Un nuovo anno solare è pronto per essere folgorato dallo spettacolo della NBA. Le emozioni non vanno mai in vacanza, ed infatti la palla a spicchi statunitense è scesa sul parquet anche nella serata di Capodanno, per la gioia dei suoi appassionati pronti a rimanere a bocca aperta anche nell'ultima notte del 2013. Tanti i fatti e gli avvenimenti degni di nota che si sono susseguiti nel corso degli ultimi tempi. Con l'onnipresente ombra dei rumors di mercato, analizziamo insieme quanto accaduto oltreoceano.

BOSTON CELTICS

Non è cominciato nel migliore dei modi il 2014 per i biancoverdi. La squadra di Stevens, ha inaugurato l'anno nella stessa maniera in cui lo aveva salutato: con una sconfitta. I biancoverdi sono infatti caduti per mano dei Chicago Bulls. La mancanza di continuità a livello di risultati è la piaga principale di questa annata per Boston, che probabilmente risente in maniera lampante anche della situazione che coinvolge Rajon Rondo. Il play considerato in un primo momento, vicino al trasferimento sponda Knicks, continua a far parlare di se. Questa volta il tema del dibattito è il suo rientro dall'infortunio. A poco meno di un anno dal grave ko al legamento crociato del ginocchio, il ritorno in campo rimane un mistero. " Tornare a breve? Credo sia difficile, ci vorrà ancora del tempo. - ha affermato l'atleta - Mi sento bene, ma devo ancora recuperare la forma migliore. Se mi fossi sentito già al cento per cento sarei sicuramente rientrato. " La sensazione è che il cestista non tornerà a calpestare il parquet prima della fine del mese. I media invocano con insistenza una data e cercare di tornare nel pieno delle proprie forze in un ambiente del genere non è affatto semplice. Ecco quindi che nel quartier generale dei Celtics è nata l'ipotesi di parcheggiarlo per un breve periodo ai Maine Red Claws, squadra della D-League a loro affiliata, nella quale Rondo potrà cercare di ampliare il proprio minutaggio con meno pressione e patemi. " Ci stiamo pensando - ha ammesso coach Stevens - E' un'operazione che ha i suoi risvolti positivi e negativi. Cercheremo di studiare la situazione e valuteremo insieme. " Chi è già sicuro del trasferimento nel campionato di sviluppo è MarShon Brooks, ala classe 1989 che ha registrato solo nove presenze stagionali. Rimanendo sempre sul fronte mercato, tra i costless agent della prossima sessione estiva di mercato compare anche Jordan Crawford. " L'arrivo del nuovo mister ha avuto dei risvolti positivi sull'intero gruppo. In questi casi gli stimoli giocano un ruolo chiave - ha detto l'ala . Qui mi trovo bene, spero di poter rimanere a lungo. " Le due parti non si sono ancora incontrate, ma lo status da restricted costless agent invita l'ex Wizards ad un cauto ottimismo in merito ad una sua permanenza in Massachusetts.

BROOKLYN NETS

Delusione è la parola più adatta per descrivere la stagione fin qui vissuta da Brooklyn. Le prerogative di inizio stagione puntavano alle parti alte della classifica e facevano rima con " TITOLO NBA " , la cui pronuncia, ad oggi, stride in modo assordante con i numeri ed i risultati fin qui prodotti. I Nets non ci sono. E non facciamo riferimento alla loro assenza nella griglia dei playoff, ma a qualcosa di più ampio. Sembrano aver perso la bussola, una situazione questa, figlia della mancanza di serenità e tranquillità. Deron Williams qualche tempo fa aveva etichettato questa annata come " terribile e sfortunata" . A distanza di qualche tempo ci ha pensato Kevin Garnett a rincarare la dose, raccontando senza giri di parole le difficoltà di questa sua stagione. " La cosa più frustrante è vedere che i tiri non entrano. Sono un professionista e cerco sempre di dare il massimo, è chiaro che non mi aspettavo una situazione del genere, ma può capitare. Ho affrontato nella mia carriera momenti anche più duri di questi. Ne usciremo, ne uscirò. " Con la stoffa del campione, l'ex Celtics prova a caricarsi sulle spalle l'intera organizzazione, ma a dirla tutta i problemi concreti della franchigia sembrano nascere fuori dal campo di gioco. Gli infortuni, che gravano in ogni squadra, dalle parti del Barclays Center si sono abbattuti in modo davvero spietato. Il fiore all'occhiello dell'ultima offseason, Andrei Kirilenko non ha mai potuto dare un valido contributo, lavorando sempre a mezzo servizio a causa dei tanti problemi alla schiena. Brook Lopez, figura fondamentale nel gioco di Brooklyn ha chiuso anzitempo la sua stagione a causa di un infortunio al piede.Ma a tutto ciò si aggiunge la delicata e soprattutto pericolosa situazione dello spogliatoio. Dopo l'addio a Lawrence Frank, Jason Kidd continua con difficoltà a mantenere sotto controllo la situazione. Secondo le indescrizioni, i rapporti con il roster e con i piani alti della società sono ormai logori . A questa squadra sembra mancare un'identità e molto spesso i giocatori stessi hanno fatto presente, seppur in modo velato, di non riconoscersi in quello che richiede loro il tecnico. Per l'ex play dei Mavericks, la carriera come head- coach non poteva cominciare nel modo peggiore.

