Dopo l'Amstel Gold Race, vinta dal danese Michael Valgren del Team Astana, il trittico delle Ardenne prosegue con la Freccia Vallone, altra classica di prestigio, che si disputa in Belgio mercoledì 18 aprile. E' la corsa del Mur de Huy, terribile strappo finale che decide le sorti dei favoriti, ma è anche un'altra occasione per testare le condizioni dei principali contendenti alla Liegi-Bastogne-Liegi di domenica prossima. 

198.5 km complessivi, da Seraing a Huy, su un percorso caratterizzato dalla presenza di cotes in sequenza, da affrontare l'una dopo l'altra, in particolar modo nella seconda parte di corsa. I primi cento chilometri sono relativamene agevoli, con diversi saliscendi e con tre cotes da scalare: Côte de La Vecquee, Côte de la Redoute e Côte de Mont, con ogni probabilità utili a lanciare la classica fuga da lontano. La Freccia Vallone entrea nel vivo con la Côte de Amay, a 73 chilometri dalla conclusione. A seguire il primo passaggio sul Mur de Huy e sulla linea d'arrivo, che segna il punto di partenza di un circuito lungo poco meno di trenta chilometri, da ripetere per due volte. I corridori dovranno quindi affrontare la Côte d’Ereffe, circa due chilometri di lunghezza con una pendenza media leggermente superiore al 5%, e soprattutto la Côte de Cherave, uno strappo di un chilometro al 7% di media. Negli ultimi anni la Freccia si è sempre decisa nel finale, ma la Côte de Cherave rappresenta l'ideale trampolino di lancio per chi volesse provare ad anticipare gli altri favoriti sull'erta finale. Rimane comunque il Mur de Huy il punto chiave, oltre che simbolico, della corsa: circa un chilometro al 9.6% di media, con tratti intorno al 20%, adatto a scattisti che sappiano andare forte in salita e sostenere lo sforzo su uno strappo durissimo, sul quale la selezione è naturale e la volata è per sua natura atipica.

E' Alejandro Valverde il principale favorito della Freccia Vallone 2018. Il murciano della Movistar ha un feeling particolare con questa corsa (ha vinto le ultime quattro edizioni, cinque in totale) ed è anche in ottime condizioni di forma, come dimostrato dall'inizio di stagione e dall'Amstel disputata domenica scorsa. Al suo fianco, Carlos Betancur e Mikel Landa. Attesissimo anche il francese Julian Alaphilippe della Quick-Step Floors, in questa circostanza capitano della squadra belga, anche perchè Philippe Gilbert non sembra avere le gambe dei giorni migliori. Il polacco Michal Kwiatkowski guiderà il Team Sky insieme al colombiano Sergio Henao. Altri corridori da tenere in considerazione sono l'irlandese Daniel Martin e il portoghese Rui Costa del Team UAE Emirates, squadra del toscano Diego Ulissi, chiamato a una prestazione importante dopo mesi di anonimato. Dylan Teuns sarà la punta belga del Team BMC, un po' come Tim Wellens (e solo in parte Tiesj Benoot), vincitore della Freccia del Brabante), per la Lotto Soudal. Per l'Italia ci saranno anche Vincenzo Nibali ed Enrico Gasparotto, quest'ultimo terzo all'Amstel, in una Bahrain-Merida che dovrebbe schierare anche i fratelli Izaguirre. Michael Albasini e Roman Kreuziger rappresenteranno la Mitchelton-Scott, mentre i danesi Michael Valgren e Jakob Fuglsang saranno le carte a disposizione dell'Astana. Partono in seconda, se non in terza fascia, i vari Warren Barguil (Fortuneo-Samsic), Romain Bardet (AG2R La Mondiale), Rigoberto Uran (EF-Drapac), Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin), Rafal Majka (Bora-Hansgrohe) e Steven Kruijswijk (Lotto-Jumbo).

Albo d'oro recente. 2011. Gilbert. 2012. Rodriguez. 2013. D. Moreno. 2014. Valverde. 2015. Valverde. 2016. Valverde. 2017. Valverde.