Al via oggi il Tour of the Alps, una delle ultime opportunità per i ciclisti per valutare e migliorare la propria condizione in vista del Giro D'Italia. La prima tappa ha preso il via dalla cittadina austriaca di Kufstein in un'atmosfera di commozione generale, nel ricordo di Michele Scarponi, tragicamente scomparso esattamente due anni fa e che proprio sulle strade del Tour of The Alps aveva ottenuto la sua ultima vittoria in carriera, pochi giorni prima della sua morte.

Il percorso di 144 chilometri prevedeva due circuiti, da percorrere rispettivamente tre e due volte, che hanno riportato i corridori a Kufstein, sede dunque anche dell'arrivo di tappa. La prima parte di gara è stata caratterizzata da una fuga composta da quattro corridori: gli austriaci padroni di casa Maximilian Kuen (Vorarlberg), Patrick Gamper (Tirol CT) e Matthias Krizek (Felbermayr) e il rumeno Emil Dima (Giotti Victoria - Palomar), con gli ultimi due che poi sono rimasti da soli al comando ai meno 28 chilometri dal traguardo. Nelle prime fasi della gara, va segnalata anche la caduta del portacolori della Bora- Hansgroe, Pascal Ackermann, costretto al ritiro e trasportato in ospedale per una sospetta frattura al braccio, che se confermata potrebbe mettere a repentaglio anche la sua partecipazione al Giro d'Italia (ma le prime indiscrezioni sembrano essere rassicuranti).

La corsa entra nel vivo quando ai -30 chilometri dal traguardo, il corridore italiano Simone Velasco (Neri Sottoli- Selle Italia-KTM) prova ad uscire dal gruppo, ma viene ripreso prima dell'arrivo al secondo GPM, dove Dima, che aveva già conquistato il primo GPM, si impone su Krizek, guadagnandosi così la maglia di leader dei GPM, che indosserà domani alla partenza della seconda tappa. Ottenuto l'obiettivo di giornata, Dima si stacca, lasciando Krizek da solo in testa, mentra dal gruppo escono Zimmermann (Tirol KTM) e Schillinger (Bora-Hansgroe), che vanno a riprendere tutti gli altri fuggitivi della prima ora. Tutto, però, viene resettato quando ai -14 dal traguardo, sull'ultimo strappetto di giornata, attacca Vincenzo Nibali (Bahrain- Merida), al quale riescono a resistere solo Geoghegan Hart, Sivakov (Team Sky) e Majka (Bora-Hansgroe). Durante la discesa, a tirare il gruppo è l'Astana e ai - 5 dal traguardo, Pello Bilbao, che si era lasciato sorprendere dall'attacco di Nibali, sfrutta il lavoro dei suo compagni e, nonostante il tentativo di marcatura di Froome (Team Sky), riesce a riportarsi sui quattro attaccanti, trascinando con sé anche il resto del gruppo, ormai composto da poco più di una ventina di unità. 

Nel momento stesso in cui avviene il ricongiungimento, Majka prova ad attaccare partendo dalla testa del gruppo, ma viene ripreso poco prima che termini la discesa. Dal quel momento, nonostante qualche sterile tentativo di anticiparla, è chiaro che la corsa terminerà in volata. A lanciarla ai -400 metri è Geoghegan Hart ed è lui stesso ad imporsi,visto che nessuno riesce a tenere il suo ritmo e li secondo classificato, Aranburu Deba (Caja- Rural) si piazza a mezza bicicletta di distanza da lui. Ottimo il quinto posto in volata di Chris Froome e, nonostante il mancato piazzamento nella top 10 finale, buonissima prova di Nibali, che con il suo attacco fa ben sperare in vista del proseguimento della manifestazione e soprattutto in ottica Giro d'Italia. 

Domani la seconda tappa del Tour of The Alps prenderà il via ancora dall'Austria, da Reith im Alpbachtal, e si presenta ancora più dura.I corridori, infatti, dovranno affrontare un GPM di prima categoria, posto a 44 chilometri dall'arrivo. Il traguardo sarà in Italia, a Scena (BZ), con gli ultimi 4,5 chilometri in salita e con due durissime rampe negli ultimi 500 metri.

 

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