A onor del vero c'erano pochi dubbi: quando un giocatore particolarmente apprezzato e benvoluto, in un ruolo peraltro delicato come quello di centro, dichiara di voler rimanere nella propria squadra, difficilmente poi quest'ultima non si mette in condizione di poter esaudire le sue richieste, sia tecniche che economiche. 60 milioni di dollari per i prossimi 5 anni, ovvero 12 milioni l'anno: è questa la somma (equa) che Ernie Grunfleld, General Manager dei Washington Wizards, ha accettato di accordare al proprio pivot, il trentenne Marcin Gortat, per legarlo a lungo termine al promettente progetto sbocciato quest'anno in DC. La firma ufficiale potrà arrivare soltanto a partite dal prossimo 10 luglio, per regolamento NBA, ma Adrian Wojnarowki di Yahoo!Sports è una garanzia e non si sbilancerebbe così ove non ne avesse totale certezza: The Polish Hammer sarà il centro dei Washington Wizards per i prossimi 5 anni.
Proprio il rapporto squisito coi compagni di squadra, in particolar modo con la giovane stella numero 2, è stato un fattore decisivo nella scelta personale del lungo europeo: "Uno degli aspetti più importanti per me è il playmaker e John (Wall, ndR) possiede un talento eccezionale, e l'anno prossimo migliorerà ancora". Leader di lega per numero di assist totali nella stagione 2013/2014 e in campo in tutte le 82 partite della Regular Season per la prima volta in carriera, John Wall e la sincronia maturata con Marcin Gortat nei giochi a due di pick and roll sono stati sicuramente un fattore determinante nella splendida post-season dei Washington Wizards, una delle armi più affilate a disposizione di coach Randy Wittman. Quest'ultimo, d'altronde, insieme al vice-presidente senior delle basketball operations Tommy Sheppard ed altri membri di minor spicco dello staff societario, si è recato personalmente a Portland per discutere con l'ex centro dei Phoenix Suns i termini del rinnovo contrattuale (CSN Washington), e tutto, come detto, è andato per il meglio.
Per completare la riconferma del quintetto titolare che risultati così interessanti ha prodotto in quest'ultima lunga stagione manca soltanto Trevor Ariza. La situazione del campione NBA 2009 è però più delicata: l'odierna classe di costless-agent presenta gli elementi migliori nel ruolo di ala piccola (Carmelo Anthony, Luol Deng, eventualmente LeBron James), esattamente il ruolo del ventinovenne ex Los Angeles Lakers, il quale potrebbe quindi essere individuato come premio di consolazione per tutte quelle franchigie che non riusciranno ad accapparrarsi i prestigiosi servigi dei 2 - dubitiamo 3 - precedentemente citati. Anche escludendo dal novero delle potenziali candidate gli Houston Rockets, i quali, ove fallissero nella caccia a Melo o all'ex Chicago Bulls, potrebbero trattenere il Restricted Costless Agent Chandler Parsons pareggiando qualunque offerta, alla disperata ricerca di un'ala piccola titolare troviamo comunque i Dallas Mavericks ed i Los Angeles Lakers, che possono beneficiare di ampio spazio salariale e potrebbero quindi correre il ragionevole rischio di "strapagare" Ariza pur di non restare con il proverbiale pugno di mosche in mano. Nella Capitale statunitenso, però, l'ottimismo si fonde con una buona dose di convinzione, parola di John Wall:
Got my man @MGortat back now waitin for my bro @TrevorAriza...Come on !!
— John Wall (@John_Wall) 2 Luglio 2014