La fonte non è delle più note, ma ciò non significa che la si debba sottovalutare o, peggio, screditare. John Canzano de l'Oregonian riporta che Chris Bosh e Dwyane Wade si sarebbe accordati per un lungo prolungamento di contratto con i Miami Heat: il primo avrebbe accettato un rinnovo quinquennale, secondo il quale nel primo anno dovrebbe guadagnare 11 milioni di dollari, mentre il secondo un rinnovo quadriennale, secondo il quale nel primo anno dovrebbe incassare 12 milioni di dollari. Si tratta, in entrambi i casi, di una sostanziale spalmatura dell'ingaggio dei 2 anni previsti originariamente e ai quali hanno rinunciato, esercitando la Early Termination Option, col vantaggio di assicurarsi una maggiore garanzia economica in termini di durata del contratto (nella stagione 2017/2018 Flash compirà 36 anni: con le sue ginocchia malconce...). Lo stesso John Canzano si sofferma poi sul singolo caso di LeBron James, il quale, secondo le sue indiscrezioni, avrebbe tutta l'intenzione di esigere (comprensibilmente) un rinnovo contrattuale al massimo salariale ma, a differenza dei precedenti Big Two, con una durata estremamente ridotta - 1 o 2 anni appena - in maniera tale da garantirsi un'ultima svolta in carriera quando di anni ne avrà solo 32.
Questo report iniziale è stato poi integrato da Brian Windhorst di ESPN, secondo il quale Pat Riley starebbe confidando ai costless-agent coi quali si è messo in contatto in queste prime ore di contatti telefonici che i Miami Heat avranno a disposizione, per questa sessione di mercato, circa 12 milioni di dollari, a payroll: una cifra oltremodo consistente che da una parte conferma le stime iniziali riservate ai nuovi contratti di Chris Bosh e Dwyane Wade e, dall'altra, integra perfettamente gli estremi salariali che pretenderebbe LeBron James, ovvero il massimo salariale ad oltre 20 milioni di dollari l'anno, oltre alla conferma (mai in discussione) di "Cpt. Udo" Udonis Haslem. Zach Lowe di Grantland solleva qualche dubbio sull'esattezza individuale dei valori numerici attribuiti ai primo anno di contratto di Flash e di CB1, ma non sulla somma, che dovrebbe appunto arrivare ad una quota nell'intorno dei 22-23 milioni di dollari circa.
Tutto ciò costituisce evidentemente un'operazione economica complessa che gratificherebbe senz'altro "The Chosen One", il quale sarebbe lautamente ricompensato oltrechè pienamente accontentato nelle proprie legittime richieste, e che consolerebbe l'MVP delle Finals 2006 Dwyane Wade, il quale preserverebbe integralmente i 41 milioni di dollari lasciati sul piatto a seguito dell'uscita volontaria dal contratto firmato nel lontano 2010; al contrario, al momento sembrerebbe penalizzare fortemente l'ex ala grande dei Toronto Raptors, Chris Bosh, il quale ha rinunciato ad oltre 42 milioni dollari e sul mercato dei costless-agent avrebbe potuto reclamare, secondo Zach Lowe, un compenso annuale pari a circa 16-17 milioni di dollari. I 12 milioni liberati da questo complesso disegno finanziario verrebbero poi reinvestiti su obiettivi ormai apertamente dichiarati: Kyle Lowry, che nella giornata di oggi ha già incontrato la delegazione dei Toronto Raptors guidata dal General Manager Masai Ujiri, o, come svelato poche ore fa da Marc Stein di ESPN, Luol Deng.