La pagina nera della storia recente e non solo dei Los Angeles Clippers, entrati nell’occhio del ciclone dopo la famosa intercettazione pubblicata da un sito di gossip americano in cui l’ormai ex proprietario Donald Sterling usava parole non proprio cortesi nei confronti di Magic Johnson(amico della sua fidanzata) e più in generale di tutti gli afroamericani, che chiedeva cortesemente alla donna di non portare più all’arena per le partite, sta finalmente per chiudersi. Notizia di oggi è che la squadra di Chris Paul e Blake Griffin è stata appena venduta grazie ad un’offerta sconcertante presentata dall’ex amministratore delegato della Microsoft, Steve Ballmer.
Della vendita vera e propria si è tuttavia occupata la moglie di Sterling, Shelley S., comproprietaria della franchigia e mossasi tempestivamente per evitare che il tribunale sportivo dell’NBA, prossimo a riunirsi per discutere proprio della delicata situazione relativa ai Clippers, si pronunciasse a favore di una cancellazione del titolo sportivo per “indegnità morale” del proprietario. Le offerte arrivate nelle ultime settimane per acquistare il team hanno visto come protagoniste diverse cordate facenti riferimento a uomini di sport e spettacolo, partendo dallo stesso Magic Johnson, passando per Grant Hill, Yao Ming e persino Oprah Winfrey. Ma a sbaragliare la concorrenza c’è stata subito un’offerta mostruosa di 2 miliardi di dollari circa, pari a 4 volte il massimo prezzo mai pagato per una franchigia NBA(i Milwakee Bucks).
C’è adesso da superare solo la resistenza dello stesso Sterling, che già settimane fa si era esposto per mezzo del suo avvocato, dichiarando guerra a tutta la Lega, che proprio in questi giorni si sarebbe riunita per raggiungere i famosi ¾ di consensi tali da togliere la proprietà della squadra all’80enne magnate reo delle ormai famose dichiarazioni xenofobe.
La mossa, in ogni caso, darà di nuovo lustro alla Lega che farà entrare tra i propri azionisti un uomo da 20,5 miliardi di dollari di patrimonio, motivo per cui difficilmente si opporrà, mossa anche dalla voglia di liquidare quanto prima la questione Sterling, per la quali si erano mobilitati non solo gli stessi giocatori dei Clippers(famoso il riscaldamento fatto senza le maglie col logo del team nella prima serie playoff contro i Golden State) ma anche le star più altisonanti della Lega(Lebron su tutti, che ha dichiarato di non giocare il prossimo anno se Sterling fosse stato ancora la timone).
Ballmer, che già lo scorso anno aveva provato ad acquistare i Sacramento Kings e spostarli poi a Seattle, si è già dichiarato pronto a voler «fare tutto quanto in suo potere per assicurare che i Clippers continuino a vincere, e vincere alla grande, a Los Angeles”, rassicurando quindi anche i tifosi sulla volontà di lasciare la franchigia nella città degli Angeli.
In ogni caso Sterling non se la passerà proprio male, nonostante la resistenza che sicuramente opporrà: pensare che più di 30 anni fa acquistava il team per 12 ‘miseri’ milioni di dollari….