L'undicesima tappa conduce la carovana da Assisi a Osimo. Ieri la crisi di Chaves, l'acuto di Mohoric. Ritmo sostenuto, energie preziose diluite lungo il percorso. 156 i chilometri da affrontare in data odierna, diverse le insidie da valutare. La strada inizia a salire fin dai primi colpi di pedale, il plotone si dirige verso il Passo Cornello. GPM di terza categoria, pendenze interessanti nella prima parte. Spazio per avviare la fuga di giornata, per guadagnare terreno sul forte del gruppo.
Dopo il rifornimento - km81 - ecco la seconda difficoltà altimetrica. Valico di Pietra Rossa, altra scalata di terza categoria. L'approdo a Filottrano introduce la porzione più "gustosa", una scossa che può infiammare la corsa, stimolare alcuni protagonisti. 1800 metri, punte al 16%. Una serie di saliscendi colora l'epilogo, una quindicina di chilometri di difficile lettura.
La prova si decide nel frangente conclusivo. Come si può evincere dall'immagine sottostante, sono due i settori da seguire. Un tratto in pavé anticipa una breve discesa. A ruota l'ultimo rimbalzo. 16%, nuovamente. La salita si fa meno probante poco dopo, ma resta comunque di spessore. Il tramonto è pianeggiante, 400 metri da divorare per raggiungere il traguardo.
Simon Yates può dare ulteriore lustro alla sua maglia rosa, è nella margherita dei favoriti. Tra i big, possono ben figurare Pozzovivo e Pinot, più complesso il compito di Froome, già in ritardo e abituato ad altro terreno. In casa Italia, fari su Battaglin, ha gamba e fiducia.