CLEVELAND CAVALIERS

Anche l'artificere più esperto potrebbe avere qualche problema nel disinnescare la polveriera di Cleveland. Il periodo che sta vivendo la franchigia dell'Ohio è a dir poco intricato. I risultati latitano. La squadra di Mike Brown è tornata al successo contro Orlando dopo ben sei partite, il che è già una buona notizia, ma per quanto importante, la vittoria sui Magic non è riuscita ad allontanare le inevitabili problematiche circa l'integrità del gruppo relative alla questione Andrew Bynum. Bisogna tornare indietro di qualche giorno per capire quando effettivamente la miccia ha preso fuoco, quando cioè tutto ha avuto inizio. Secondo i ben informati, la serata tra la debacle contro Atlanta e la successiva trasferta contro Boston è stata teatro di un forte confrontro tra Irving, Waiters e l'ex Philadelphia. Le versioni sull'accaduto si sprecano, anche se quella più gettonata parla di un Bynum furibondo nei confronti dei suoi due compagni, colpevoli a suo avviso, di non servirlo adeguatamente durante le gare. Come se non bastasse non sarebbero mancati nemmeno pesanti insulti all'indirizzo di coach Brown, uno dei più fedeli sostenitori del cestista di Plainsboro. Inevitabile stando così le cose, l'allontamento di Bynum dal gruppo per un turno, dato il comportamento gravoso ai danni dell'intera organizzazione. Nonostante la pena sia stata scontata con la sfida contro i Celtics, il lungo statunitense vive una situazione da separato in casa. Non si allena con il resto dei suoi compagni e non gli è permesso l' accesso alle strutture del team. Una situazione davvero complicata che ha incrinato il rapporto tra il giocatore e la società, propensa in un primo momento a tagliarlo. Con il passare dei giorni la posizione della franchigia appare invece cambiata. Nei piani alti della squadra starebbero pensando di tenerlo anche nel caso in cui non dovessero riuscire a cederlo entro il 7 gennaio ( è già in piedi uno scambio con i Lakers per Gasol), data a partire dalla quale i contratti non garantiti, lo diventano per il resto della stagione. Intraprendere questa via costerebbe ai Cavs sei milioni di dollari, ma consentirebbe alla società di valutare in modo più chiaro il fronte del mercato, evitandole operazioni affrettate e all'insegna della confusione. Tornando alle vicende del parquet, Cleveland può tirare un sospiro di sollievo per quanto riguarda le condizioni di Kyrie Irving. Il playmaker, aveva salutato il 2013 con un fastidio al ginocchio rimediato durante la gara contro i Pacers. Fortunatamente per lui, gli esami strumentali hanno evidenziato solo una leggera contusione. Il cestista potrebbe rientrare già nella prossima sfida contro Brooklyn.

