Ci si avvicina alla grande partenza della Vuelta da Nimes e dopo aver analizzato chi sarà tra i favoriti, chi tra gli outsiders, è giunto il momento di guardare chi potrà alzare le braccia al cielo nelle tappe che si concluderanno in volata. I fenomeni del mestiere, come spesso accade nella Vuelta di Spagna, non saranno presenti e prepareranno il Mondiale tramite le classiche di fine stagione, quindi nella penisola iberica sarà il momento dei giovani e di chi solitamente è relegato a lavori di gregariato. 

John Degenkolb

Il tedesco è il grande nome presente in questa Vuelta ed è anche il corridore con più vittorie all'attivo nella corsa spagnola che prenderà il via da Nimes. I dieci successi ottenuti tra il 2012 ed il 2015 ne fanno un habitué della corsa iberica, ma quest'anno Degenkolb ha alzato le braccia al cielo solo una volta, a Dubai, mentre al Tour de France si è dovuto accontentare delle posizioni più basse del podio. In Spagna dovrebbe essere lui il velocista di riferimento, anche se altri potrebbero fare la sorpresa. 

Sacha Modolo

L'italiano è il secondo uomo d'esperienza di questa Vuelta e sarà il capitano unico per le volate dell'UAE Team Emirates. Modolo in carriera ha vinto due tappe al Giro d'Italia e questa sarà la sua prima volta alla Vuelta di Spagna e pur senza avere un treno di livello dovrà essere in grado di vincere almeno una tappa, considerando soprattutto il livello degli avversari. 

Magnus Cort Nielsen

In una squadra con tre uomini di classifica, il danese risulta essere l'unico uomo per le volate con il fido Juul-Jensen pronto a lanciarlo. Lo scorso anno il velocista dell'Orica Scott ha vinto due volate alla Vuelta, entrambe sul finire della corsa, sintomo di un'ottima resistenza alle tappe di montagna, parecchie in questa edizione. Se lo scorso anno era la sorpresa, quest'anno Cort-Nielsen è chiamato alla conferma. 

Adam Blythe

L'inglese sarà l'uomo di punta dell'Aqua Blue Sport, una delle wild card scelte da ASO per partecipare alla Vuelta. Blythe non è uno da grandi vittorie, l'ultima risale a tre anni fa alla RideLondon, ma nell'ultimo anno sembra aver ritrovato il colpo di pedale perso negli anni spesi in World Tour. Magari non arriverà la vittoria di tappa, ma un piazzamento di prestigio è sicuramente alla sua portata.

Jens Debusschere

Lo stesso discorso fatto per l'inglese vale anche per il belga della Lotto Soudal. Il ventisettenne belga è sicuramente un nome più di spicco rispetto al collega britannico, ma non è un corridore da volate classiche, prediligendo quelle con un finale in ascesa, motivo per cui potrebbe togliersi qualche soddisfazione in questa edizione della Vuelta.