Terza uscita in suolo israeliano per la carovana in rosa. Tappa lunga, i chilometri da percorrere sono 229. Il via da Be'er Sheva, epilogo a Eilat. La conformazione del percorso chiama nuovamente alla ribalta le ruote veloci. Il favorito d'obbligo è quindi Elia Viviani, primo ieri con margine. Un ritorno prepotente quello dell'alfiere Quick-Step, dopo il tentativo d'anticipo di un ottimo Mareczko. Rohan Dennis deve invece difendere il simbolo del primato, acquisito a discapito di Tom Dumoulin, il vincitore della crono inaugurale.
L'approccio con la prova non è accomodante, disegno nervoso, una serie di saliscendi attende il plotone, non ci sono veri e propri GPM, ma diverse insidie colorano i primi cento chilometri. Terreno fertile per un attacco da lontano, il deserto può riservare sorprese e trappole. L'unica ascesa è collocata al km127, si tratta di una scalata di quarta categoria, non in grado di alterare l'equilibrio di corsa.
Dal km164, inizia la lunga preparazione per la probabile volata di gruppo. Pendenza favorevole, una picchiata verso il traguardo, ampio spazio per sistemare le gerarchie, annullare un eventuale ritardo e studiare lo sprint. Come detto, Viviani è il principale candidato alla vittoria - la Quick-Step è squadra costruita per gestire la corsa - ma tanti sono i possibili rivali. Bonifazio e Modolo puntano all'immediato riscatto, Bennett può essere la variabile.
Altra tornata interlocutoria, infine, per i big. Fondamentale mantenere le prime posizioni del gruppo, non lasciare sull'asfalto secondi vitali. Partenza fissata per le 11.40, copertura televisiva offerta da RaiSport, Eurosport e Rai2.
Il percorso