Prima della partita, Russell Westbrook dichiara ai media che non ha nessun dubbio riguardo la sua completa guarigione dopo l'intervento al ginocchio, anzi ha già ripreso ad allenarsi tirando dalla lunetta, anche se non sa ancora quando potrà ritornare in campo. Questi Thunder, però, non hanno fretta. Sotto gli occhi di PJ Carlesimo, licenziato nel 2008 dopo 12 sconfitte in 13 gare e ora commentatore della tv dei Celtics, i Thunder annientano Boston con disarmante facilità, mostrando che la mini crisi (3 sconfitte nelle ultime 4 partite interne dopo il 13-0 iniziale) in realtà non era che un leggero raffreddore. Reggie Jackson, al career high, imprime il suo marchio sulla partita sin dalle prime battute e nel dopo gara parla senza nascondere la sua ambizione.
 
Nei primi 5 minuti di gioco, 11 dei 17 punti dei Thunder portano la firma del 23enne nato a Pordenone (il padre prestava servizio alla base militare di Aviano). Durant, reduce dai 48 punti rifilati ai Wolves, trova il canestro solo dalla lunetta e Boston, grazie a Crawford e Humphries, resta in scia fino alle ultime battute del primo quarto, quando 2 triple di Lamb permettono ai Thunder di chiudere sul +8 (34-26).Boston manda a bersaglio 3 triple (Bogans, 2 volte Bradley) in avvio di secondo quarto, Oklahoma risponde con 6 punti di Collison e con una tripla del quasi quarantenne Fisher. Boston trova solo il -2 (43-41) ma sprofonda negli ultimi 2 minuti sotto i colpi di Durant (10 punti negli ultimi 180 secondi del primo tempo) e dopo una tripla di Jackson si ritrova a -12 (66-54).Il vantaggio dei padroni di casa cresce nel terzo quarto, fino a toccare il +14 (76-62) con una tripla di Sefolosha, che dà avvio al parziale di 11-0 che chiude la partita (83-62 con 5:18 da giocare nel terzo periodo). Jeff Green si mette in mostra con un paio di inutili triple, buone solo a limitare il passivo. Coach Brooks può permettersi di far riposare Durant nel quarto periodo, 12 minuti di garbage time nel quale i Thunder prendono il largo approfittando dei tanti errori dei disuniti Celtics. Fisher si diverte a infilare triple e a servire assist per i compagni. Una schiacciata di Thabeet su assist di Perry Jones sigla il massimo vantaggio e il risultato finale di una gara mai in discussione.
 
Scott Brooks rivela il succo del discorso tenuto prima della gara: "Prima della gara, non ho detto ai ragazzi che avremmo dovuto vincere perché ne avevamo perse in casa 3 delle ultime 4. Ho detto loro di continuare a giocare col nostro stile di basket." Brad Stevens individua cosa va corretto nella sua squadra: "Come gruppo, dobbiamo migliorare quando le cose non vanno bene durante la gara. Quando siamo avanti, non siamo male; ma quando le cose si mettono male, dobbiamo reagire più velocemente." Chiudiamo con le parole di Reggie Jackson: "Pressure burst pipes or makes diamonds," dice l'eroe di giornata. "Mi trovo bene sotto pressione. Mi carico sempre perché aspetto tanto da me stesso. Sono felice di aver fatto bene stasera e soprattutto di aver ottenuto un'altra vittoria." E se ora fosse Westbrook a sentirsi sotto pressione?