Passare dal rosa al giallo non è semplice cromaticamente parlando e lo è ancora meno ciclisticamente parlando. Vincere il Giro e vincere il Tour non è una cosa per tutti perché sono corse estremamente diverse tra loro, ma apparentemente Tom Dumoulin ha già compiuto il passo più difficile per un corridore come lui: vincere in Italia. 

Per un corridore delle caratteristiche dell'olandese, ovvero un passista scalatore - uno dei migliori in circolazione - vincere la Corsa Rosa, gara che solitamente premia maggiormente gli uomini capaci di fare la differenza in salita rispetto a chi la fa contro il tempo. Tuttavia, il compito della Farfalla di Maastricht non sarà semplice. Il percorso del Tour de France 2018 è forse il meno adatto a lui di quelli disegnati negli ultimi anni. Tante montagne, pochi chilometri contro il tempo a suo favore - solo la cronosquadre - a causa delle salite presenti nell'ultima prova che dovrebbe decidere la Grand Boucle e anche un rivale che lo ha già battuto non più di un mese fa, ovvero Chris Froome. 

La rivalità tra i due è sicuramente una delle cose più affascinanti di questo Tour de France. Entrambi volevano provare la doppietta Giro-Tour, solo uno potrà realizzarla, ma tutti e due vorranno apporre il proprio sigillo su una corsa storica come la Grand Boucle. Per farlo, Dumoulin dovrà superarsi ogni altro limite e dimostrare di poter competere con i più grandi scalatori, tutti assieme, che lo attaccheranno sin dalla prima salita a disposizione. Paradossalmente, i destini di Froome e dell'olandese sono forzatamente legati tra loro. Entrambi saranno attaccati, entrambi dovranno dimostrare, una volta di più, di saper portare azioni decisive in salita. 

A differenza degli altri capitani, però, non avrà una squadra capace di supportarlo nei momenti di difficoltà, se si presenteranno. Ten Dam e Gesckhe sono gli unici in grado di reggere il ritmo in salita, ma non sono certamente corridori di eccelso livello. L'olandese era un top ten al Tour oramai quattro anni fa, mentre il tedesco è da sempre uno dei migliori cacciatore di tappe ma non vale di certo i migliori gregari in salita della Sky, Movistar o Bahrain-Merida. Se Duomoulin dovesse vincere il Tour de France sarebbe una vera e propria impresa, ma per la forza del corridore non lo si può omettere quando si pensa ai favoriti di questa Grand Boucle. 

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Andrea Mauri
Scienze della Comunicazione, appassionato di qualsiasi sport, seguo assiduamente Calcio, Ciclismo e Motomondiale.