Rotto ma non battuto. Questo il messaggio che Kobe Bryant ha voluto affidare, via twitter, al mondo, a tutti i suoi fan e ai milioni di appassionati di basket in giro per il pianeta dopo l'ennesimo infortunio, il secondo dell'anno, questa volta al ginocchio sinistro, sofferto nella vittoria 96-92 contro i Memphis Grizzlies, giocata nella serata americana di martedì. Il Black Mamba aveva comunque chiuso la gara con 21 punti, eguagliando il suo record stagionale che lo aveva visto segnare gli stessi punti agli Charlotte Bobcats e tra le altre cose distribuire anche fino a 13 assist nella sconfitta contro i probabili finalisti ad Ovest, gli Oklahoma City Thunder di Kevin Durant. Sembrava essere tornato Kobe e invece..

#BrokenNotBeaten

— Kobe Bryant (@kobebryant) December 19, 2013

Dopo sole sei partite dal suo ritorno sul parquet NBA quindi, Kobe Bryant, è costretto a tornare ai tanto odiati box dove resterà confinato per le prossime sei settimane, alle prese con l'ennesimo recupero da un infortunio.

E' indubbiamente un durissimo colpo per i Lakers che oltre a perdere Kobe, non avranno a disposizione neanche Steve Nash per ulteriori quattro settimane. Il pupillo di coach Mike D'Antoni, back-to-back MVP nel 2005 e nel 2006 era atteso in campo prima della fine del 2013 ma il riacutizzarsi dei suoi problemi alla schiena posticiperanno ancora una volta il suo ritorno in squadra. Per il 39enne canadese ex Suns che ormai lotta con varie tipologie di infortuni da due stagioni, la strada che porta al ritorno sul campo da basket sembra sempre più in salita.

Ma a tenere banco in casa Lakers è la nuova battuta d'arresto del futuro Hall of Famer, Kobe Bryant che dopo aver firmato un rinnovo di contratto da due anni dal valore di 48.5 milioni a fine novembre e aver fatto registrare nelle sei partite giocate dopo aver recuperato dalla rottura del tendine d'Achille che lo aveva tenuto fuori per otto mesi 13.8 punti e 6.3 assist di media in 29.5 minuti di impiego a partita tirando con il 42.5 dal campo, è tornato ad infortunarsi.

La risonanza magnetica effettuata nella giornata di giovedì ha evidenziato la rottura del piatto tibiale del ginocchio sinistro. Il numero 24 in maglia gialloviola dovrà quindi restare lontano dai campi di gioco per sei settimane. Inutile dire che questo infortunio rappresenta un brutto colpo sia per il morale dell'All-Star Kobe Byrant ma anche alle sue speranze di essere il primo giocatore dopo Dominique Wilkins nella stagione 92-93 a rompere il tendine d'achille e tornare a giocare ad alto livello. 

I Lakers comunque non hanno bisogno di disperarsi. Kobe tornerà tra sei settimane e anche se l'infortunio rappresenta un passo indietro verso il totale recupero di Bryant, la squadra senza di lui sta, stastiche alla mano, giocando meglio. Infatti senza il Black Mamba sul parquet di gioco i Lakers segnano di più (101.3 di media contro i 97.2 con Bryant in quintetto), difendono meglio concedendo agli avversari in media 102.8 punti a partita contro i 105.5 concessi con Kobe in campo e hanno un record overall migliore, 10 vinte e 9 perse contro le 2 vittorie e le 4 sconfitte patite dal ritorno in campo di Kobe Bryant.