I Pirenei colorano la terza e ultima settimana, si stagliano all'orizzonte per eleggere il nuovo re di Francia. Tre tappe in quota, una cronometro individuale ad anticipare la passerella sui Campi Elisi. Si rischia di pagare dazio qui, dopo sette giorni ad alte frequenze per domare le Alpi. Circoletto rosso per l'uscita n.17, 65km e un tracciato in grado di far esplodere il Tour.
Il percorso della terza settimana
Tappa 16
L'ultima settimana si apre con la Carcassone - Bagnères-de-Luchon. I chilometri da percorrere sono 218, cinque i GPM dislocati lungo il percorso. Le prime due difficoltà altimetriche non pongono grossi quesiti, fungono piuttosto da occasione per eventuali attacchi da lontano. La corsa si infiamma sul Col de Portet d'Aspet - 155.5km - preludio al Col de Menté e al successivo Col du Portillon - 8.3km, 7.1% di pendenza media. In vetta, mancano 10km al traguardo, tutti in discesa.
Tappa 17
Particolarmente interessante è la successiva fermata. Una scossa in grado di ribaltare le gerarchie del Tour. Chilometraggio ridotto, tre scalate in rapida sequenza, tramonto a Saint-Lary-Soulan. Gli ultimi 16km hanno una pendenza media dell'8.7%, ma il gruppo rischia di presentarsi già sgretolato al cospetto dell'inferno finale, in precedenza, infatti, occorre domare il Montèe de Peyragudes - transito al km13.5 sul Peyresourde - e il Col de Val Louron-Azet.
Tappa 18
Da Trie-sur-Baïse prende il via la tappa n.18. 171 chilometri per raggiungere Pau, un GPM di quarta categoria - Cote d'Anos, 2.1km - a rendere meno ovvio il tratto conclusivo. Il percorso strizza l'occhio agli sprinter, quanti possono però resistere fin qui?
Tappa 19
Prima della cronometro, ultimi rintocchi in quota. La Lourdes - Laruns offre ampio spazio per recuperare il distacco accumulato nelle precedenti tornate. Sono ben sei i GPM, anche se l'arrivo è posto dopo una discesa di 20km circa. La Cote de Loucrup accoglie il plotone, campanello d'allarme in vista delle seguenti "proposte". Si inizia a far sul serio sull'Aspin, poi il mito Tourmalet - 17.1km, 7.3% di pendenza media. La fase saliente è però distante, occorre attendere il Col des Bordères - km159.5. Sull'Aubisque, la sentenza.
Tappa 20
Cronometro individuale, 31km contro il tempo non certo per specialisti. Mancano vere e proprie ascese, ma il terreno è nervoso, la strada non si presenta mai con una veste regolare. Difficile spingere il lungo rapporto, occorre rilanciare spesso l'azione. Siamo inoltre in chiusura, le energie sono al lumicino. Possibili sorprese all'orizzonte.
Tappa 21
Il saluto sui Campi Elisi è un classico della corsa in giallo. 116km, il primo passaggio sulla linea d'arrivo al km61.5. Volata di gruppo, con la celebrazione del vincitore.