Come sempre accade nelle grandi corse a tappe, sarà la terza settimana a decidere il Giro d'Italia 2018, giunto alla sua edizione numero 101. Un gran finale che prevede la cronometro di Rovereto dopo le fatiche dolomitiche e il giorno di riposo, prima che la carovana si sposti sulle Alpi piemontesi, dove sono in programma tre arrivi in quota a Prato Nevoso, a Bardonecchia, nella tappa del Colle del Finestre, e a Cervinia. Attesissima la cronometro, sia per la sua lunghezza (oltre 34 km), che per il gli interpreti che potrebbero fare la differenza, come Chris Froome e Tom Dumoulin. Non sarà tuttavia una crono di inizio Giro, ma una prova che giunge dopo due settimane dure. L'ultima tappa si disputerà nella cornice della Città Eterna: quest'anno sarà infatti Roma a incoronare il vincitore del Trofeo Senza Fine. Il programma della terza e ultima settimana del Giro d'Italia 2018.
16^ tappa (martedì 22 maggio). Trento - Rovereto (34.2 km, cronometro individuale). Prova contro il tempo sostanzialmente per specialisti: i primi ventidue chilometri sono pianeggianti, con la strada che tende anche a scendere. Segue una breve salita e un tratto più vallonato fino all'arrivo.
17^ tappa (mercoledì 23 maggio). Riva del Garda - Iseo (155 km). La cosiddetta tappa dei vini si corre quest'anno nella cornice della Franciacorta. Prima parte del percorso estremamente mossa, anche se solo con una salita contrassegnata come gran premio della montagna (Lodrino). Finale all'interno di un circuito di 23.9 km, che dovrebbe premiare i velocisti.
18^ tappa (giovedì 24 maggio). Abbiategrasso - Prato Nevoso (196 km). Frazione che ricorda quella di Oropa dello scorso anno: percorso senza reali difficoltà altimetriche (solo un gpm di quarta categoria) prima dell'ascesa conclusiva verso Prato Nevoso, 15 km al 7% di pendenza media.
19^ tappa (venerdì 25 maggio). Venaria Reale - Bardonecchia/Jaffereau (184 km). Insieme a quella del Monte Zoncolan, è la tappa più dura di questo Giro. Il via da Torino, nella cornice di Venaria Reale. Poi tanta salita: il Colle del Lys, il Colle delle Finestre (Cima Coppi, 18 km, metà dei quali in sterrato, pendenza media del 9.2%), poi Sestriere e arrivo in quota a Bardonecchia, al termine di un'ascesa di 7.2 km, con pendenze tra il 9 e il 10%.
20^ tappa (sabato 26 maggio). Susa - Cervinia (214 km). Il trittico di montagna si conclude in Valle d'Aosta, con tre gpm di prima categoria a decidere la corsa: negli ultimi settanta chilometri si affrontano il Col Tsecore (16 km con pendenze superiori al 10% nei quattro chilometri conclusivi), il Col de St.Pantaléon (16.5 km al 7.2%) e la salita che conduce a Cervinia, più pedalabile, soprattutto nel tratto finale.
21^ tappa (domenica 27 maggio). Roma - Roma (115 km). Passerella finale nella capitale. Tappa che si snoda nell'ambito di un circuito cittadino di 11.5 km, da ripetere per dieci volte. Occasione per gli ultimi velocisti rimasti in corsa e incoronazione del vincitore del Giro.