Il due volte campione del mondo Peter Sagan si aggiudica la spettacolare tappa di Fermo, la quinta della Tirreno-Adriatico 2017, bruciando allo sprint in salita il francese Thibaut Pinot (FDJ) e lo sloveno Primoz Roglic (Lotto-Jumbo). Per lo slovacco della Bora-Hansgrohe si tratta del secondo successo in questa edizione della corsa dei due mari, avvenuto grazie a una tattica di gara perfetta sul muro finale. Bene anche Nairo Quintana, che conferma il suo ottimo stato di condizione e conserva la maglia azzurra di leader della generale, mentre perde ancora terreno Vincenzo Nibali. Si difendono bene Bauke Mollema, Geraint Thomas, Rigoberto Uran, Rohan Dennis e Tom Dumoulin. Ritirati invece Adam Yates e Fabio Aru. Domani sesta frazione, con arrivo per velocisti a Civitanova Marche.
La quinta tappa della Tirreno-Adriatico edizione 2017 conduce il gruppo da Rieti a Fermo, per 210 km complessivi. Frazione che si snoda intorno alle zone del Centro Italia colpite dalle recenti scosse di terremoto, in mezzo a diverse salite appenniniche. Tre i gran premi della montagna posti sul percorso: Capo Di Monte, Capodarco e l'ascesa finale verso Fermo, un vero e proprio saliscendi di 5.3 km chilometri di lunghezza, con tratti superiori al 10% e una pendenza massima del 22%. Tra i corridori ritiratisi prima della partenza, l'italiano Fabio Aru dell'Astana, ieri in grossa difficoltà sull'arrivo del Terminillo. Undici i fuggitivi della prima ora: Moreno Moser (Astana), Maxime Monfort (Lotto-Soudal), Niki Terpstra (Quick- Step Floors), Stephen Cummings (Dimension Data), Maurits Lammertink (Katusha-Alpecin), Gianna Moscon (Team Sky), Filippo Ganna (UAE Team Emirates), Marco Canola (Nippo-Vini Fantini), Alexis Gougeard (AG2R), Scott Thwaites (Dimension Data) e Davide Ballerini (Androni Giocattoli), che a metà corsa hanno due minuti di vantaggio sul gruppo della maglia azzurra Nairo Quintana, tirato dagli uomini del Team Cannondale-Drapac. I battistrada vengono ripresi a ottantadue chilometri dalla conclusione, quando c'è da registrare il ritiro del secondo classificato in classifica generale, il britannico Adam Yates (Orica-Scott), maglia bianca di miglior giovane
Subito dopo si forma un drappello di contrattaccanti. Cinque i corridori in avanscoperta: Matteo Cattaneo (Androni Giocattoli), Bob Jungels (Quick-Step Floors), Mikel Landa (Team Sky) e Tim Wellens (Lotto-Soudal). La Movistar di Quintana non lascia però spazio a uomini pericolosi per la maglia azzurra, aumentando il ritmo e mantenendo inizialmente il distacco entro il minuto, fino ad azzerarlo quando mancano quarantaquattro chilometri all'arrivo. Ci prova poi in solitaria il polacco del Team Sky Michal Kwiatkowski, ma anche l'ex campione del mondo rimbalza e viene ripreso dal gruppo. Il vincitore dell'ultima edizione delle Strade Bianche attacca anche sul gran premio della montagna di Capodarco, seguito da Fabio Felline (Trek-Segafredo), Tejay Van Garderen (BMC) e Rafal Majka (Bora-Hansgrohe). Nulla da fare nemmeno sui primi strappi verso fermo, con Quintana prontissimo a riportarsi sui vari attaccanti. Dopo il primo passaggio sul traguardo, si avvantaggiano in due: Kiryenka (Team Sky) e Luis Leòn Sanchez (Astana), che guadagnano una trentina di secondi su un gruppo tirato dalla FDJ, mentre si stacca definitivamente un Nibali in netta difficoltà. La corsa si decide sul muro finale: prima Nairo Quintana (Movistar), poi Rigoberto Uran (Cannondale-Drapac), provano a fare il vuoto sulle dure pendenze di Fermo, ma Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) resiste agli scatti degli scalatori puri e si impone in volata, davanti al francese Thibaut Pinot (FDJ) e allo sloveno Primoz Roglic (Lotto-Jumbo). Quintana rimane in maglia azzurra, con cinquanta secondi su Pinot e 1'06" sull'australiano Rohan Dennis (BMC).
Ordine d'arrivo. 1. Sagan in 5h 00' 05". 2. Pinot s.t. 3. Roglic s.t. 4. Thomas s.t. 5. Mollema s.t. 6. Uran s.t. 7. Dumoulin s.t. 8. Quintana s.t. 9. Dennis s.t. 10. Spilak a 6".
Classifica generale. 1. Quintana in 21h 34' 51". 2. Pinot a 50". 3. Dennis a 1'06". 4. Roglic a 1'15". 5. Dumoulin a 1'19". 6. Thomas a 1'23". 7. Uran a 1'30". 8. Castroviejo a 1'32". 9. Mollema a 1'37". 10. Spilak a 1'59".