Peter Sagan non si smentisce mai, neanche durante la conferenza stampa seguita alla sua vittoria nella prova in linea dei campionati mondiali di ciclismo di Doha 2016: "Spero di poter festeggiare stavolta - scherza il due volte iridato - perchè l'anno scorso a Richmond i locali erano tutti chiusi. In realtà sono ancora in stato di choc, stento a credere a quello che ho fatto. Oggi sono stato fortunato due volte: a inizio corsa, quando sono riuscito ad agganciare il gruppo di testa in occasione dei ventagli. Ero l'ultimo del gruppetto, ce l'ho fatta per un pelo. Poi in volata: quando sono partito Nizzolo non mi ha chiuso alle transenne. Ho rischiato tantissimo ma mi è andata bene. Se mi avesse ostacolato ci saremmo scontrati, non c'era alcuna possibilità di frenare. Sono davvero contento, è un risultato incredibile. Voglio ringraziare il mio compagno di squadra Michael Kolar, per il lavoro che ha fatto per me, è stato straordinario". 

Diverso l'umore in casa italiana. Gli azzurri hanno fatto il massimo in una corsa in cui non avevano grandi chances di vittoria, ma il quinto posto finale di Giacomo Nizzolo lascia comunque un po' di amaro in bocca: "I ragazzi sono stati molto bravi - dice il c.t Davide Cassani - sapevamo che intorno al km sessantacinque la corsa avrebbe potuto prendere una piega diversa. Cosi è stato e ci siamo fatti trovare pronti. Peccato per Fabio Sabatini, che si è ritirato per un problema alla sella, ma sono stati tutti straordinari, a partire da Bennati. Bravo Guarnieri, a lanciare Nizzolo ai duecento metri, poi ha vinto i più forte, Sagan: un fenomeno. Qui non eravamo tra i favoriti, ma abbiamo dimostrato di poter essere all'altezza dei migliori. Questo Mondiale deve essere un punto di partenza, perchè ci sono ragazzi che possono ancora crescere e trasformare i quinti posti in qualcosa di più importante". Parola anche a Giacomo Nizzolo, divenuto capitano e protagonista della volata a tinte azzurre: "C'è rammarico, perchè sono partito un po' lungo - dice il campione italiano ai microfoni della Rai - ma abbiamo fatto una bella corsa. Jacopo Guarnieri è stato perfetto nel tirarmi la volata, ma i valori in campo erano quelli che conoscevamo. Ora ripartiamo da questo quinto posto per sperare di far meglio in futuro".

Tutt'altro che soddisfatto Mark Cavendish, battuto in volata ma comunque medaglia d'argento: "Sono un po' deluso, non tanto per la strategia di gara, ma per lo sprint finale. Mi sentivo bene, avevo buone sensazioni, ma non sono riuscito a rimanere a ruota di Sagan. Sembrava la giornata ideale per vincere il mio secondo titolo mondiale, ma non ho trovato la giusta posizione in volata. Volevo rimanere attaccato a Sagan, perchè sapevo che lui avrebbe approfittato dell'azione dei norvegesi, ma improvvisamente mi sono trovato indietro, con Matthews davanti. Quando poi sono partito era troppo tardi per pensare di vincere. Peccato anche aver perso Luke Row, con lui saremmo stati in tre davanti. Questa medaglia è più un oro perso che un argento guadagnato". Sorridente invece Tom Boonen, il fuoriclasse belga all'ultimo guizzo della sua carriera: "E' una medaglia di bronzo importante per me, avevamo detto che avremmo cercato di rendere dura la corsa, ed è esattamente ciò che abbiamo fatto. Una squadra come la nostra deve prendersi la responsabilità di gestire gare del genere".