Nessuna sorpresa nelle tre gare 2 dei playoff NBA disputatesi nella notte. I Lakers entrano nell'AT&T Center con tanti acciacchi e ne escono con le ossa rotte. Contro una squadra dai meccanismi perfetti, guidata dal talento di Parker e dal carisma di Duncan,. i Lakers faticano a trovare una guida (Gasol non può esserlo) e affondano mestamente sul 2-0. I Rockets piazzano un incredibile parziale di 21-2 nel quarto periodo prima di sciogliersi pagando la propria inesperienza. Tutto facile per Indiana, che supera agevolmente Atlanta con Paul George sugli scudi.
San Antonio Spurs (2) - Los Angeles Lakers (0) 102-91 (28-23, 28-25, 22-20, 24-23)
Gli Spurs volano sul 2-0 (com'era prevedibile) trascinati da Tony Parker. La prova del francese (28 punti, con 8/18, 1/2, 9/10, 7 assist) accentua quella insufficiente del declinante Nash (9 punti con 4/8 al tiro, 6 assist e 2 perse). "You see Tony tonight and that's probably the best part of the whole game,'' dice Duncan. "He's getting his rhythm back. He felt good tonight. He shot the ball well tonight. He looked like Tony of midseason tonight and that's great for us.''
Accanto agli eterni Duncan (16 punti e 5 rimbalzi) e Ginobili (13 con 3/4 da 3) eccelle Kawhi Leonard (16 punti con 8/12, 7 rimbalzi), mentre Bonner ripete la buona prestazione di gara 1 con 10 punti (2/2 da 3). "I thought we played two pretty good games on the defensive end of the court back-to-back,'' dichiara un più che soddisfatto coach Gregg Popovich. "That was our goal at the beginning of the season and we did it for most of the year, as I said, until maybe the last three weeks of the season it dissipated. We got it back for these two games.'' Pau Gasol riesce solo in parte a tenere a galla i gialloviola. Lo spagnolo realizza 13 punti (5/14 al tiro), con 9 rimbalzi e 5 assist, e deluso ma non arresosi dichiara: "I didn't get into a good rhythm out there. This first half was better, but in the second half I struggled with my shot. I can't be short on my shots; fatigue kicked in a little bit and I'm fighting through some stuff myself physically. But at this point, we're in fight mode; we'll fight through whatever is on the table. Try to stay alive in this series and fight for our lives.''Pur con 6 giocatori in dubbio alla vigilia per acciacchi vari, i Lakers sfiorano il 50% da 2 (29/60), tirano peggio da 3 (8/22, 1/6 di World Peace) e hanno in Blake (3/7 da 3) e Howard (7/12 al tiro, 2/4 ai liberi) i migliori realizzatori. "They are just much more efficient than we are,'' dichiara D'Antoni. "They are playing better than we are right now." Da quando hanno scelto Duncan nel 1997, gli Spurs hanno il secondo miglior record in post season (119-77). Solo i Lakers, nello stesso periodo, hanno fatto meglio con 133 vittorie e 81 sconfitte. Il caraibico, 139 doppie doppie nei playoff, punta a superare quest'anno Shaq, fermo a quota 142, e Chamberlain, arrivato a 143. Più lontano Magic (157), ma il totem dei texani ha dimostrato di essere capace di raggiungere qualsiasi traguardo.
Oklahoma City Thunder - Houston Rockets 105-102 (29-28, 28-27, 21-17, 27-30)
I Thunder arrivano a +15 (89-74) con 9 minuti da giocare nel quarto periodo. In meno di 4 minuti, i Rockets piazzano un parziale di 17-2 di stampo europeo: 2 triple dell'ex play dell'Olympiacos Patrick Beverley (16 punti, 12 rimbalzi, 6 assist), una dell'ex Fortitudo Carlos Delfino (11 punti con 3/10 da oltre l'arco), 5 punti del turco Asik Omer (9 punti e 14 rimbalzi). Il sorpasso avviene con un libero di James Harden (36 punti con 8/17, 1/7, 17/29, 11 rimbalzi e 6 assist) e subito dopo un'altra tripla di Delfino porta i Thunder sul +4 (95-91), che chiude un parziale di 21-2 realizzato in 8 minuti e 57 secondi. Oklahoma risponde con 2 triple di Durant (29 punti con 8/16, 2/9, 7/8, 9 assist) e Sefolosha (11 punti con 3/7 da 3) per il controsorpasso, Ibaka (12 punti, 11 rimbalzi, 6 stoppate) a 30 secondi dalla fine trova il canestro del +5 e nonostante nelle battute finali i padroni di casa falliscano 2 liberi (uno a testa Durant e Martin) riescono a conquistare il 2-0. Sensazioni opposte a fine gara. "It's fun. During this time of the year, as a team we've got one goal and we can't let nobody get in the way,'' dichiara Westbrook, 29 punti (9/19, 1/7, 8/10, 4 assist) "That's how I feel and that's how I want my team to respond as well.'' Non può invece sorridere Parsons (17 punti con 7/23 al tiro): "It's frustrating and it hurts really bad right now, but you've got to take some positives out of it. It's a long series.'' E' comunque soddisfatto coach McHale: "Our team is a young team and we're not a perfect team by any stretch of the imagination, but they'll fight,'' coach Kevin McHale said. "They're a bunch of scrappers. They'll go out and fight you for it. So, I knew our team would play well today. That's who they are.''
Indiana Pacers (2) - Atlanta Hawks (0) 113-98 (25-19, 34-31, 29-26, 25-22)
Paul George continua a migliorarsi: la quasi 23enne ala realizza il suo high nei playoff (27 punti, 10/17, 1/4, 4/7) guidando i Pacers al facile successo contro gli Hawks. "We naturally just play physical,'' dichiara George. "It wasn't like "Hey, let's play physical, let's retaliate.' That's just how we play. That's how we approach the game. We just have to keep playing how we play. George Hill (22 punti con 4/7 da oltre l'arco) e Gerald Green (15 con 3/6) sono una sentenza da oltre l'arco, mentre in area fa sentire la sua presenza Roy Hibbert (15 punti, 9 rimbalzi, 3 stoppate). E' la prima volta dal 2004 che Indiana si trova in vantaggio 2-0 in una serie di post season, e mai dal 2000 (vittoria per 120-87 contro i Lakers (con 32 punti di Jalen Rose e 25 di Reggie Miller, Kobe Bryant finì con 8 punti e 4/20 al tiro) avevano segnato così tanti punti nei playoff. Per Atlanta, 17 punti di Devin Harris, 16 di Teagye e 13 con 10 rimbalzi di Horford, che detta le regole per provare a ribaltare la serie: "They handled their home court and now Game 3 is crucial for us, and now we have to handle ours. I think we need to have better ball movement on offense and I think we'll be all right.'