Dopo aver ottenuto il podio di Parigi, con il secondo posto in classifica generale all'ultimo Tour de France, Rigoberto Uran, capitano del Team Cannondale-Drapac, aggiunge un altro risultato di prestigio alla sua stagione, vincendo in solitaria la Milano-Torino 2017, grazie a un scatto sulle prime rampe del Colle di Superga, salita che conduce alla conclusione della Classica più antica del mondo (giunta alla centesima edizione, ma nata nel 1876).
Il colombiano approfitta della vittoria per togliersi qualche sassolino dalle scarpe, rispondendo così ai suoi detrattori, che lo hanno sempre accusato di aver vinto troppo poco in carriera: "Durante la mia carriera qualche volta mi hanno detto che avevo attaccato troppo presto o troppo tardi, ma la verità è che non si può mai dire. Oggi non era esattamente quello il punto dove avrei voluto partire, però ho visto un buco e sono andato nel tratto più ripido della salita finale. Pensavo che Fabio Aru o qualcun altro sarebbero riusciti a riprendermi, ma invece non ce l'ha fatta nessuno. Avevo la situazione sotto controllo anche se non ero sicuro al 100% di vincere fino all'ultima curva, quando ho valutato il mio vantaggio guardandomi indietro. Una vittoria del genere è importante per me e per la squadra, sopratutto per la fiducia in più che mi dà in vista del Giro di Lombardia, che è una corsa che mi piace molto. La conosco bene e ho tanti tifosi qui in Italia, il primo paese europeo dove sono venuto a correre nel 2006".
Secondo il britannico Adam Yates (Orica-Scott), reduce invece da una stagione non esaltante: "Finire sul podio è sempre un buon risultato. Ai seicento metri ho anche pensato di poter vincere ma alla fine Uran ne aveva un po' di più. Ho avuto un po' di sfortuna durante il Giro dell'Emilia di sabato scorso, con una piccola caduta che non mi ha consentito di lottare con gli altri nel finale. Questa era la gara successiva e sono riuscito a giocarmela. Abbiamo un grande sabato davanti e spero che di provare ancora le stesse sensazioni per Il Giro di Lombardia. Tutti sanno quanto è difficile come corsa. È lo stesso percorso di due anni fa, quando sono stato con i migliori. È una corsa molto più lunga di oggi e c'è molta più salita. La mia fiducia però è un po' aumentata con questo risultato, era da un po' che non mi giocavo un finale di corsa". Già proiettato verso il Lombardia di sabato, Fabio Aru, lo scalatore sardo dell'Astana, oggi terzo: "Questo è certamente un buon risultato. Siamo alla fine di una stagione impegnativa. Ho voluto fare davvero bene questa settimana per ringraziare i miei compagni di squadra per il lavoro che hanno fatto per me tutto l'anno. Vista la forza di Uran oggi, sono contento del mio terzo posto. Il Lombardia è sicuramente una corsa molto bella e sono già concentrato per ottenere un altro buon risultato sabato".