Tredici le partite disputate nella notte NBA. Non sorprende la sconfitta dei Lakers, con Bryant ancora alla ricerca della miglior condizione, contro i lanciatissimi Thunder. I Suns vincono la quarta partita di fila trascinati dal duo Dragic - Bledsoe. Dwight Howard si dimostra più forte dei 20mila spettatori che lo fischiano a Oakland e infila la terza tripla della carriera e un (irripetibile) 7/7 ai liberi. I Pacers soffrono contro i Bobcats ma inanellano l'undicesima vittoria interna. Kyrie Irving guida i Cavs al successo contro i Magic. Vittorie interne anche per Toronto e Atlanta contro Phila e Washington. I Celtic battono ancora i Knicks. Una tripla di Dunleavy regala il successo ai Bulls contro i Bucks. Hayward si esalta ancora contro i Nuggets. I Pistons sprecano 21 punti di vantaggio contro i Nets ma salvano la vittoria. Kevin Love strappa applausi realizzando 42 punti, che però non bastano contro i veterani degli Spurs.
Oklahoma City Thunder (18-4) - Los Angeles Lakers (10-12) 122-97 (38-28, 28-23, 28-23, 28-23)
Durant 31 (7/8, 3/5, 6/8), Westbrook 19+12 assist, Ibaka 19+10 rimbalzi; Young 17, Henry 15, Bryant 4 (2/6, 13 assist)
23 minuti di Kobe a mezzo servizio non possono bastare ai Lakers per competere con questi Thunder. Bryant realizza le prime 2 conclusioni, ma fallisce le successive 4 e si dedica esclusivamente a servire i compagni (arriva a 2 assist dal suo career high). Dopo la scorpacciata di canestri del primo quarto, i Thunder prendono il fiato in avvio di secondo, concedendo un parziale di 10-0 agli ospiti (44-38), a cui rispondono con un contro parziale di 12-0 che decide la gara. "Siamo una buona squadra - dice coach Brooks - e ho fatto capire ai ragazzi che ogni stagione ha la sua identità. Abbiamo cominciato la stagione sapendo quello che volevamo, cioè continuare a crescere la fiducia in se stessi e nei compagni e non preoccurarsi di nient'altro." Nonostante la consapevolezza di non essere ancora pronti a competere a questi livelli, D'Antoni resta fiducioso: "Possiamo fare molto meglio. Ci sono delle cose - transizione difensiva, rimbalzi, passaggi - su cui dobbiamo migliorare, ma la nostra chimica sta crescendo e questa è la cosa più importante."
Phoenix Suns (13-9) - Sacramento Kings (6-15) 116-107 (28-34, 30-27, 27-21, 31-25)
Dragic 29 (6/9, 4/5, 5/7), Bledsoe 28, Plumlee 12; Thomas 29, Gay 24, Cousins 15+16 rimbalzi
Quarto successo consecutivo dei Suns, trascinati dal sempre più convincente Dragic e dal career high di Bledsoe. Sentimenti opposti nelle parole dei coach riguardo i due giocatori che hanno deciso la gara. Jeff Hornacek loda i suoi: "Siamo un grande "tag team". Dragic e Bledsoe hanno fiducia l'uno nell'altro, sanno che quando uno di loro non ha la possibilità di fare una giocata, può contare sull'altro e servirlo per permettergliela." Michael Malone è invece inviperito: "Questa è la seconda partita consecutiva che non difendiamo su nessuno. Guardate quello che hanno fatto Dragic e Bledsoe stasera: la nostra difesa è stata ridicola." Unica minima soddisfazione per i Kings, la 18esima gara su 19 di Gay chiusa in doppia cifra.
Golden State Warriors (13-11) - Houston Rockets (16-8) 112-116 (29-30, 22-28, 22-24, 39-34)
Lee 23+10 rimbalzi, Curry 20, Barnes 20+12 rimbalzi; Harden 26, Parson 23, Howard (7/7 ai liberi) 18+11 rimbalzi
Patrick Beverley (9 punti nel quarto periodo) e Dwight Howard dalla lunetta (!) sono decisivi nel finale regalando il successo ai Rockets. Howard ignora i fischi che i quasi 20mila spettatori, non avendogli perdonato il rifiuto estivo, gli rivolgono ogni volta che tocca palla, e infila anche una tripla, la terza (su 42 tentativi) della sua carriera.
Indiana Pacers (20-3) - Charlotte Bobcats (10-13) 99-94 (27-25, 29-30, 23-21, 20-18)
Stephenson 20+11 rimbalzi, Hibbert 18+11 rimbalzi, West 14; Jefferson 21, Walker 13, Sessions 13
Soffrendo più del previsto, i Pacers ottengono l'11esima vittoria casalinga conservando l'imbattibilità interna. Al termine di una gara sottotono (10 punti con 2/12 al tiro) Paul George realizza dalla lunetta i punti della sicurezza. C'era attesa per il possibile ritorno di Danny Granger, ma l'ala ha dovuto ancora una volta rimandare.
Orlando Magic (7/16) - Cleveland Cavaliers (9/13) 100-109 (28-19, 23-31, 25-23, 24-36)
Oladipo 26, Afflalo e Nelson 17; Irving 31, Waiters 21, Varejao 10+14 rimbalzi
Il career high di Oladipo non basta ai Magic per fermare i Cavs. Kyrie Irving supera quota 30 per la quarta volta in stagione e guarda con fiducia alle prossime partite: "Stiamo sviluppando la nostra identità come grande squadra, specialmente quando le cose non vanno bene in attacco. Non stiamo facendo bene come vorremmo in trasferta, ma stiamo facendo progressi nella giusta direzione."
