Si corre domani l'ultima classica monumento della stagione ciclistica internazionale. Il Giro di Lombardia, non a caso soprannominata la Classica delle foglie morte, per la coincidenza con l'inizio dell'autunno. Posta in calendario anche dopo i Campionati Mondiali, la corsa lombarda non ha perso in fascino e prestigio, a giudicare dal parco partecipanti, per l'ennesima volta di altissimo livello. Il percorso dell'edizione 2017 torna a far tappa a Como, in un'alternanza con Bergamo ormai divenuta biennale. 

247 chilometri complessivi, con oltre 4.000 metri di dislivello, a caratterizzare la durezza di una delle corse di un giorno più dure del panorama ciclistico internazionale, paragonabile solo alla Liegi-Bastogne-Liegi, la mitica Doyenne, la Decana delle Classiche. Colle Gallo, Colle Brianza, Madonna del Ghisallo, Muro di Sormano, Civiglio e San Fermo della Battaglia le salite storiche del Lombardia, che decreteranno il vincitore dll'edizione di domani, al termine di una prova lunga e sfibrante, spesso decisasi, nell'ambito di questa versione, sulle ultime due ascese, al termine della quale ecco la picchiata verso il lungolago lariano. Due anni fa fu Vincenzo Nibali a imporsi in solitaria a Como, mentre nel 2016 a Bergamo la vittoria andò al colombiano Esteban Chaves, presente anche domani, ma reduce da una brutta caduta durante il Giro dell'Emilia. Partenza dunque da Bergamo in direzione sud attraversando nei primi 40 km la pianura bergamasca per risalire la val Cavallina fino a Casazza, dove si affronta la prima salita della corsa, il Colle Gallo, sette chilometri su pendenze dolci, intorno al 6% (con punte al 10%). Colle seguito da una discesa veloce fino a rientrare dalla val Seriana su Bergamo. Ci si immette quindi nuovamente in strade di pianura che conducono in Brianza. Passaggio breve per Colle Brianza (altri otto km di salita, pedalabili) e discesa su Pescate per puntare su Valmadrera e poi in direzione Oggiono e, infine, attraverso Pusiano, Asso fino a Bellagio dove inizia la salita della Madonna del Ghisallo, con pendenze fino al 14% (media del 6.2%), su strada ampia e con diversi tornanti.



La discesa, molto veloce, si svolge per lunghi rettilinei e si interrompe a Maglio dove immediatamente dopo la svolta a destra inizia la salita della Colma di Sormano. Alcuni km di media pendenza e quindi poche centinaia di metri dopo Sormano si imbocca a sinistra il Muro di Sormano (2 km al 15%) su strada stretta, molto ripida, in parte all’interno di un boschetto, con tornanti strettissimi e con pendenze che attorno ai 1000 m di percorrenza che superano il 25% fino a sfiorare il 30%.

Superata la Colma, segue la discesa (in falsopiano nella prima parte, poi molto impegnativa con molti tornanti e carreggiata stretta) su Nesso dove si riprende la strada costiera per raggiungere Como. Si affronta la dura salita verso Civiglio, con pendenze praticamente sempre attorno al 10% (da segnalare un marcato restringimento della carreggiata in vetta alla salita) per poi ridiscendere e, riattraversando Como, superare l'ultima salita di San Fermo della Battaglia. 




Ultimi dieci km che iniziano dentro l’abitato di Como, per seguire poi larghi vialoni fino al sottopasso ferroviario dove inizia la salita finale di San Fermo della Battaglia. La pendenza è attorno al 7% (max 10%) con carreggiata ristretta e fondo stradale ruvido. Si superano diversi tornanti fino allo scollinamento che avviene attorno ai 5 km dall’arrivo. La discesa su strada larga e ben pavimentata incontra due gallerie ben illuminate e due ampie rotatorie per poi terminare all’ultimo chilometro. Ai 600 m dall’arrivo ultima ampia curva verso sinistra.