Orgoglio, bravura, sfacciataggine e quel pizzico di fortuna che sempre serve. Sono questi gli ingredienti principali che hanno condito la vittoria dei Nets contro i Miami Heat, riaprendo la serie sul 2-1.
Se per la prima frazione di gioco non ci sono cambiamenti rispetto alle prime due gare, con un assoluto equilibrio tra entrambe le squadre, la ripresa offre uno scenario capovolto: Nets in assoluto controllo, coraggiosi e sfrontati; Heat lenti e prevedibili, senza possibilità di ferire.
Il primo quarto ha come protagonista assoluto LeBron James, il quale sigla 16 dei suoi 28 punti finali. I numeri messi a referto dal 6 in maglia nera non devono ingannare: senza dubbio quella di questa sera è stata la sua peggior partita in questi Playoff, spegnendosi poi nella ripresa, assieme a tutta la squadra.
Discorso omogeneo anche per Dwayne Wade e Chris Bosh: se per il primo 20 punti sono solo una magra consolazione di una serata giocata senza ritmo e senza idee, per il secondo c'è da registrare una partita condotta, senza girarci troppo intorno, piuttosto sottotono, chiusa con 12 punti.
Già dai primissimi minuti del terzo quarto, ecco venire fuori l'armata targata Jay-Z, guidata da un sorprendente Mirsa Teletovic, ancora on-fire dopo Game 2. Per lui saranno i punti totali saranno 12, inchiodando altre 4 bombe da fuori. Tutti i titolari alzano le proprie medie, ricevendo anche un grande apporto dalla panchina. Deron Williams riscatta Game 2 sfiorando la doppia doppia con 9 punti ed 11 assist . Stesso discorso per Garnett e Pierce, i quali mettono a referto rispettivamente 10 e 14 punti. Dalla panchina è grande anche l'apporto di Blatche con 15 punt. Miglior marcatore è ancora una volta Joe Johnson con 19 totali, tirando 5-7 da tre.
Gli uomini di Spoelstra tentano un come-back disperato negli ultimi minuti, ma la tripla con fallo siglata da Paul Pierce a 4 minuti dalla fine, porta il vantaggio dei Nets a +20, consolidando una lead irraggiungibile.
Brooklyn dunque sopravvive per vedere sorgere un altro sole, con la possibilità ora di completare l'opera di rimonta lunedì prossimo, ancora di fronte al proprio pubblico. Una vera "win or go home": una vittoria ridarebbe slancio ad una serie che sembrava ipotecata dopo le prime due gare in Florida. Una sconfitta invece, segnerebbe un solco quasi sicuramente troppo profondo per essere riempito.