Fattore casa decisivo nelle 7 gare disputate nella notte. Rick Adelman festeggia le 1000 vittorie abbracciando la moglie e dando un senso a una stagione in cui i suoi Wolves sono stati falcidiati dagli infortuni. LeBron James torna in campo dopo 3 partite per guidare gli Heat al facile successo contro Phila. Senza Gallinari e Lawson, i Nuggets continuano ad annientare chiunque faccia loro visita. Deron Williams e Tim Duncan anime di Nets e Spurs. 35esimo compleanno per i Wizards, con John Wall che chiude i festeggiamenti con 37 punti. 

Denver Nuggets (53-24) - Houston Rockets (43-34) 132-114 (25-25, 39-21, 38-27, 30-31)
I Nuggets reagiscono all'infortunio di Gallinari, che sarà costretto dalla rottura del crociato anteriore a saltare i playoff, asfaltando i Rockets e ottenendo la 20esima vittoria consecutiva in casa. Denver realizza il season high per punti realizzati e assist (40) serviti. Le assenze di Gallinari e Lawson (fascite plantare, tempi di recupero incerti) vengono sopperite da una gran prova di squadra, con 7 uomini in doppia cifra. Corey Brewer è il top scorer con 22 punti, uno in più di Chandler Wilson. Doppie doppie per i due Andre, Igoudala (18 punti e 14 assist) e Miller (11 punti e 12 assist), mentre Evan Fournier chiude a quota 17. A coach Karl viene chiesto se la prova dei suoi lo ha sorpreso, viste le pesanti assenze. "It does a little bit,'' risponde il coach. "But my team has been very good about meeting challenges, both schedule-wise and injury-wise and perseverance-wise, and they have a competitive spirit that for a young team is pretty strong.'' A Houston mancano Delfino e Parsons, e Harden è in serata no: 14 punti (10/10 ai liberi) con 2/10 al tiro e 3 perse. Jeremy Lin realizza 23 punti con 8 assist, 7 con 9 assist per Patrick Beverley, 12 per l'ex Benetton Motiejunas. "When you play a team like Denver, who runs like we run, it has to be wise,'' dichiara Lin. "We want to push the pace, but you have to push the pace conservatively, so we don't give them 20 to 50 points in transition. I think we can push the pace without being so loose with the ball". 
 
Washington Wizards (29-47) - Indiana Pacers (46-29) 104-85 (31-26, 20-22, 26-18, 27-19)
I Wizards festeggiano con una vittoria il 35esimo compleanno della franchigia. John Wall celebra la ricorrenza nel migliore dei modi ("You don't want to lose on a night like this", dichiara a fine gara) segnando 37 punti con 16/25 al tiro e 5/10 dalla lunetta. Seraphin (15 punti) e Webster (13) sono gli unici altri Wizards in doppia cifra. Per i Pacers, 25 punti e 10 rimbalzi di Hibbert, 12+10 per David West, 0/8 al tiro per Paul George, che ammette: "I've just got to get my legs back under me. Just get my mental focus back.''
 
Miami Heat (60-16) - Philadelphia 76eres (31-45) 106-87 (33-18, 17-28, 27-30, 29-11)
LeBron James decide che il suo corpo è pronto per tornare in campo e dopo 3 gare di assenza torna a guidare gli Heat. "He knows his body better than anybody,'' dice coach Erik Spoelstra. "So he knew how to pace himself and put his fingerprints on the game." Il Prescelto gioca 30 minuti, segnando 27 punti (11/15, 1/2, 2/2), con 4 rimbalzi e 5 assist e celebra il traguardo delle 60 vittorie. "It's special. We've got a special team. We've been saying that all year. We don't take this moment for granted. There's not many teams in NBA history that have won 60 games.'' James raggiunge anche un altro traguardo: è il 32esimo giocatore nella storia della NBA ad aver valicato il muro dei 21mila punti in carriera. Senza Wade (problemi a ginocchio e caviglia) e Bosh (ginocchio), gli Heat mettono a segno 14 triple su 25 tentativi, 3 sono realizzate da Allen e Chalmers. Chris Andersen si fa valere sotto canestro: l'uomo-uccello cattura 15 rimbalzi in 25 minuti. Per Phila, arriva la 19esima sconfitta nelle ultime 20 sfide contro gli Heat. Jrue Holiday, dopo il 2/24 contro i Bobcats, mette a segno 18 punti (4/13, 3/4, 1/1), 11 punti e altrettanti rimbalzi per Spencer Hawes, che dichiara sconsolato: "I can't remember the last time we beat them." Probabilmente, non è il solo...
 
