Se Chris Froome e Tom Dumoulin sono i principali favoriti del Giro d'Italia 2018, al via domani da Gerusalemme, con Fabio Aru grande speranza azzurra, il resto del gruppo può comunque contare su uomini in grado di accendere la corsa, fare classifica generale, puntare alla top ten e provare magari a centrare il colpo della carriera. Vediamo insieme chi potrebbe sorprendere durante l'edizione numero 101 della corsa rosa.
- Miguel Angel Lopez (Astana). Scalatore puro, il giovane colombiano dell'Astana è in costante crescita. Ventiquattro anni, si è fatto conoscere dagli appassionati di ciclismo con la vittoria al Giro di Svizzera 2016, replicata pochi mesi più tardi alla Milano-Torino. Causa infortuni, ha saltato buona parte dello scorsa stagione, ripresentandosi in gran spolvero alla Vuelta. Nel 2018 ha vinto una tappa al Tour of Oman e una al Tour of The Alps, sull'Alpe di Pampeago. I suoi scatti accenderanno le tappe di montagna del Giro. Astana che lo supporterà con Pello Bilbao, Luis Leòn Sanchez, Jan Hirt e Alexey Lutsenko.
- Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida). Assente Vincenzo Nibali, è lo scalatore lucano a rappresentare la prima opzione di classifica della Bahrain-Merida. 35 anni, la sua costanza di rendimento non è in discussione. Lo sono acuti mai trovati in carriera. Lo scorso anno fu a lungo tra i primi cinque in classifica, prima di chiudere al sesto posto dopo la cronometro di Milano.
- Rohan Dennis (BMC). L'australiano è soprattutto un cronoman, che dovrebbe faticare a tenere il ritmo dei migliori sulle grande salite della seconda e della terza settimana. 27 anni, in questa stagione ha vinto due volte a cronometro, all'Abu Dhabi Tour e alla Tirreno-Adriatico, dimostrando quale sia il suo terreno preferito. Gerusalemme e Rovereto i suoi obiettivi, per poi difendersi in montagna.
- Davide Formolo (Bora-Hansgrohe). Il giovane corridore italiano, 25 anni, è chiamato a un Giro di alto livello, soprattutto per continuità. Dopo aver dato segnali incoraggianti nell'ultimo scorcio di stagione, Formolo punta alla top ten per comprendere meglio la sua dimensione di corridore.
- Thibaut Pinot (Groupama-FDJ). E' il meno outsider di tutti, perchè ha ormai esperienza ed è atteso a grandi risultati in questo Giro. Il podio di Roma sembra essere alla sua portata, soprattutto dopo la condizione messa in mostra al Tour of The Alps, appena vinto. A quasi 28 anni, dopo il quarto posto dello scorso anno, ha bisogno di effettuare l'ultimo salto di qualità.
- Tim Wellens (Lotto Soudal). Grande condizione per il belga della Lotto-Soudal, 27 anni tra pochi giorni, protagonista di un'ottima stagione, con vittorie alla Vuelta a Andalucìa e alla Freccia del Brabante. Tutta da verificare la sua tenuta sulle tre settimane.
- Esteban Chaves (Mitchelton-Scott). L'infortunio al ginocchio dello scorso anno gli ha fatto sostanzialmente saltare un'intera stagione. Dopo il doppio podio a Giro a Vuelta 2016 (rispettivamente secondo e terzo), con un Giro di Lombardia vinto, il piccolo colombiano della Mitchelton-Scott deve ritrovarsi durante la corsa rosa. 28 anni, non ha più ritrovato il giusto colpo di pedale da quel fantastico 2016.
- George Bennett (Lotto-Jumbo) e Louis Meintjes (Dimension Data). Per curriculum e stato di forma, il neozelandese e il sudafricano non offrono adeguate garanzie di rendimento. Lotteranno per un posto nella top ten, magari sperando in qualche defaillance di corridori più titolati di loro.