Quante facce può avere una crisi? Quella di Kobe Bryant, a un passo dal superare Michael Jordan al terzo posto dei cannonieri della storia NBA, coinvolto suo malgrado in quella che potrebbe diventare la peggior stagione di sempre dei Lakers. Quella di Carmelo Anthony, sommerso dalla mediocrità di New York, arrivata alla 16esima sconfitta nelle ultime 18 gare. Quella di D-Wade, sempre più solo in una Miami i cui fasti sembrano già un ricordo sbiadito. Quella di Josh Smith, il cui tiro da 3, sbagliato all'ultimo secondo, ha costretto i Pistons al 12esimo ko di fila e attirato le ire di coach Van Gandy...Ma c'è anche chi sorride: Anthony Davis, i cui costanti miglioramenti lasciano presagire un futuro da dominatore, Chandler Parsons, working attitude da campione, Rajon Rondo, tripla doppia per interrompere la corsa dei Wizards, Kevin Durant 28 punti per il settimo successo stagionale dei Thunder, LaMarcus Aldridge, sempre più uomo franchigia dei Blazers. NBA a due facce, NBA sempre con tante storie da raccontare, come quella del 94enne Edward Guthrie, che 73 anni dopo essere sopravvissuto al bombardamento di Pearl Harbor viene omaggiato a Dallas.
Los Angeles Lakers - New Orleans Pelicans 87-104 (16-22, 24-28, 19-29, 28-25)
Bryant 14 (6/13, 0/5, 2/2), Young 13 (1/7, 2/6, 5/6); Davis 23 (11/15, 1/2 ai liberi), Holiday 22)
Anthony Davis schiaccia i sempre più derelitti Lakers. Il centro numero 23 ha nei Lakers la vittima preferita: contro i gialloviola ha segnato 21.5 punti in 8 gare, più che contro qualsiasi altra squadra. "Ha solo 21 anni," dice di lui coach Monty Williams. "Nel periodo in cui ne avrà da 23 a 27, questa Lega vedrà qualcosa che non ha mai visto prima." Gara senza storia, con gli ospiti che dopo un canestro dell'ex trevigiano Gal Mekel volano a +24 (83-59). Per i Lakers, la soddisfazione di aver concesso meno dei 111.2 punti di media segnati dalle squadre avversarie nei precedenti incontri di questa terribile stagione...Dopo quasi 9 anni, si interrompe la striscia di gare giocate da titolare (588) di Carlos Boozer. Bryant è a 63 punti dai 32.292 realizzati da Michael Jordan.
New York Knicks - Portland Trail Blazers 99-103 (20-25, 30-28, 25-30, 24-20)
Anthony 23+10 rimbalzi, Smith 20, Stoudemire 16+10 rimbalzi; Aldridge 24+11 rimbalzi, Lillard 20, Matthews 18
Quarta vittoria consecutiva dei Blazers, che infliggono ai Knicks la 18esima sconfitta subita in 22 gare. LaMArcus Aldridge MVP della gara, grazie soprattutto ai 6 punti realizzati negli ultimi 2:46. "Possiamo far canestro in tanti modi," dice coach Stotts. "Ma quando la situazione è incerta, facciamo quasi sempre affidamento su di lui." I Blazers sono l'unica squadra ad aver totalizzato almeno 20 assist in tutte le gare sin qui disputate; nel '93-94, ressero questo ritmo per le prime 27 partite della stagione. Portland è 13-1 in gare in cui ha segnato oltre 100 punti. Per i Knicks, 16esima sconfitta nelle ultime 18 partite, 2-9 in gare decise da non più di 5 punti. "Tutto ciò è nuovo per me," afferma Carmelo Anthony. "Ma non dobbiamo fermarci e aspettare che qualcuno venga a consolarci. Io non intendo fermarmi."
