Se dopo la prima settimana la Maglia Gialla è sulle spalle del favorito della vigilia, per la prima volta dopo cinque edizioni ci sarà un nuovo corridore a sfilare in verde a Parigi. Nell'ultimo lustro infatti la classifica a punti è sempre stata dominata da Peter Sagan che quest'anno però non potrà contenderla agli altri aspiranti, in seguito alla squalifica sopraggiunta al termine della 4a tappa.

La stessa eliminazione dello slovacco è arrivata in seguito alla caduta provocata ai danni di Mark Cavendish che ha portato al ritiro del britannico, un altro degli indiziati per concorrere all'obiettivo verde. A rinforzare la sua candidatura non c'erano solo le trenta vittorie al Tour de France, ma anche quella maglia già conquistata nel 2011. I suoi sogni però si sono infranti sul traguardo di Vittel proprio con un contatto con quello che nei piani di Cannonball avrebbe dovuto essere l'uomo da battere.

Infine non va dimenticata la debacle più recente, quella di Arnaud Demare che ieri, nonostante il sostegno di alcuni copagni di squadra, non è riuscito a terminare la tappa entro il tempo massimo ed è stato costretto ad abbandonare il Tour. 

Com'è quindi la situazione per la classifica a punti? In testa al momento c'è Marcel Kittel e con tre successi di tappa non poteva essere altrimenti, mentre alle sue spalle inseguono Michael Matthews (-52 punti), André Greipel (-82 punti) e Alexander Kristoff (-99 punti); quinto e più staccato Sonny Colbrelli, distante 139 punti.

Il vero duello sembra essere tra il tedesco della Quick-Step e l'australiano del Team Sunweb, soprattutto per le diverse caratteristiche dei due corridori. Il primo infatti, velocista puro, ha potenzialmente fino ad altre tre vittorie in canna, mentre il secondo è sulla carta più completo e può resistere anche su terreni più mossi. Se però, come detto, Kittel ha già concluso tre tappe a braccia alzate quest'anno e dodici in totale al Tour, Matthews nel 2017 è ancora a secco e in carriera vanta un solo successo alla Grand Boucle, lo scorso anno a Revel. I traguardi volanti sono stati fin qui un prezioso alleato per l'argento mondiale di Richmond 2015, spesso più reattivo nelle situazioni in mezzo alla corsa.

Tuttavia quanto successo a Demare nella tappa di ieri deve essere un avvertimento per Kittel. Le montagne al Tour non sono di certo finite e sebbene finora il tedesco sia già arrivato in tre occasioni su quattro a correre (e in due a vincere) sugli Champs-Elysees, dovrà fare attenzione a dosare al meglio le energie nelle giornate più dure. Per lui come per tutti gli altri velocisti che corrono nell'era di Peter Sagan, conquistare la Maglia Verde è un'occasione che non può essere sciupata.