Giornata sulla carta più morbida alla Vuelta soprattutto se paragonata alle asperità di ieri, ma con pur sempre quattro gpm negli ultimi 60 Km. Tra questi l'Alto de Santo Toribio de Liébana (3a categoria), sede dell'arrivo in salita di quest'oggi.

Il percorso è favorevole alle azioni da lontano e dopo circa cinquanta chilometri prende il largo la fuga di giornata, composta da venti elementi. I protagonisti sono Julian Alaphilippe, Matteo Trentin (Quick Step), Alessandro De Marchi (BMC), Magnus Cort Nielsen (Orica-Scott), Nelson Oliveira, Marc Soler (Movistar), Patrick Konrad (Bora-Hansgrohe), Clément Chevrier, Alexis Gougeard (AG2R-La Mondiale), Toms Skujins (Cannondale-Drapac), Antwan Tolhoek (LottoNL-Jumbo), Matej Mohoric (UAE Team Emirates), Alexey Lutsenko (Astana), Sander Armée (Lotto-Soudal), Giovanni Visconti (Bahrain-Merida), Jérémy Maison, Anthony Roux (FDJ), Stéphane Rossetto (Cofidis), Sergio Pardilla (Caja Rural-Seguros RGA) e Aldemar Reyes (Manzana-Postobón).

Come da pronostico il vantaggio dei fuggitivi (sempre compatti) sale rapidamente oltre i 10', mentre molto più a sorpresa è la situazione che si sviluppa sulla Collada de Ozalba, secondo gpm di giornata, nel gruppo della Roja. Ben guidato da Luis Leon Sanchez arriva infatti  l'attacco di Fabio Aru che prova ad andarsene a oltre trenta chilometri dal traguardo. L'azione del Cavaliere dei quattro Mori non viene neutralizzata dal blocco Sky sempre in testa al gruppo, ma i successivi tentativi di Zakarin e Contador vengono arginati dal muro britannico, anche quest'oggi insuperabile. 

Aru guadagna subito 1', ma una nuova serie di accelerazioni (ancora una volta protagonista Alberto Contador) fa alzare nettamente l'andatura a Moscon e Poels (Sky) per evitare fughe pericolose, dando il là a un'ampia selezione che riduce sensibilmente il gruppo. Anche in testa si susseguono diverse fiammate e poco prima dell'ultima salita odierna rimangono solo Alaphilippe, Armeé e Lutsenko. Il belga e il kazako riescono però a staccare il francese, pericolosissimo sugli strappi brevi, riducendo ulteriormente la rosa dei possibili vincitori. La coppia procede congiunta fino agli ultimi 500 metri, quando Sander Armeé piazza la stoccata decisiva per sorprendere Lutsenko andando così a vincere in solitaria la sua prima tappa in un grande giro. Beffato dunque il corridore dell'Astana che nel giorno del suo compleanno non riesce a ottenere il secondo centro in questa Vuelta.

Giunge sul traguardo anche Fabio Aru con soli 13'' di vantaggio sul gruppo dei big, riuscendo comunque a superare Poels in classifica generale; il sardo ora è ottavo, a pari tempo con Michael Woods. Il suo vantaggio viene ridotto in maniera significativa negli ultimi chilometri anche a causa di un nuovo cambio di ritmo nel plotone della Maglia Rossa dato che, dopo una serie di attacchi neutralizzati, è Chris Froome a rompere gli indugi con un'accelerazione delle sue; l'attacco del britannico è seguito solo da Contador e Woods, mentre gli altri perdono tutti a cominciare da Vincenzo Nibali che paga 21''. Un messaggio importante quello del kenyano bianco, anche per fugare ogni dubbio sulla sua condizione dopo le difficoltà di ieri.

 

Ordine d'arrivo 18a tappa Vuelta

1. Sander Armeé (Lotto Soudal)
2. Alexej Lutsenko (Astana) + 30''
3. Giovanni Visconti (Bahrain Merida) + 47''
 

Classifica generale 

1. Chris Froome (Sky)
2. Vincenzo Nibali (Bahrain Meirda) + 1'37''
3. Wilco Keldermann (Sunweb) + 2'17''
4. Ilnur Zakarin (Katusha Alpecin) + 2'29''
5. Alberto Contador (Trek-Segafredo) + 3'34''