A due annidi distanza dall'ultima volta, Nairo Quintana concede il bis sul Monte Terminillo, sede d'arrivo della quarta tappa della Tirreno-Adriatico edizione 2017. Il colombiano della Movistar fa la differenza negli ultimi due chilometri di salita, precedendo di diciotto secondi il britannico Geraint Thomas, e di ventiquattro il giovane Adam Yates (Orica-Scott) e il connazionale Rigoberto Uran (Cannondale-Drapac). Perdono terreno tutti gli altri favoriti, da Pinot a Dumoulin, passando per Rui Costa, Landa, Van Garderen e Roglic. Male i due italiani Vincenzo Nibali e Fabio Aru, giunti al traguardo con oltre un minuto e mezzo di distacco. Quintana è ora la nuova maglia azzurra della Tirreno-Adriatico, strappata dalle spalle dell'australiano Rohan Dennis. Domani tappa mossa, con arrivo a Fermo.
La quarta tappa della Tirreno-Adriatico 2017 è l'unica con un vero arrivo in salita. Da Montalto di Castro al Monte Terminillo, dalla provincia di Viterbo a quella di Rieti, per 187 chilometri complessivi. Frazione impegnativa, con due gran premi della montagna posti sul percorso: in apertura una decina di km di ascesa verso La Colonnetta sui Monti Cimini, in chiusura la scalata del Terminillo, 16.1 km di lunghezza al 7.3% di pendenza media, con punte del 12%. Sei gli attaccanti di giornata: Davide Ballerini (Androni Giocattoli), Mirco Maestri (Bardiani-CSF), Alan Marangoni (Nippo-Vini Fantini), Matvey Mamykin (Katusha-Alpecin), Marko Kump (UAE-Team Emirates) e Romain Gioux (Novo Nordisk), che guadagnano ben presto oltre dieci minuti di vantaggio, margine che scende poi a otto primi quando mancano sessanta chilometri alla conclusione, e a 6'30" ai meno quarantacinque. Poco prima della salita del Terminillo, è Mamykin ad attaccare, seguito da Ballerini. Il russo del Team Katusha cade però nel successivo tratto di discesa, lasciando il giovane azzurro solo al comando. Il destino di Ballerini è però segnato, raggiunto sulle prime rampe dell'ultima ascesa, a tredici chilometri dalla conclusione.
A fare il ritmo nel gruppo della maglia azzurra Rohan Dennis sono i compagni di squadra del portoghese Rui Costa (UAE Emirates), poi è il Team Bahrain-Merida di Vincenzo Nibali a prendere l'iniziativa. Il ritmo degli uomini dello Squalo dello Stretto non è però irresistibile: ne approfittano così in quattro, Jonathan Castroviejo (Movistar), Michal Kwiawtkowski (Team Sky), Simon Spilak (Katusha-Alpecin) e Roman Kreuziger (Orica-Scott). Il più pimpante del quintetto davanti è lo sloveno Spilak, che si toglie di ruota i compagni d'avventura e prosegue in solitaria. Da dietro la FDJ di Thibaut Pinot stringe i tempi con Reichenbach, ma il francese non regge alle accelerazioni di Geraint Thomas (Team Sky) e Nairo Quintana (Movistar), seguiti da Adam Yates (Orica-Scott) e Rigoberto Uran. Il colombiano vincitore dell'ultima Vuelta controlla la situazione fino ai due chilometri dalla conclusione, poi scatta deciso e si libera della compagnia di Thomas, raggiungendo Spilak e trionfando ancora da solo sul traguardo del Terminillo. A diciotto secondi giunge il gallese del Team Sky, poi Yates su Uran, Spilak, Dumoulin, Pozzovivo, Landa e Pinot. Male Vincenzo Nibali e Fabio Aru, staccatasi a metà salita e giunti all'arrivo con un ritardo pesante. Con questo successo Quintana si prende anche la maglia azzurra di leader della generale, davanti a Yates e Pinot.
Ordine d'arrivo. 1. Quintana in 5h 27' 22". 2. Thomas a 18". 3. Yates a 24". 4. Uran s.t. 5. Spilak a 29". 6. Dumoulin a 41". 7. Pozzovivo s.t. 8. Landa s.t. 9. Pinot a 46". 10. Roglic a 51".
Classifica generale. 1. Quintana in 16h 34' 36". 2. Yates a 33". 3. Pinot a 56". 4. Castroviejo a 1'01". 5. Dennis a 1'06". 6. Dumoulin a 1'19". 7. Roglic s.t. 8. D. Moreno a 1'27". 10. Pozzovivo a 1'29".