Lasciatosi il Natale alle spalle, l' NBA continua a fare il suo corso a passo spedito. Nonostante le giornate di festa, il mondo della palla a spicchi statunitense non si è fermato, naturalmente nemmeno nella serata del 25 Dicembre. A parte lo stravolgimento dal punto di vista del look, con casacche a maniche corte invece delle tradizionali canotte, la Lega più famosa del mondo ha prodotto come di consueto una mole di spettacolo ed adrenalina. Riguardiamo insieme quanto successo nell'arco della settimana, senza dimenticare la sempre aperta voce dei rumors di mercato.

ATLANTA HAWKS

Non sono scesi sul parquet nella notte di Natale, ma i tifosi di Atlanta hanno comunque ricevuto un regalo graditissimo: l' esaltante vittoria sui Cavs. A rendere il tutto più magico ci ha pensato il solito Kyle Korver. Anche nell'ultima gara il cestista non ha mancato l'appuntamento con il canestro da tre punti. La striscia di gare consecutive con almeno una tripla a referto si allunga a novantotto, nessuno come lui. La guardia però rimane con i piedi piantati a terra. Per raggiungere un traguardo del genere c'è bisogno di compagni all'altezza ed un ambiente soprattutto stimolante. " Non scendo in campo con il solo obiettivo di allungare questa striscia - ha confessato Korver. Faccio parte di un team molto unito. Se sono riuscito ad arrivare fin qui lo deve anche a loro, ma anche ai miei ex compagni ed allenatori. Si fidano di me ed io mi fido di loro, c'è la giusta chimica e sono felice di questo rapporto così intenso con loro. " Forse a pensarci bene il vero regalo per i tifosi di Atlanta è arrivato nell'estate del 2012.

BROOKLYN NETS

Il periodo di magra del basket della " Grande Mela " continua. I Nets seppur a fatica sono riusciti ad allontanarsi dalle parti basse della Eastern Conference, ma questo non basta. I posti validi per un pass per i playoff sono lontani, così come la vittoria che manca da ben quattro turni. " Questa stagione è davvero da incubo. Non credevo ad inizio anno che potesse assumere questi contorni " - ha dichiarato Deron Williams nel post gara contro i Bulls. La posizione di Kidd non cambia, il tecnico rimane al suo posto, chi invece potrebbe allontarsi da Brooklyn sarà sicuramente qualche giocatore. Proprio dopo l'ultimo ko contro Chicago, un dirigente della franchigia è stato intercettato da alcuni abbonati di Brooklyn.

L'uomo dei Nets non ha nascosto ai suoi tifosi la possibilità che la loro squadra possa diventare " terra di conquista " da parte degli altri team con l'avvicinarsi della deadline per la trade. Ed ecco allora che le voci in merito ad un trattativa con gli Houston Rockets per Omer Asik e Jeremy Lin in cambio di Deron Williams assumono una discreta credibilità. La regina incontrastata dell'ultima offseason, appare intenzionata a ridiventarlo quindi, per il mercato in uscita. In attesa di ulteriori sviluppi, rimane attivo l'asse collegato alla D-League. Sono stati richiamati dal campionato di sviluppo: l'ala Tornike Shengelia e la guardia Tyshawn Taylor. Brutte notizie arrivano anche dall'infermeria. Brook Lopez rischia concretamente di saltare il resto della stagione a causa della frattura del quinto metatarso del piede destro. Una stagione davvero difficile per i newyorkesi.

CHICAGO BULLS

L'aria natalizia ha riportato serenità e soprattutto la vittoria alla squadra guidata da Thibodeau. I due successi di fila contro Cleveland e Brooklyn hanno riacceso le speranze dei tifosi di raggiungere le parti più nobili della classifica. Nonostante Rose sia costretto a rimanere ai box ancora a lungo, gli occhi restano puntati sull'infermeria, dato il recupero di Kirk Hinrich e Jimmy Butler. Due elementi vitali per il tipo di gioco richiesto dal tecnico biancorosso. Intanto anche i Bulls si sono mossi nell'ambito della D-League. La franchigia sei volte campione NBA ha annunciato di aver spedito Marquis Teague all' Iowa Energy, squadra del campionato di sviluppo affiliata a Chicago. Il giovane cestista paga sicuramente il grande impatto avuto da D.J. Augustin sul parquet.