Brooklyn Nets (44-32) - Charlotte Bobcats (18-59) 105-96 (29-23, 24-31, 30-21, 22-21)
PJ Carlesimo si gode Deron Williams, anche se esagera nei complimenti: ""This league is so full of big-time point guards. When you have one of, if not the best, it makes a huge difference." Deron mette a segno 32 punti (9/11, 2/7, 8/8) con 6 assist e dichiara semplicemente che lui è solo "one of the guys that can create his own shot, create for others and I'm just looking to do that.'' Con le 2 triple realizzate, Deron supera Vince Carter e ora è a un solo trepunti da Kerry Kittles, che con 158 triple realizzate nel 1996/97 detiene il record di franchigia di trepunti messi a segno in una singola stagione. I Nets conservano 1 vittoria e mezzo di vantaggio sui Bulls. I derelitti Bobcats vengono dominati in area dalla coppia Lopez (19 punti) - Evans (14 punti, settima volta in doppia cifra in 75 gare disputate, e 20 rimbalzi) ma danno filo da torcere ai Nets. L'ex Bulls Ben Gordon realiza 27 punti (6/11 da 3) e con un paio di triple sigla il 95-94 con cui iniziano gli ultimi 2 minuti di gioco. Ci pensa il solito Williams a mettere le cose a posto, con 8 punti negli ultimi 80 secondi. 
 
Minnesota Timberwolves (29-47) - Detroit Pistons (25-52) 107-101 (33-25, 28-30, 20-23, 26-23)
Rick Adelman è l'ottavo allenatore della storia a poter vantare 1000 vittorie in NBA. Il 66enne coach, 9 stagione da giocarore in NBA con le maglie di San Diego clippers, Portland, Chicago, New Orleans e Kansas City Kings (462 partite, 7.7 punti di media), ha allenato in 22 stagioni anche Portland, Golden State, Sacramento, Houston (1703 panchine in totale, mancando i playoff solo in 6 occasioni. Per due volte, con Portland, ha raggiunto le Finals, arrendendosi prima ai Bad Guys di Detroit, poi ai Bulls di MJ. Adelman ha ringraziato la moglie, presente al Target Center e le cui condizioni di salute determineranno la possibile decisione di ritiro del marito, con queste parole: "She had to be part of it,'' Rick Adelman said. "I told her I was going to bring her down. She wasn't very happy about that. She's been there all these years. When you go through a job like this and situations and you move and you raise six kids and everything else, if it wasn't for her I never could have done it. That's why I'm really glad to do it here.'' Gli altri coach ad aver raggiunto questo traguardo sono Don Nelson, Lenny Wilkens, Pat Riley, Phil Jackson, Jerry Sloan, Larry Brown e George Karl. "I never, ever expected to be with that group. I've had some really special situations. We were able to stay at a couple places a long time, which doesn't happen in this league very often. Good players involved, good coaches involved, good organizations involved." Pekovic e Barea, con 20 punti a testa, battono i Pistons, mentre Ricky Rubio chiude con 10 punti, 6 assist e 5 recuperi ma 1/13 al tiro. Per i Pistons, 25 punti di Brandon Knight e 20 di Stuckey. 
 
San Antonio Spurs (57- 20) Atlanta Hawks (42-36) 99-97 (21-20, 30-20, 22-29, 26-28)
Senza Parker e Ginobili, gli Spurs si aggrappano inevitabilmente a Duncan. Il caraibico realizza 31 punti (12/21 al tiro) e cattura 14 rimbalzi. Kawhi Leonard ne sigla 23, inclusi i liberi che chiudono i giochi, 11 per DeJuan Blair. Per gli Hawks, a cui mancavano Horford, Josh Smith, Devin Harris, Lou Williams, Pachulia e Korver, 23 (4/6, 3/3, 6/6) di John Jenkins e 22 di Mike Scott, career high per entrambi. "We're not in a great rhythm right now,'' dichiara Duncan. "Honestly, the injuries are hurting us right now. We lost some close ones for a little while and that can push you over the top or that can set you back a little bit. We've been set back a little bit, but we won the game, that's the good part".
 
Milwaukee Bucks (37-39) - Toronto Raptors (29-48) 100-83 (26-16, 35-26, 19-13, 20-28)
Playoff vicini per i Bucks, che superano i Raptors con 22 punti, 9 assist, 6 recuperi e 4 rimbalzi di Monta Ellis. Brandon Jennings segna 16 punti con 7 assist, 12 con 9 rimbalzi per Larry Sanders. Per i Raptors, 14 punti di Alan Anderson, 1/10 al tiro per Rudy Gay.