La seconda uscita, al Tour de France, ricalca per molti aspetti quella inaugurale. Difficoltà altimetriche ridotte al minimo, un solo GPM da domare lungo la strada. I chilometri da percorrere sono 182.5, si parte da Mouilleron-Saint-Germain, epilogo a La Roche-sur-Yon. Rispetto alla precedente tornata, le cose più interessanti sono dislocate nella porzione iniziale. La Cote de Pouzauges - un chilometro circa al 3.9% di pendenza media - funge da trampolino per eventuali attaccanti, qui si può guadagnare su un gruppo attento a preservare energie. In generale, diversi saliscendi colorano i primi 70km di corsa. 

La situazione diventa via via più tranquilla, fino a cristallizzarsi. Unico acuto al chilometro 132, dove troviamo il traguardo volante di giornata, gustoso antipasto dello sprint d'arrivo. Difficile ipotizzare un esito diverso, siamo all'alba del Tour, sono presenti gli sprinter migliori del mondo e diverse squadre ambiscono ad arricchire la "bacheca". L'eventuale inseguimento è a carico della Quick-Step, in evidenza ieri e compagine del colombiano Gaviria, il favorito per quanto visto. 

Gaviria deve prestare attenzione, perché molti avanzano candidatura credibile. Sagan e Kittel, primi rivali a Fontenay-le-Comte, studiano il sorpasso, dietro ringhiano Groenewegen e Kristoff. Cerca il primo tentativo Demare, staccato nel convulso finale della prima tappa, fari anche su Cavendish e Greipel. 

Giornata interlocutoria per gli uomini di classifica, ma il Tour riserva sempre numerose insidie. Chiedere a Froome, Porte e Quintana, lontani causa caduta o foratura. Nibali deve proteggere il gruzzoletto di secondi accumulato, i gregari hanno funzione di primaria importanza. 

Il via alle 13.10, diretta su Eurosport, dalle 15 su Rai3. 

Il percorso