DENVER NUGGETS

Cestisticamente parlando non tira una buona aria nemmeno tra le alte vette del Colorado. E' vero che la squadra di Brian Shaw è finalmente tornata al successo dopo una serie di otto ko consecutivi. Otto stop che assomigliavano ad altrettanti pesanti schiaffi da cui Nate Robinson e co. non sembravano più in grado di reagire. La vittoria sulla deludente Memphis da una parte ha assunto il dolce sapore del riscatto da un periodo buio e dall'altro pare aver riportato serenità all'interno dello spogliatoio. Almeno questa è la speranza del front office della franchigia del Colorado che ha dimezzato la sansione inflitta ad Andre Miller, protagonista di un accesso diverbio con il tecnico nel corso dell'ultima sfida disputata contro i 76ers. Il veterano era stato sospeso per due turni a causa della sua condotta considerata irrispettosa verso l'intera organizzazione ed era destinato a saltare sia la gara contro i Grizzlies che la successiva contro i Lakers. A detta di molti l'ultima decisione presa da parte dei dirigenti di Denver è stata spinta dalla concreta paura di perdere il giocatore nativo di Los Angeles. L'ex Portland infatti, avrebbe fatto capire di voler cambiare aria e di migrare verso altri lidi. La sua difficoltà nel relazionarsi con Shaw e la difficile situazione della franchigia, pare lo abbiano portato a prendere in considerazione l'ipotesi del trasferimento. I Golden State Warriors potrebbero essere la soluzione più consona, data la disperata ricerca di quest'ultimi di un play di riserva e di esperienza.

GOLDEN STATE WARRIORS

E' un momento magico questo per i Warriors. I gialloblu sono al momento la squadra più informa della competitiva Western Conference. Il roster guidato da Mark Jackson non solo ha raccolto un filotto di otto vittorie consecutive ma si è rivelata ancora una volta l'unico team della costa Ovest della Lega in grado di battere senza troppi problemi i campioni di Miami. Il gioco del team passa tra le mani del sontuoso Stephen Curry, capace di migliorarsi partita dopo partita. Quando non basta il talento a parlare ci pensano i numeri. La giovane guardia ha totalizzato fino ad adesso una media di circa ventitre punti e quasi 10 assist. Un piccolo messaggio a tutti i coloro che dopo averlo visto stracciare il record di triple stagionali di Allen dello scorso anno, si aspettavano in questa stagione una sua fase di involuzione. A sorprendere della franchigia californiana è soprattutto la spiccata capacità di rimontare le sfide. Il lavoro sul piano mentale che ha effettuato coach Jackson sta continuando a sfornare meravigliosi frutti, soprattutto in trasferta, fattore che molto spesso ha penalizzato in questa stagione la squadra di Oakland. Novità arrivano anche dai trasferimenti nella D-League. A lasciare il palcoscenico della NBA questa volta è stata la guardia Hilton Armstrong. E' durata invece pochissimo l'avventura nel campionato di sviluppo di Ognjen Kuzmic, richiamato dopo un'esperienza di soli pochi giorni tra le file dei Santa Cruz Warriors.

NEW YORK KNICKS

"Conosco Melo, abbiamo giocato insieme per un lungo periodo, so come è fatto. Molto probabilmente a fine stagione cambierà squadra. Lui giustamente vuole vincere, vuole entrare nella storia. Stando così le cose non credo che New York possa essere la piazza nella quale realizzare i suoi desideri, sono convinto che al termine di questa stagione lascerà i Knicks " A parlare così, è un ex compagno di squadra di Carmelo Anthony. Il protagonista di questa confessione, ha preferito rimanere nell'anonimato, ma le sue parole sono davvero una coltellata al cuore per i tifosi arancioblu. A suo avviso l'ex Denver nella prossima sessione estiva di mercato farà le valigie, sfrutterà l'opzione di diventare costless agent e lascerà la " Grande Mela " per un' altra destinazione, in grado di soddisfare la fame di anello dell'ala piccola. Nonostante, secondo il contratto collettivo, New York abbia l'opportunità di regalargli un contratto con una paga ben più alta rispetto al resto dell'NBA, Melo sembra voglia cercare stimoli da un'altra parte. Ma quali sarebbero le squadre disposte ad accoglierlo? I Chicago Bulls potrebbero essere la prima, date le belle parole che l'atleta ha speso nei confronti del tecnico di Thibodeau, e poi ci sarebbe la palla a spicchi di Los Angeles. Se la sponda gialloviola avrebbe disponibilità in materia di Salary Cap, i Clippers pur di abbinare il newyorkese con Chris Paul, sarebbero disposti a sacrificare Blake Griffin. Secondo le fonti di mercato, gli emissari delle squadre si sarebbero già incontrati per parlare dell'eventuale trade. Nulla di concreto, forse solo un semplice scambio di informazioni. Tra le due parti quella meno propensa all'affare è New York. Il GM Steve Mills vorrebbe prima cercare di fare un altro tentativo per convincere Anthony a rimanere ancora all'ombra dell' Empire State Building.

