I Pacers ripagano il tutto esaurito della Bankers Life Fieldhouse disputando una gara perfetta che li spinge, per la prima volta dal 2004, alle Finali di Conference. Indiana non ha forse il giocatore copertina, la superstar capace di attirare le attenzioni dei media e di accendere l'entusiasmodei tifosi, ma in tutta la serie ha dimostrato di essere una squadra compatta, confidente nei propri mezzi e sicura del proprio gioco.
I Knicks si sono aggrappati al loro uomo immagine, Carmelo Anthony, che però ha pagato le botte (fisiche ed emotive) della serie contro i Celtics giocando contro i Pacers partite al di sotto delle sue potenzialità, dimostrandosi devastante solo nella seconda parte di gara 6.
La difesa architettata da coach Vogel, sfruttando la fisicità di Hibbert e West, è il marchio di fabbrica dei Pacers. Costretti a inseguire, come in quasi tutte le 6 gare disputate, i Knicks sono riusciti a scardinare la Maginot imperniata sulle torri Hibbert e West solo nel terzo periodo, quando Melo realizza 11 punti nei primi 6 minuti di gioco (chiuderà a quota 39, con 15/29 al tiro e 8/8 ai liberi) prima di lasciare spazio allo show di Iman Shumpert. Il 23enne di Oak Park mette a segno 3 triple in 64 secondi, a cui si aggiunge un'altra bomba, di JR smith, che completa la rimonta dei Knicks che toccano il 72 pari dopo essere stati sotto di 12 punti. Anthony porta anche in vantaggio NY, che nel quarto periodo prova ad allungare con una nuova raffica di triple, questa volta per mano di Chris Copeland ma a 5 minuti dalla sirena arriva la giocata della serie, che altera definitivamente l'equilibrio della partita. Sul 92-90 per i Knicks, Anthony si appresta a schiacciare ma il suo tentativo viene respinto da una spettacolare stoppata di Roy Hibbert. Ne consegue un parziale di 16-7 per ii padroni di casa, con 7 punti messi a segno da Lance Stephenson, che chiude definitivamente le velleità di NY.
Umori diversi a fine gara per i due allenatori. "We're not satisfied with where we're at,'' dice Frank Vogel. "We feel like there's no ceiling on this team this year.''"It's tough to go out this way,'' dichiara invece Mike Woodson. "I didn't make it happen for us and that's what's disappointing.''
Stessa musica dalle parole dei giocatori. "They have a hell of a defense. They hold down the paint. They do a great job, do a hell of a job of controlling the paint,
closing it down, making it tough for guys,'' afferma Anthony. "You've got to give them guys credit, especially when they got a chance to set. Roy Hibbert gets to sit in the paint, causes havoc.'' D'accordissimo, naturalmente, Roy Hibbert: "That's why they pay me the big bucks this summer, so I have to protect the paint. If all else fails, meaning the offense, I have to protect the paint.''