Entra sempre più nel vivo la stagione ciclistica 2017 e in particolar modo lo fa il calendario World Tour, alzando il velo sul Dubai Tour, una corsa sempre più al centro della programmazione di molti dei principali corridori del circuito internazionale. L'evento a tappe, organizzato da Dubai Sports Council in collaborazione con RCS Sport, giunge quest'anno alla sua quarta edizione ma il suo albo d'oro vanta già ciclisti del calibro di Taylor Phinney, Mark Cavendish e Marcel Kittel, il campione in carica che nell'ultima edizione ebbe la meglio su Giacomo Nizzolo.
La corsa avrà luogo dal 31 gennaio al 4 febbraio e rispetto al format tradizionale prevede una frazione aggiuntiva, che però non dovrebbe variare più di tanto le attitudini richieste per trionfare nella corsa asiatica che resta (quasi) categoricamente un discorso tra velocisti. Oltre a quattro tappe pianeggianti, il percorso presenta nella penultima giornata l'unico muro, in una tappa già proposta nelle edizioni precedenti in prossimità della diga di Hatta; su questo strappo, negli ultimi due anni, hanno trionfato John Degenkolb e José Lobato, anche se nessuno dei due è poi riuscito a far sua la classifica generale. Anche il resto del percorso è sulla falsariga della breve storia del Dubai Tour, compresa la consueta premiazione sotto il grattacielo Burj Khalifa.
Si tratterà del terzo appuntamento del World Tour, dopo il Tour Down Under e la Cadel Evans Great Ocean Road Race in Australia, e aprirà le porte a un mese di corse in Medio Oriente. Dopo il Dubai Tour toccherà infatti al Tour of Qatar, dal 6 al 10 febbraio, al Tour of Oman, dal 14 al 19 febbraio, e all'Abu Dhabi Tour, che entra per la prima volta nell'elite del World Tour e si sposta dalla solita cadenza autunnale. Un'ulteriore conferma dell'apertura sempre più ampia degli Emirati Arabi al mondo delle due ruote, che continua dopo l'ultimo mondiale disputato a Doha.