Non era facile, non dopo le due sconfitte subite ad Oklahoma in gara 3 e 4. Ma mai sottovalutare il cuore dei campioni, soprattutto se si parla di gente come Duncan, Parker e Ginobili, che di partite del genere ne hanno giocate. Sono proprio questi tre che prendono per mano la squadra e la conducono verso il match point che si giocheranno in gara 6. Il finale, come anche le prime due sfide a San Antonio, è di quelli pesanti : 117-89. Ancora uno scarto superiore ai venti punti, come successo in gara 2, dove i punti di scarto furono addirittura 35. La media dei punti di margine che gli spurs hanno inflitto ai thunder sale a 27 in tre partite giocate all'At&t center. Duncan ha chiuso con 22 punti e 12 rimbalzi in soli 29 minuti di impiego, mettendo a referto la doppia doppia numero 154 nella sua carriera nei playoffs, portandosi a -3 da Magic Johnson nella classifica di tutti i tempi. Ed è stato ben coadiuvato da Manu Ginobili, che ha contribuito con 19 punti e 6 assist (uno dei quali proprio a Duncan sul finire del terzo quarto, con un fucilata mancina per il +19) uscendo dalla panchina. Proprio l'apporto della panchina, che doveva (ed è stata finora) essere un fattore nella serie, ha spaccato gara 5 in due (55-26). Per Okc, oltre al solito binomio Durant-Westbrook (46 punti in due), poco o nulla sia da Jackson, 11 punti, che da Ibaka, 6 punti e 2 stoppate, ma tutte nel primo quarto.
Proprio come ha fatto Scott Brooks dopo aver perso le prime due gare, Popovich non è da meno e manda, a sorpresa, Matt Bonner in quintetto, cercando di sparigliare le carte e mandare in confusione il quintetto iniziale di Durant e compagni. Primo quarto all'arrembaggio dei thunder, che vogliono ripetere l'impresa di due anni fa, quando sotto 2-0 nella serie, vinsero le successive quattro partite, andando in finale contro gli Heat. Ma Ginobili e Parker non ci stanno, respingendo ogni tentativo di allungo portato da Westbrook (schiacciata imperiale in penetrazione su Leonard) e Ibaka.
Il primo quarto si chiude con una tripla del solito Danny Green (14 punti con 4-8 dall'arco), su assist sempre dell'argentino, che pareggia a 32 sulla sirena. Nel secondo quarto gli allenatori iniziano a ruotare i quintetti, ed arriva il break da parte di quello degli speroni, che trascinati da un Diaw sempre più incisivo (13 punti a referto, conditi da 6 rimbalzi e 3 assist), aumentano il vantaggio fino a portarlo sul +10 dell'intervallo : 65-55. Il punteggio conferma l'andamento della gara, gli spurs continuano a trovare grandi soluzioni offensive, tirando da tre punti con estrema facilità, essendo supportati da un sistema di gioco che garantisce sempre tiri puliti. Dall'altra parte i Thunder iniziano a vacillare, forzando tiri in attacco, concentrandosi sull'1 contro 1 dei soliti Durant e Westbrook che sbagliano più del solito, ed in difesa soffrono tremendamente il ritmo della squadra di casa, che li azzanna facendo prevalere il loro talento ed un piano tattico migliore. Gli Spurs non si fermano più e, come spesso succede nelle partite casalinghe, a cavallo tra fine secondo quarto ed inizio del terzo periodo, finiscono la preda. L'immagine di Popovich durante un time-out spiega l'intensità che vuole dai suoi giocatori sul campo. Non vuole che lascino un solo centimetro di spazio a Durant e compagni, non vuole far prendere ritmo a Westbrook, portandoli a forzare tiri in attacco ed a perdere lucidità. Cosa che avviene puntualmente con il play che aveva dominato gara 4, costringendolo a due falli in attacco consecutivi. Okc perde la testa, e tira 7-19 dal campo nel terzo quarto, sbagliando tutti e sei tiri dall'arco dei tre punti, ed anche qualche tiro libero di troppo che gli avrebbe consentito di restare a contatto (clamoroso 1-4 di Durant). Inoltre, l'attacco di coach Popovich non si ferma e realizza in tre quarti più dei punti realizzati in tutta gara 4 : 94 a fronte dei 93 in casa thunder. L'allenatore che aveva chiesto di giocare più intensamente nella conferenza stampa prepartita, è stato accontentato. La sua squadra chiude la partita già a fine terzo quarto sul più 20 (94-74) e gestisce l'ultimo quarto, incrementando il vantaggio fino al +28 finale (117-89). Spurs avanti 3-2 nella serie e per Okc diventa davvero dura.
Le statistiche di fine gara sottolineano, qualora ce ne fosse bisogno, la facilità nel trovare, e realizzare, tiri facili da tre punti per gli spurs : 50% con 13-26 a fine gara. Differenza che viene ulteriormente marcata dalle percentuali ai liberi delle due squadre (okc 65% con 13-20, spurs 86.7% con 26-30). Inoltre il controllo del pitturato e dei rimbalzi, conferma l'andamento della serie. Dettagli che condizionano una partita. A fine gara Manu Ginobili riassume gara 5 in una frase : “Probabilmente loro non erano così aggressivi, mentre noi lo eravamo. Eravamo concentrati, ed è quello che cerchiamo, l'unico modo per raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissati".