Mauro Vegni, direttore di corsa del Giro d'Italia, è stato ospite nella trasmissione Rai Radiocorsa e ha annunciato già qualche anticipazione per la Corsa Rosa del 2019, sì avete capito bene. Non si sa ancora con certezza il percorso che affronterà il Giro nel 2018, ma il direttore di corsa ha già annunciato che anche tra due anni la partenza non avverrà in territorio italiano.
Vegni con le sue parole ha quindi assicurato la rottura dell'alternanza tra partenze italiane ed estere che durava dal 2010 e vedeva la Corsa Rosa iniziare su suolo italico negli anni dispari e su terreno estero in quelli pari. Il direttore di corsa ha assicurato che non ci sarà certamente un altra Gerusalemme, sia per le tante polemiche, politiche e non, sia per una questione organizzativa e di costi, ma ha altresì garantito che non si ripeterà un'altra Herning, una Grand Depart che chiamarla insuccesso è troppo generoso. L'ipotesi estero, però, non deve trarre in inganno perché se Vegni ha praticamente annunciato che sarà in Europa, non è da escludere che sia addirittura nello Stivale, potendo contare sugli stati di San Marino e Città del Vaticano.
In attesa di scoprire il Grand Depart 2019, ma soprattutto il percorso del Giro d'Italia 2018, il direttore di corsa ha anche dichiarato di voler fortemente Chris Froome al via. Già lo scorso anno, Vegni, provò ad invogliare il britannico a prendere parte alla Corsa Rosa inserendo molti chilometri a cronometro nel percorso, specialità in cui l'alfiere del Team Sky eccelle, ma senza successo. Quest'anno il direttore di corsa, però, non farà un percorso su misura per Froome, sperando che il keniano bianco provi la storica doppietta Giro-Tour per entrare ancor di più nella storia dopo aver conquistato quella composta da Tour e Vuelta: "Ha un’opportunità unica. Anche lui con gli anni comincia a salire. Spero che questo sia per lui lo stimolo fondamentale. Per lui questa è una opportunità unica di entrare nella storia come unico a vincere i tre grandi giri in sequenza. Dopo di che, dopo aver messo in cascina il Giro, potrebbe anche presentarsi alla partenza del Tour, chissà". Vegni fa dunque leva sull'ambizione di Chris Froome che però ha dichiarato di voler centrare il quinto Tour de France eguagliando così il record di Anquetil, Merckx, Hinault ed Indurain.
Proprio parlando del britannico, Vegni, ha anche svelato qualche particolare sul percorso del Giro 2018, annunciando che non sono presenti lunghe cronometro e questo, forse, potrebbe portare il vincitore uscente Tom Dumoulin a decidere di puntare la Grand Boucle, dando vita alla sfida che tutti gli appassionati aspettano da ormai quattro mesi, quella tra lui e Froome.