Ancora montagne nell'undicesima tappa di questa durissima Vuelta a España con partenza da Lorca e arrivo all'Obsevatorio Astronomico de Calar Alto, in una frazione chiamata ad esplodere soprattutto negli ultimi 40 Km, quando i due Gpm di prima categoria che colorano il percorso si presenteranno ai corridori.
La fuga di giornata è composta da quattordici unità, tra cui gli italiani Giovanni Visconti (Bahrain) e Alessandro De Marchi (Bmc), il francese Romain Bardet (AG2R) e lo spagnolo, già vincitore su questo traguardo, Igor Anton (Dimension Data); il loro vantaggio massimo sarà di circa 4'30'', ma all'imbocco della prima grande salita crollerà rapidamente sotto il minuto. Da sottolineare il grande forcing della Orica-Scott, che nonostante la forte pioggia mantiene per lunghi tratti la testa del gruppo e contribuisce notevolmente al recupero sugli attaccanti.
Sulle rampe dell'Alto de Velefique, primo Gpm, vengono man mano ripresi gli elementi della fuga iniziale, mentre la Sky subentra nel dettare l'andatura del gruppo al posto del team australiano, andato nel frattempo in avanscoperta grazie ad un attacco di Simon Yates; proprio il classe '92 andrà a raggiungere in testa alla corsa l'ultimo drappello di fuggitivi, ovvero Anton, Bardet, Reyes, Armee e Visconti, con circa 1' di vantaggio sul plotone della Roja.
Le carte si mescolano ulteriormente prima della discesa intrapposta tra i due Gpm, quando Darwin Atapuma, scattato dal gruppo, si riporta sui battistrada; una volta imboccate le pendenze del Calar Alto però al suo fianco rimarranno solo Bardet e Yates, anche se il corridore della Orica-Scott è presto costretto a cedere il passo alla coppia franco-colombiana.
Nel frattempo anche il gruppo entra nell'ultima lunga salita e a dettare l'andatura non è più il Team Sky, bensì la Bahrain Merida con Valerio Agnoli, Franco Pellizzotti e in seguito anche il recuperato Giovanni Visconti. Tutto fa presagire a un attacco di Vincenzo Nibali, ma il primo a muoversi è in realtà Alberto Contador ai -11 seguito a ruota proprio dallo Squalo. I due guadagnano presto qualche metro sul gruppo dove però un encomiabile Gianni Moscon riesce a riportare sotto Chris Froome e il resto della comitiva ormai ridotta a una decina di elementi; nel frattempo, in ottica classifica generale, si staccano Nicolas Roche, Esteban Chaves e Fabio Aru.
Atapuma e Bardet vengono ripresi ed è ancora Pellizzotti a dettare il ritmo di quella che ormai è la schiera di testa e con tutta probabilità andrà a giocarsi la vittoria di tappa. Si entra negli ultimi due chilometri, nel tratto più duro della salita, ed è ancora Vincenzo Nibali a scattare con un attacco che in un primo momento mette in difficoltà Chris Froome, capace comunque di rientrare sul siciliano insieme a Miguel Angel Lopez. Proprio il colombiano dell'Astana ne ha di più e riesce a piazzare l'accelerazione decisiva per staccare i diretti concorrenti e andare a vincere in solitaria l'undicesima tappa della Vuelta 2017. Un grande successo di un corridore da molti considerato un predestinato e che presto potrebbe diventare un uomo di punta nei grandi giri.
Secondo posto per Chris Froome che anticipa allo sprint Nibali conquistando così l'abbuono al termine di un bellissimo confronto proseguito per tutta l'ultima salita: al momento sembrano loro due i principali duellanti per la generale. Proprio il siciliano sfrutta la debacle di Chaves e Roche per portarsi al secondo posto nella classifica, mentre Alberto Contador rientra nella top ten: ora è nono a 3'55''
Ordine d'arrivo 11a tappa Vuelta a España
1. Miguel Angel Lopez (Astana)
2. Chris Froome (Sky) + 14''
3. Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) + 14''
4. Wilco Kelderman (Sunweb) + 14''
5. Romain Bardet (AG2R) + 31''
6. Alberto Contador (Trek-Segafredo) + 31''
15. Fabio Aru (Astana) + 1'32''
17. Estebn Chaves (Orica-Scott) 2'05''
Classifica generale
1. Chris Froome (Sky)
2. Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) + 1'19''
3. Esteban Chaves (Orica-Scott) + 2'33''
4. David de La Cruz (Quick-Step) + 2'36''
5. Wilco Keldermann (Sunweb) + 2'37''