Seconda classica monumento della stagione in Belgio, dove va in scena il Giro delle Fiandre numero 101. 260 i chilometri di corsa, arricchiti da un totale di venti côte tra le quali non mancheranno le storiche Oude Kwaremont, in programma tre volte nel corso della gara, e Paterberg, da affrontare in due diverse occasioni. Proprio queste due storiche salite saranno le ultime ad essere affrontate e anche per questo sono chiamate ad essere teatro delle azioni decisive di giornata.
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Tra il consueto entusiasmo fiammingo per il ciclismo la corsa parte subito a mille con la fuga che si concretizza fin dal chilometro zero; i protagonisti dell'azione sono Duval (AG2R), Goolaerts (Willems), McNally (Wanty), Morice (Direct Energie), Planckaert (Topsport), Looij (Roompot), Troia (UAE) e Van Zummeren (Willems) e saranno loro a rubare la scena nella prima fase di questo Giro delle Fiandre: a metà gara, dopo 130 Km, il vantaggio di questo gruppo è di oltre 8'.
Dietro agli otto battistrada sono Team Sky, FDJ e Quick-Step Floors a farsi vedere maggiormente nelle prime posizioni e questa tendenza si conferma in presenza del Kapelmuur ai -95. La storica salita, al ritorno nella Ronde dopo cinque anni di assenza, segna la prima azione convinta avanzata proprio dagli uomini Quick-Step che permette a un gruppo di corridori tra cui Gilbert, Boonen, Trentin (Quick-Step), Vanmarcke (Cannondale), Modolo (UAE), Kristoff (Katusha), Demare (FDJ) Moscon e Rowe (Sky) di allungare sul resto del gruppo. Un tentativo concreto, composto da uomini pericolosi che in pochi chilometri arriva a guadagnare 1' di vantaggio sul resto del plotone, nel quale a tentare di ricucire sono ovviamente la Bmc di Van Avermaet e la Bora di Peter Sagan, i due favoriti della vigilia rimasti tagliati fuori da questo attacco.
The Muur didn't disappoint! #rvv #live pic.twitter.com/eWIhqr3g5v
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Subito dopo il Kanarieberg (-65) tutti i fuggitivi della prima ora sono ripresi dai contrattaccanti del Muur che si portano in testa mantenendo un gap di circa 45''. La corsa però è tutt'altro che finita e sull'Oude Kwaremont volano ancora scintille. Philippe Gilbert infatti conferma la grande condizione mostrata nelle ultime settimane e allunga di prepotenza superando la côte con 20'' di vantaggio sul resto dei compagni di fuga, dove nel frattempo Sepp Vanmarcke (uno dei più pimpanti fino a quel momento) è tagliato fuori a causa di una brutta caduta che coinvolge anche Luke Rowe.
Al primo passaggio sul Paterberg il campione nazionale belga scollina raddoppiando il distacco, mentre alle sue spalle un altro gruppetto che comprende anche Sagan e Pozzato si riporta sui primi inseguitori. Felline e Van Baarle provano a riportarsi sulla testa della corsa, uscendo dal gruppo e superando il Koppenberg in solitaria; ai -40 Gilbert ha un vantaggio di 50'' su questa coppia, che a sua volta vanta un gap di 20'' sui restanti inseguitori.
Questo Fiandre però continua ad essere emozionante su ogni muro e sul Taaienberg prima Tom Boonen è colto da un problema meccanico, poi Sagan, seguito da Van Avermaet, Trentin, Olfredo e Naesen, accelera recuperando Felline e Van Baarle.
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Sono ovviamente il campione del mondo e l'oro olimpico a guidare l'inseguimento a Gilbert che con 55'' di vantaggio si ritrova ad affrontare in successione (ai - 17) l'Oude Kwaremont e il Paterberg. Sulla prima delle due côte però avviene un nuovo colpo di scena. Peter Sagan è protagonista di una caduta causata da un passaggio forse troppo vicino alle transenne proprio al culmine di un tentativo di allungo; anche Van Avermaet è coinvolto ma riesce subito a rilanciarsi subito all'inseguimento del leader della corsa: alla sua ruota però agisce da stopper Niki Terpstra.
Gilbert supera l'ultimo muro con oltre 1' di vantaggio e continua la sua azione con la stessa intensità mostrata fin dall'attacco del Muur dei -95. Dopo 55 Km in solitaria culmina un'impresa leggendaria con il suo primo successo al Giro delle Fiandre. Una vittoria incredibile, merito di una grande iniziativa individuale, ma sostenuta da una grande squadra e in particolare da Tom Boonen, co-autore dell'attacco decisivo. Alle spalle del belga è Van Avermaet a superare Terpstra e Van Baarle in volata per il secondo posto. Sono ben tre invece gli italiani in top ten: Modolo (6°), Pozzato (8°) e Colbrelli (10°).
ORDINE D'ARRIVO GIRO DELLE FIANDRE 2017
1. Philippe Gilbert (Quick-Step)
2. Grer Van Avermaet (Bmc)
3. Niki Terpstra (Quick-Step)
4. Dylan Van Baarle (Cannondale)
5. Alexander Kristoff (Katusha)
6. Sacha Modolo (UAE)
7. John Degenkolb (Trek)
8. Filippo Pozzato (Wilier)
9. Sylvain Chavanel (Direct Energie)
10. Sonny Colbrelli (Bahrain Merida)