta, nel corso della stagione, che mette a segno più punti nel quarto conclusivo che nei precedenti tre, e in tutte queste occasioni Miami (6-12 in casa) ha sempre perso. D-Wade (che col primo della partita ha raggiunto quota 4000 canestri all'AmericanAirlines Arena) ha a disposizione anche il tiro della vittoria, dopo che Oladipo ha fallito un libero, ma lo sbaglia. Dopo aver giocato 21 partite in trasferta, Orlando è attesa da 3 incontri in casa
Houston Rockets (21-9) - Washington Wizards (22-8) 103-104 (27-24, 18-22, 22-32, 36-26)
Harden 33, Ariza e Brewer 15; Beal 33, Pierce 21, Wall 13 con 12 assist
Col 93% ai liberi (26/28) e il 44.4% da oltre l'arco, Washington espugna Houston (14/23 ai liberi) limitando la rimonta dei texani nell'ultimo quarto. Il successo permette ai Wizards di realizzare il miglior record di franchigia dopo 30 partite. Una tripla di Pierce, a 72 secondi dalla sirena, pone di fatto fine alle ostilità, nonostante i 9 punti messi a segno da Harden negli ultimi 20 secondi. Proprio Harden, oltre 34 punti di media in stagione, è stato nominato player of the week. "E' un riconoscimento che merita", osserva il coach dei Rockets, Kevin McHale. "Senza di lui, non avremmo questo record."
Los Angeles Clippers (20-11) - Utah Jazz (10-20) 101-97 (25-18, 23-26, 29-33, 24-20)
Griffin 24, Paul 20, Redick e Crawford 17; Hayward 22, Kanter 16, Favors 15
I Clippers superano i Jazz per la 12esima volta consecutiva. Gara combattuta, con i Clippers sempre avanti nell'ultimo periodo pur se mai con più di 5 punti di vantaggio. Gara da ricordare per Blake Griffin, che per la prima volta colleziona nella stessa partita almeno 20 punti, 7 assist, 6 rimbalzi e 4 stoppate. Anniversario amaro per Utah: 13 anni fa, Jerry Sloan siglava la vittoria numero 800 sulla panchina della squadra di Salt Lake City.