Quarta uscita alla Tirreno - Adriatico edizione 2018. La classifica, al momento, si presenta piuttosto corta. Geraint Thomas indossa la maglia di leader, ieri lo spunto di Primoz Roglic. I chilometri da percorrere, quest'oggi, sono 219, appuntamento in quota tra i big presenti all'interno del plotone. Si chiude, quindi, una prima fase di attesa, spazio ai fuochi d'artificio. La partenza, da Foligno, non è accomodante, un dente attende il gruppo, trampolino ideale per un'eventuale fuga. Non ci sono gran premi della montagna per i primi 130 chilometri, ma continui saliscendi complicano la gestione della corsa. Pianura sostanzialmente assente, cambio di passo da San Ginesio.
L'ascesa introduce i restanti 80 chilometri, quelli più affascinanti. Gualdo e Penna San Giovanni seguono a stretto contatto, una scarica in grado di alterare l'equilibrio. Difficile ipotizzare un affondo lontano dal traguardo, ma si può ridurre, sensibilmente, il numero di unità al comando. Si scollina, in vetta al terzo GPM, dopo 170km. L'approdo successivo è a Sarnano, siamo alle pendici della salita di Sassotetto. Non deve ingannare la pendenza media del 5.8%, si arriva a toccare il 12%, gli scalatori puri possono fare la differenza.
Roglic e Thomas, in evidenza, sono certamente nella rosa dei papabili vincitori, molti attendono però profili più altisonanti. Froome è l'osservato speciale, la condizione di Nibali e Aru non è ottimale, qualche interrogativo aleggia intorno a Dumoulin. Risposte significative deve dare inoltre Mikel Landa, in una stagione da capitano che può svelare il reale valore dell'alfiere Movistar. Segnaliamo, infine, altri due nomi: Bardet e A.Yates. Il via alle 10.05, diretta Eurosport e Rai Sport, al termine la cronaca su VAVEL Italia.
Il percorso