Il Giro d'Italia riparte dopo la seconda giornata di riposo e propone una tappa aperta a più soluzioni. Tre GPM lungo il tracciato, un disegno nervoso in grado di favorire profili dal repentino cambio di passo. Si parte da Penne, i chilometri da percorrere sono 239. La strada sale fin dalle prime battute, il gruppo si dirige verso Fonte della Creta. Ascesa di seconda categoria, piuttosto lunga - 15.7km - con pendenze interessanti. Nel tratto più impegnativo, picchi al 12%. Siamo all'alba di corsa, la scalata può fungere da trampolino per un'eventuale fuga, non certo per i grandi della generale.
Dopo una lunga picchiata, seconda fermata in quota. Bruzzolana, 6.2km, pendenza media del 5.7%. Vale il discorso fatto in precedenza, siamo al km56, ne mancano poco meno di 200 al termine. Il rifornimento è posto al km112, tra due traguardi volanti. La seconda porzione di tappa propone meno interrogativi altimetrici, ma una serie di scosse in grado di turbare la tranquillità del plotone. Ultima chiamata al km208, GPM di quarta categoria, si sale verso Annifo. 14km, pendenza minime - 2% di media - le squadre dei velocisti possono controllare la situazione, chi intende anticipare lo sprint deve lanciare la stoccata.
Al termine della discesa, 15 chilometri circa pianeggianti, tempo per organizzare la volata. Elia Viviani è il favorito, ma il lavoro della Quick Step è fondamentale per cucire la prova.
Il percorso