Jerryd Bayless guida Memphis al successo contro Boston realizzando 15 punti (6/7 al tiro) nell'ultimo quarto. I Grizzlies costringono gli avversari a un misero 33% negli ultimi 12 minuti, mentre il loro attacco, soprattutto grazie a Bayless, produce un letale 10/15. Per la prima volta in stagione, Memphis riesce a tenere gli avversari sotto quota 100. Per i Celtics, ancora alla ricerca del primo successo, arriva il quarto stop consecutivo. Non comincia sotto i migliori auspici la carriera dell'esordiente coach Brad Stevens, il più giovane dell'NBA con i suoi 37 anni. Spulciando gli annali, si scopre che Boston non partiva così male dalla stagione 1969-70.
Stevens non si lascia spaventare dai numeri e mantiene la calma: "Sappiamo dove siamo e dove dobbiamo andare," dice il coach dopo la gara. "Dobbiamo fare del nostro meglio per concentrarci su ciò che ci aspetta, e su nient'altro." 21 palle perse di media nelle prime 4 gare, 19 contro Memphis: è questo il tormento principale di Stevens. "Se troviamo il modo di limitarle, abbiamo maggiori possibilità di vittoria". Per Stevens la prima vittoria su una panchina NBA è sfumata soprattutto a causa di Bayless. Il coach di Memphis, Dave Joerger (altro "ragazzino", 39 anni), ha ammesso che era sul punto di inserire Conley quando Bayless ha cominciato a far canestrosenza più smettere...
Con 11 punti nel primo periodo (22 in totale) Jeff Green consente a Boston di stare a contatto con Memphis. Nel secondo periodo, a Green si aggiunge Sullinger, che con un paio di buone iniziative consente ai Celtics di portarsi anche sul +6, sfruttando un tecnico chiamato a Zach Randolph. Il terzo periodo vive sull'alternanza di parziali e tentativi di fuga. Prima ci prova Memphis con Gasol (14 punti e 8 rimbalzi), poi Boston con le triple di Crawford e Sullinger. Boston mantiene 6 punti di vantaggio fino a metà ultimo periodo, quando inizia lo show di Bayless.
"Nel primo tempo ero bloccato," dice l'eroe della partita." Stavo giocando male. Sbagliavo layup e cose che di solito mi riescono. Ma ho continuato a pensare positivo, sapendo che le cose sarebbero cambiate." Nei primi 3 quarti, Bayless è a quota 0 con 4 errori al tiro. "Non penso alle statistiche dutante le partite. Mi preoccupo solo quello che ci serve per vincere." Poi, con un sorriso, ammette: "A tutti può capitare di avere una serata come questa. Per fortuna, stavolta era il mio turno."