DENVER NUGGETS

Che fine hanno fatto i Nuggets? Legittimo chiederselo dopo una prima parte di stagione, escludendo si l'esordio stagionale da brividi, condito da vittorie e soddisfazioni. Ad inizio novembre furono Sacramento, Portland e San Antonio a far accendere un campanello d'allarme, poi finalmente arrivò la prima vittoria stagionale contro Atlanta e le cose sembrarono poter prendere una piega diversa. A poco più di un mese, i problemi sembrano essere tornati o forse si erano solo nascosti bene. La squadra di Brian Shaw fatica a fare risultati. Le quattro sconfitte di fila nelle altrettante esibizioni, hanno poi allontanato notevolmente Denver dalle prime otto posizioni della Western Conference. A preoccupare è inoltre l'incapacità di raccogliere vittorie tra le mure amiche, considerate da sempre una roccaforte di Robinson e co. Nella stagione odierna il Pepsi Center si è trasformato in un prestigioso terreno di conquista, con i gialloblu capaci di vincere solo sette dei quattordici incontri disputati. Sul fronte infortunati più che l'assenza di Javale McGee è quella di Danilo Gallinari a farsi sentire. Il cestista azzurro continua a seguire il suo programma di recupero per cercare di rientrare il prima possibile dall' infortunio al legamento crociato rimediato lo scorso aprile, ma ci vorrà del tempo. Dovrà pazientare cosi come i supporters dei Nuggets, sorpresi dall' andamento fin qui a fasi alterne dei loro beniamini.

DETROIT PISTONS

I Pistons navigano a ridosso dei playoff. Il cammino fin qui effettuato dalla squadra di Datome è stato piuttosto altalenante. Con una percentuale di vittorie vicina al quarantasette per cento, la franchigia di Detroit può tentare di mantenere il fiato sul collo delle franchigie che la precedono nella placida Eastern Conference, ad eccezione di Indiana e Miami, per risultati e numeri irrangiungibili per chiunque nelle parte Est della Lega. L'obiettivo del tecnico Maurice Cheeks alla sua prima esperienza come head-coach è quello di far trovare alla squadra continuità a livello di risultati. Strappare un pass per la fase più calda della stagione corrisponderebbe ad un sogno dal quale da troppi campionati Detroit si è svegliata troppo presto. Per arrivare ad un simile traguardo l'ex assistant coach di Oklahoma potrà contare anche sul "rookie" azzurro Gigi Datome.

Il cestista ex Acea Roma ha sempre trovato poco spazio sul parquet, ma seppur ad andamento lento, la situazione pare volgere ad un cambiamento in positivo. Nelle ultime esibizioni, l'ala italiana ha registrato prestazioni discrete, in particolare con Houston e soprattutto contro Cleveland. Proprio in quest'ultima sfida, il numero 13 dei Pistons ha realizzato la sua migliore prestazione individuale, mettendo a segno tredici punti in diciassette minuti a testimonianza di come l'ambientamento sul palcoscenico NBA stia progrendendo con risultati soddisfacenti. " Gigi non è solo un tiratore, è qualcosa di più. Siamo sicuri che migliorerà con il passare delle partite. " - ha ammesso lo stesso Cheeks. La speranza è che l'ex Siena per la seconda parte della stagione possa avere a disposizione un minutaggio più ampio, nel quale poter mostrare le proprie potenzialità. Per quanto riguarda il mercato, la società ha deciso di assegnare la guardia Peyton Silva e l'ala Tony Mitchell ai Fort Wayne Mad Ants, squadra del campionato di sviluppo a loro affiliata.

LOS ANGELES LAKERS

Quella dei Lakers sembra essere diventata a tutti gli effetti una stagione di transizione e sperimentazione. I risultati latinano ed il team gialloviola sin dalle prime fasi della nuova stagione si trova nelle zone poco nobili della Western Conference con la fatidica griglia dei playoff al momento davvero lontana. Nelle ultime dieci uscite, la squadra di Mike D'Antoni è riuscita ad imporsi soltanto tre volte. Tre come le sconfitte consecutive rimediate in questo ultimo periodo contro Golden State, Phoenix e Miami. L'umore dell'intera squadra non è comprensibilmente dei migliori, la mancanza di un play di razza si fa sentire e l'assenza di un punto di riferimento dentro e fuori dal campo come Kobe Bryant complica notevolmente le cose. Le speranze dei tifosi gialloviola sono rivolte tutte verso Nick Young. L'ala ex 76ers è reduce da un filotto di prestazioni individuali convincenti, ma naturalmente non basta a questi Lakers. Dando uno sguardo all'infermeria tra gli infortuni di Steve Nash, Steve Blake e Kobe Bryant c'è anche un recupero, quello di Jordan Farmar. L'atleta pare aver smaltito i problemi fisici, giocando poco più di tre minuti nella sfida casalinga contro Miami. Ci vorrà del tempo prima che rientri a pieno regime ma per il tecnico italoamericano tornare ad avere almeno un playmaker a disposizione è una gradevole notizia.