Dallas Mavericks - Milwaukee Bucks 125-102 (32-21, 27-25, 32-25, 35-31)
Parsons 28, Nowitzki 21, Ellis 19; Antetokounmpo 18, Knight 16)
Con un parziale di 12-0 nel primo quarto, i Mavs (cui ha giovato, soprattutto a Parsons, una sessione extra di tiro imposta da coach Carlisle) superano agevolmente i Bucks. "Quando ti vanno dentro i primi tiri, ti cambia tutto e ti rende le cose più semplici," dichiara Parsons. Dallas chiude col 58% al tiro (49/84). "Quando non difendi con energia e concedi tiri aperti, gli avversari li realizzano. E' quello che è successo con Dallas," dichiara invece un deluso Jason Kidd. Milwaukee era reduce dal 59% da 3 nelle ultime 2 gare, ma contro Dallas non è andata oltre un pessimo 4/15. Nel 73esimo anniversario di Pearl Harbor, Dallas tiene il decimo anniversario dell'iniziativa "Seats for Soldiers", in cui gli abbonati cedono a personale militare i loro posti in prima fila. Tra i presenti, il 94enne Edward Guthrie, che quel 7 dicembre che ha cambiato la storia era un 21enne in servizio in Marina.
Memphis Grizzlies - Miami Heat 103-87 (28-26, 27-22, 27-27, 21-12)
Leuer 20+12 rimbalzi, Conley 18, Lee e Randolph 17; Wade 25, McRoberts 14, Deng 13
La cronaca di Vavel
Detroit Pistons - Oklahoma City Thunder 94-96 (33-25, 22-23, 20-29, 19-19)
Caldwell-Pope 19, Drummond 16, Smith 12; Durant 28 (9/15, 1/4, 7/8), Westbrook 22+11 rimbalzi, Ibaka 13+13
Lo scorso 14 novembre, Detroit aveva superato i Thunder privi di Durant e Westbrook. Da allora, sono seguite 11 sconfitte, che diventano 12 dopo il tiro fallito allo scadere da Josh Smith. "Volevo vincere la gara, per questo ho tentato il tiro da 3. Avevo una buona visuale del canestro, ma la palla non è entrata," dice Smith, che quest'anno da oltre l'arco tira col 26%...Coach Van Gandy non condivide la scelta di Smith. "Avevamo bisogno di un canestro da 2 punti. Dovevamo attaccare il canestro o muovere la palla. Avrebbe dovuto tirare da un punto da cui ha una percentuale più alta."
Atlanta Hawks - Denver Nuggets 96-84 (32-21, 25-15, 20-30, 19-18)
Millsap 23, Korver 15, Carroll e Horford 11; Chandler 29 (8/10, 4/12, 1/1), 10 rimbalzi, Mozgov 14 rimbalzi
La cronaca di Vavel
Boston Celtics - Washington Wizards 101-93 (24-15, 29-21, 24-23, 24-34)
Green 25, Thornton 21, Rondo 13 punti, 13 rimbalzi, 11 assist; Butler 22 (6/10 da 3), Wall 17, Pierce 16
La tripla doppia di Rajon Rondo regala il terzo successo consecutivo ai Celtics, striscia che segue le 5 sconfitte consecutive di novembre. La sconfitta impedisce ai Wizards di pareggiare il miglior avvio di franchigia, datato 1968/69. Coach Wittman non digerisce la sconfitta. "Per chissà quale motivo, dopo aver vinto 4 partite di fila giocando in un certo modo, muovendo la palla e passandocela, stasera abbiamo giocato in modo individualistico." Pierce, 15 stagioni e un titolo con i Celtics, torna da avversario a Boston con una nuova maglia, dopo quella dei Nets dello scorso anno: "Questo posto sarà per sempre nel mio cuore. E'strano entrare da avversario in questa arena. Anche soltanto arrivare in aeroporto, e attraversare la città in pullman, e prendere una direzione diversa per raggiungere lo spogliatoio...sarà sempre strano per me venire qui."