PORTLAND TRAIL BLAZERS

Il 2014 per Portland non poteva cominciare in modo migliore. Due vittorie per salutare un anno conclusosi con una sconfitta di misura rimediata per mano dei New Orleans Pelicans. Gli uomini di Terry Stotts guidano la Western Conference con numeri da capogiro. Il numero del momento è il tredici e non solo perchè per tradizione è sinonimo di fortuna e buon augurio, ma poichè sia in casa che in trasferta, la franchigia dell'Oregon ha conquistato tredici successi rispettivamente sulle sedici apparazioni casalinghe e sulle diciassette esterne. I supporters, sognano il prestigioso traguardo del playoff, acciuffato l'ultima volta nel 2011. I motivi per sperare di entrare nella fase calda della stagione non mancano, considerando che il senatore della squadra LaMarcus Aldridge vola con una media degna di nota, ed è assistito da una squadra valida e ben assortita. La stagione è ancora lunga, ed i cali di tensione sono sempre potenzialmente dietro l'angolo. Starà all'ex vice allenatore di Dallas Stotts, cercare di tenere sempre alto la guardia di questa squadra evitandone dei brutti fuori pista.

SAN ANTONIO SPURS

Volano nei piani alti della Western Conference, seppur con un ritmo meno elevato, gli uomini di Gregg Popovich. I vicecampioni della scorsa stagione, hanno concluso il 2013 con un ritmo altalenante, concluso però da due vittorie consecutive contro Dallas e Sacramento. L'anno nuovo è stato battezzato da una vittoria, ma nel successivo match contro i Knicks ad avere la meglio nel derby italiano è stato Andrea Bargnani. Gli Spurs hanno rimediato la loro quinta disfatta casalinga stagionale, ma hanno ritrovato un Belinelli magistrale. L'ex Chicago, ha tenuto in gara i texani fino alla fine, realizzando anche la sua migliore prestazione in carriera nell' NBA, con ben trentadue punti cinque rimbalzi e due assist. Una prova davvero importante che rende merito al cestista di San Giovanni in Persiceto e al tecnico Popovich, che dopo l'acquisto della guardia raccolse diverse critiche a suo indirizzo. Da un elemento nuovo degli Spurs passiamo a parlare di una colonna di questa franchigia: Tony Parker. Il campione d'Europa in carica, nel corso di una recente intervista ha giurato amore eterno ai quattro volte campioni NBA. " Ho voglia di rimanere qui, mi trovo bene. Il mio contratto tecnicamente è in scadenza nella prossima off-season, ma non ho intenzione di andare altrove. Decideremo in due, ma la società sa come la penso, vorrei restare. " Anche in Texas il binario condiviso con la D-League rimane caldo. La franchigia ha infatti richiamato la guardia Nando De Colo e l'ala Malcolm Thomas dagli Austin Toros, squadra a loro affiliata.

TORONTO RAPTORS

Il doppio confronto vinto contro i Knicks ed i successi con Bulls, Pacers e Wizards hanno lanciato i Raptors nelle parti nobili della classifica della Eastern Conference. La franchigia canadese è al momento il team più informa ad Est insieme a Miami. L'unico neo di questa, tutto sommato soddisfacente stagione, sta nel cammino traballante tra le mura dell' Air Canada Centre. Nell'arena di casa, gli uomini guidati da Dwane Casey hanno totalizzato otto sconfitte e sei vittorie. I playoff sembrano essere alla portata di questo team che non abbassa mai il suo livello di attenzione per il mercato. Dopo l'addio a Rudy Gay e a D.J. Augustin, un altro cestista potrebbe fare le valigie. Stiamo parlando di Kyle Lowry. L'atleta piace infatti ai Los Angeles Lakers. Gli esperti assicurano che non ci sia stato nessun faccia a faccia, tra i rispettivi uomini di mercato, ma una semplice richiesta di informazioni da parte del club gialloviola. Non mancano nemmeno in Canada, poi, i trasferimenti direzione campionato di sviluppo. La guardia Dwight Buycks è stata infatti dirottata nella squadra D-League affiliata ai Raptors, ossia i Bakersfield Jam.