MEMPHIS GRIZZLIES

Stagione difficile anche per Memphis. I livelli raggiunti nella scorsa stagione appaiono, stando così le cose, davvero irragiungibili per quest'anno. A pesare sulla franchigia guidata da David Joerger sono soprattutto le assenze di Quincy Podexter e di Marc Gasol. Salvo colpi di scena i due dovrebbero rientrare nel 2014, anche se l'ala nativa di Fresno rischia seriamente di tornare direttamente per la stagione 2014- 2015. Con un rollino di marcia tutt'altro che esaltante, sia in trasferta che sul terreno amico, (al FedEx Forum fin qui solo sei successi sulle sedici gare disputate) è il caso di dare un' occhiata al mercato in cerca di rinforzi. Il GM Chris Wallace insieme ai suoi uomini di mercato sta sondando il terreno alla ricerca di giocatori offensivi. Uno è gia arrivato ed è Seth Curry, proveniente dai Santa Cruz Warriors, ma coach Joerger necessità soprattutto di uomini di esperienza e affidabilità. Piace molto Luol Deng di Chicago, ma l'affare è più complicato di quanto si pensi soprattutto per la lunga fila di squadre pronte ad acciuffare il cestista di origine sudanesi. Occhi vigili anche per la finestra di mercato in uscita. Zach Randolph unica nota positiva a livello di prestazioni della squadra, potrebbe sfruttare l'opportunità di diventare costless agent nella prossima offseason. A traquillizzare franchigia e tifosi gialloblu ci pensano i rumors. Secondo fonti vicine al diretto interessato, le possibilità che abbandoni il Tennessee sono davvero molto basse. La sensazione è che le due parti possano continuare la collaborazione.

MIAMI HEAT

Una macchina perfetta, un orologio sincronizzato alla perfezione. Questi sono i Miami Heat. I numeri potrebbero tranquillamente non bastare per descrivere la condizione attuale della squadra di Spoelstra. I passi falsi nel corso della stagione non sono mancati, ma i campioni in carica hanno tratto importanti spunti di riflessione dal quale poter ripartire e migliorare. Nel " Christmas Day " la franchigia della Florida, grazie al successo sui Los Angeles Lakers, ha conquistato la diciannovesima vittoria consecutiva contro una squadra della Western Conference. L'obiettivo sono i Boston Celtics formato 1973 arrivanti a quota venti. La prossima sfida con i Sacramento Kings assumerà quindi un valore particolare per Bosh e co. Ad Est, solo gli Indiana Pacers hanno fino a questo momento, seppur di poco, fatto meglio degli Heat. Le ragioni però per guardare in casa propria a Miami non mancano davvero. LeBron James ne è un esempio. Il cestista è stato nominato lo sportivo statunitense del 2013. Un riconoscimento importante che va ad aggiungersi agli altri numerosi titoli individuali conquistati nel corso della sua carriera. Per i cronisti ogni evento è opportuno per cogliere novità e sensazioni relative al suo futuro. James ha sempre dimostrato disponibilità nei confronti dei media ma la sua versione in merito non cambia: non ha ancora deciso. " La mia situazione contrattuale? E' vero effettivamente nel corso della prossima finestra di mercato estiva potrei lasciare Miami, ma non so davvero cosa farò, non ho ancora pensato al mio futuro. Per il momento mi concentro sulla stagione attuale come è giusto che sia. Pensate che non ho pensato nemmeno a quello che farò per Capodanno. " ha aggiunto ironico " The Chosen One " .

PHILADELPHIA 76ERS

Da una macchina perfetta ad una che riscontra diversi problemi di tenuta della strada. Quella di Philadelphia è una stagione davvero complicata. La squadra allenata da Brett Brown affoga nei bassifondi della classifica della Eastern Conference, nonostante un inizio di campionato scoppiettante segnato dalla vittoria all'esordio contro Miami. Il cammino della franchigia di Joshua Harris è stato fin qui tragico. Con una percentuale di vittorie al di sotto del trenta per cento ed un record negativo in trasferta senza eguali, dodici sconfitte su tredici partite. In un momento cestistico così difficile è naturale che nei pensieri dei tifosi riaffiorino glorie del passato alla quale paragonare giocatori della realtà di oggi.

"Essere paragonato ad Allen Iverson è onore, è un qualcosa che mi rende felice - ha affermato Carter - Williams - Ringrazio tutti coloro che hanno speso belle parole nei miei confronti ma credo sia davvero esagerato paragonarmi a lui. Ne sono orgoglioso, ma è troppo. Stiamo parlando di una figura che ha fatto molto per questa squadra." - ha infine aggiunto l'atleta. Per quanto riguarda l'infermeria giungono novità sulle condizioni di Nerlens Noel. Il giovane centro, arrivato in NBA in questa ultima offseason, non ha ancora disputato un solo minuto nella Lega a causa di un brutto infortunio al ginocchio. Lo staff medico dei 76ers ha annunciato che il giocatore è in buona forma, ma che servirà ancora del tempo per vederlo in campo. La sensazione è che possa tornare disponibile solo per l'ultima parte della stagione. Nel frattempo in chiave mercato, il team ha deciso di spedire Lorenzo Brown nel campionato di sviluppo. Il cestista è stato parcheggiato ai Delaware 87ers squadre della D-League a loro affiliata.