Toronto Raptors (8/13) - Philadelphia 76ers (7/17) 108-100 (36-21, 20-27, 27-28, 25-24)
DeRozan 27, Ross 24, Johnson 17+10 rimbalzi; Wroten 23, Turner 21, Young 18
I 76ers continuano ad avere difficoltà in trasferta (1-10), mentre i Raptors vincono per la prima volta concedendo 100 punti agli avversari. Rammaricato couch Brett Brown: "Lasciamo Toronto con un senso di vuoto. Sappiamo di aver avuto una buona chance di vittoria e ce la siamo lasciata scappare."
Atlanta Hawks (12-11) - Washington Wizards (9-12) 101-99 (21-19, 27-27, 23-15, 15-25, 15-13)
Horford 34+15 rimbalzi, Korver e Millsap 16; Booker 24+14 rimbalzi, Webster 15, Wall 13+11 assist
Sotto di 13 a metà ultimo quarto, i Wizards sorpassano a 1 minuto dalla fine con una tripla di Wall. Gli Hawks trovano il supplementare grazie a Horford, e nell'overtime raggiungono il successo grazie a Teague e Millsap. Korver prolunga il suo record con la 92esima gara consecutiva con almeno una tripla, mentre i Wizards tornano ancora una volta sconfitti da Atlanta, dove non vincono dal gennaio 2008.
Boston Celtics (11-14) - New York Knicks (6/16) 90-86 (29-26, 25-22, 14-25, 22-13)
Sullinger 19, Lee 18, Bradley 13; Anthony 26, Bargnani 22, Stoudemire 18
Un parziale di 9-2 negli ultimi 4 minuti consente ai Celtics di superare i Knicks e di replicare il successo dello scorso 8 dicembre. I Knicks stavolta non rimediano un altro -41, nonostante sul finire di secondo quarto si siano trovati a -16."Avevamo bisogno di una partita come questa - dice il coach di Boston, Brad Stevens - Avevamo bisogno di essere in vantaggio, essere rimontati, trovarci in svantaggio, rimontare a nostra volta e ottenere la vittoria."
Detroit Pistons (11-13) - Brooklyn Nets (8-15) 103-99 (23-24, 38-20, 25-24, 17-31)
Drummond 22+13 rimbalzi, Monroe 22+11 rimbalzi, Stuckey 17; Williams 22, Blatche 20+12 rimbalzi, Teletovic 17
Suicidio evitato in extremis per i Pistons, che in vantaggio di 21 punti a inizio ultimo quarto, smettono di giocare permettendo ai Nets di infilare una serie di triple (3 di Teletovic) che li porta a -2 a 11 secondi dal termine. Singler fa 2/2 dalla lunetta e Joe Johnson fallisce l'ultimo trepunti. 2 punti e 8 rimbalzi per Kevin Garnett, che supera quota 14mila rimbalzi e diviene, insieme a Karl Malone e Kareem Abdul-Jabbar, l'unico giocatore ad aver realizzato almeno 25mila punti, catturato 14mila rimbalzi e servito 5mila assist.
New Orleans Pelicans (11-10) - Memphis Grizzlies (10-12) 104-98 (26-34, 29-20, 27-11, 22-33)
Gordon 25, Holiday 20+12 assist, Anderson 18; Leuer 19, Conley 18, Randolph 13+10 rimbalzi
Continua l'allergia dei Grizzlies alle squadre della Southwest (0-6). A Randolph e compagni non basta tirare col 50%, con cui avevano sempre vinto durante questa stagione. I Pelicans hanno fatto meglio, chiudendo con il 51.3%
Milwaukee Bucks (5-18) - Chicago Bulls (9-12) 90-91 (18-26, 33-21, 18-15, 21-29)
Neal 17, Henson 15, Mayo 14; Noah 21+18 rimbalzi, Butler 15, Boozer 14+12 rimbalzi
Una tripla di Dunleavy, su assist di Hinrich, porta i Bull sul +1 a 5 secondi dal termine. O.J. Mayo ha la palla della vittoria per i Bucks, ma viene stoppato da Noah.
San Antonio Spurs (18-4) - Minnesota Timberwolves (11-12) 117-110 (27-30, 35-24, 18-35, 37-21)
Parker 29, Ginobili 20, Leonard 19, Duncan 12+14 rimbalzi, Belinelli 12 (3/5, 2/4); Love 42 (7/18, 8/9, 4/4) + 14 rimbalzi, Pekovic 18+11 rimbalzi, Rubio 15
Ci vuole tutta l'esperienza degli Spurs per avere la meglio di un mostruoso Kevin Love. 16 punti di Ginobili nell'ultimo quarto, una gran difesa di Diaw su Love negli ultimi minuti, i canestri di Duncan e Parker a spegnere la resistenza dei Wolves. "Sappiamo quello di cui sono capaci - dichiara Love - quando li costringi a giocarsi la partita nei minuti finali. Giocano insieme da così tanto tempo, e hanno approfittato dei nostri errori." Per Love arrivano i complimenti di coach Popovich: "Quando un avversario riesce a
giocare dentro e fuori dall'area nel modo in cui fa lui, diviene difficile contrastarlo. Avremmo comunque potuto fare un lavoro migliore, perché abbiamo commesso dei grandi errori in difesa, ma comunque lui è un mostro."
Denver Nuggets (13-9) - Utah Jazz (6-19) 93-103 (28-33, 16-20, 31-20, 18-30)
Chandler 17, Hamilton 17, Mozgov 13; Hayward 30+13 rimbalzi, Favors 19, Jefferson 14
Denver è la vittima preferita di Hayward: l'ala realizza contro i Nuggets per la seconda volta 30 punti, e vi aggiunge il proprio career high alla voce rimbalzi. Denver non riesce a festeggiare con un successo il trentennale della partita col punteggio più altro della storia NBA: Detroit-Denver 186-184.