Che i Boston Celtics volessero prolungare il proprio rapporto con Avery Bradley era apparso piuttosto evidente già la settimana scorsa, quando, per Gary Washburn del Boston Globe, avevano esteso su di lui la qualifying offer, facendone un Restricted Costless Agent e dunque guadagnandosi la possibilità di pareggiare qualunque offerta rivale e trattenerlo in Massachussets. Ciò che non ci si poteva aspettare, invece, sono le dimensioni economiche del contratto stipulato: come confermato da Baxter Holmes, anch'egli del Boston Globe, il General Manager Danny Ainge avrebbe infatti sottoposto alla guardia tiratrice classe '90 un quadriennale da 32 milioni di dollari complessivi. Se non un'enormità in senso stretto, di sicuro una dimostrazione di fiducia oltremodo irriducibile.
Questa notizia, svelata per primo da Steve Bulpett del Boston Herald, produce un effetto a cascata che si ripercuote sull'assetto tecnico del roster verde, che appena il 26 giugno scorso ha goduto dell'innesto di una comboguard talentuosa e di personalità come Marcus Smart, scelto per sesto al draft 2014: è chiaro infatti che, se prima si vociferava della possibilità di impiegare quest'ultimo nel ruolo di guardia tiratrice accanto al campione NBA 2008 Rajon Rondo, l'investimento economico posto sulle spalle dello specialista difensivo Avery Bradley si direbbe in contrasto con la possibilità di impiegare quest'ultimo in uscita dalla panchina, fuori dal quintetto titolare. Due maglie per tre giocatori? Non esattamente o, meglio, non immediatamente: come già sperimentato dagli Orlando Magic col rookie Victor Oladipo, pick numero 2 al draft 2013, i Boston Celtics potrebbero infatti adottare un approccio cautelativo nei confronti di Marcus Smart, dandogli tempo di ambientarsi gradatamente ai più pesanti carichi di lavoro e ai più frenetici ritmi di gioco della NBA in una veste di sesto uomo, continuando a proporre la formula Rondo - Bradley nello starting five.
E' chiaro altresì che, se tutto andrà come auspicato ed il prodotto di Oklahoma State University rispetterà le elevate aspettative riposte su di lui, prima o poi la dirigenza verde sarà chiamata a fare una scelta decisiva: limitarne la crescita ritagliandogli definitivamente il ruolo di sesto uomo, che potrebbe senz'altro andargli stretto, oppure promuoverlo nel quintetto base ai danni di uno fra Rajon e Avery. In questa prospettiva, forse ancora lontana nel tempo ma che auspicabilmente (per Smart) finirà per presentarsi, le dimensioni considerevoli del rinnovo contrattuale del secondo lasciano quantomeno intuire che in Massachussets abbiano forse già preso una decisione, a maggior ragione in virtù del fatto che proprio Rondo è in scadenza contrattuale. Quest'ultimo, d'altronde, si trova in una posizione assolutamente scomoda: essere l'unico All-Star di una squadra in piena ricostruzione e premuto da un rookie di grande valore che, sulla carta, gioca nel suo stesso ruolo. In questo senso, al netto di un eventuale fallimento ad opera di uno fra Smart e Bradley, l'unico scenario che potrebbe accontentare tutti sarebbe la dolorosa cessione ad una squadra oggi più competitiva, dalla quale i Boston Celtics potrebbero ottenere scelte future e/o ulteriori prospetti e Rondo la possibilità di competere ai livelli che gli spettano per merito.