Per chi non l'avesse capito siamo ai playoff. La partita di ieri tra Chicago e Brooklyn ne è l'esatta fotografia. E' stata per intensità e spettacolarità una delle più belle nella storia recente della off season ed ha avuto un grande protagonista su tutti: Nate Robinson. Il piccolo play ne mette 34 in 28 minuti e fa di tutto di più. Corre, difende, e fa canestri impossibili come quello che manda la partita al secondo overtime. Criptonate segna 12 punti consecutivi e dopo tre overtime i Bulls riescono ad avere la meglio sugli indomiti Nets e a portare la serie sul 3 a 1. La partita è serratissima e i Bulls non riescono mai a scrollarsi di dosso i Nets che rispondono colpo su colpo. Verso la metà dell'ultimo quarto la squadra di Deron Williams sembra vedere la linea del traguardo ma alcuni errori in difesa fanno si che Chicago riagguanti la partita e così si va al primo overtime.
I cinque minuti successivi sono sempre di grande equilibrio. Joe Johnson per due volte sembra scrivere la parola fine alla partita ma non ha fatto i conti con la serata di grazia di Nate Robinson. A 3 secondi dalla fine Robinson ha palla in mano, chiama l'isolamento per giocare uno contro uno l'ultimo tiro, penetra dal lato destro ma Williams effettua un perfetto scivolamento difensivo e chiude la linea di penetrazione a Robinson che arresta l'entrata e lascia partire un tiro in corsa completamente senza equilibrio e senza ritmo con una parabola altissima che si insacca nel canestro e fa venire giù lo United Center. Potrebbe essere il tiro della vittoria ma Joe Johnson sull'ultimo possesso fa un canestro fotocopia di quello precedente e impatta la partita. Secondo overtime. Si gioca ormai per inerzia, la stanchezza si fa sentire e gli schemi difensivi ormai sono saltati. E' una battaglia punto a punto per tutti i cinque minuti che non trova nessun vincitore quindi è necessario un terzo supplementare. Robinson non è più della partita perchè ha commesso il sesto fallo in maniera un po' ingenua e allora tocca a Nazr Mohammed vestire i panni dell'eroe. Prima spazzando i tabelloni e mettendone due dal nulla e poi andando a prendere il rimbalzo offensivo e segnando dopo un tiro libero sbagliato di Boozer. Brooklyn si arrende e Chicago porta a casa questa durissima partita. La serie è sul 3 a 1 ma il risultato è bugiardo perchè in tutte queste 4 partite Brooklyn è stata davvero una dura gatta da pelare. Vedremo se in gara 5 gli uomini di Carlesimo riusciranno a recuperare le energie psicofisiche dopo questa epica battaglia. Chicago è quasi in dirittura d'arrivo ma con questi Nets abbassare la guardia sarebbe un errore imperdonabile.
Memphis 104 L.A Clippers 83
Importantissima vittoria dei Grizzlies che pareggiano la serie sul 2 a 2. Protagonisti di serata Zach Randolph e Marc Gasol che segnano entrambi 24 punti e permettono alla squadra di Memphis di respingere gli assalti di una sempre pericolosa Los Angeles. Dominio totale dei lunghi dei Grizzlies che stanno dimostrando in questa serie di valere qualcosa di più del pacchetto lunghi losangelino. Certo dall'altra parte ci sono due superstar come Griffin e Paul che ieri nonostante i 19 punti entrambi, non hanno tirato granchè bene. Ottima per i Grizzlies anche la prestazione di Tayshaun Prince che ne segna 15 e sta sostituendo alla grande l'ormai ex stella Rudy Gay. La partita è sull'onda dell'equilibrio fino all'ultimo quarto quando Memphis dilaga e L.A si disunisce completamente. 33 a 16 il parziale dell'ultimo periodo. “E' dura. Avevamo tutte le possibilità per vincerla prima dell'ultimo quarto. Quando perdi partite così è veramente dura. Non avrei voluto tornare a giocarla qui ma dobbiamo. Siamo carichi e pronti per gara 5.” ha detto alla fine Chris Paul. Chiave di volta della partita è stata la presenza offensiva e difensiva sotto canestro dei lunghi di Memphis. I Grizzlies segnano ben 22 punti da seconda chanche cioè da rimbalzi offensivi, segno di un dominio totale nel pitturato. Sono infatti ben 13 contro 5 i rimbalzi in attacco di Memphis. Per raddrizzare questa serie L.A avrà bisogno del miglior Chris Paul possibile; ieri non ha giocato malissimo (19 punti 7 su 13 al tiro e 6 assist), ma era reduce dalla sua peggior partita di sempre nei playoff in gara 3. La sensazione è che a livello mentale Memphis esca da questa partita con qualcosa in più mentre i Clippers forse troppo sicuri della loro forza ne escano un po' ridimensionati. Gara 5 darà il suo verdetto.