Nel concitato finale di stagione - in attesa di Lombardia e Mondiale - va ad inserirsi una classica del ciclismo internazionale. Dopo la Tre Valli Varesine di ieri - con vittoria in volata di uno straordinario Sonny Colbrelli - è tempo oggi della Milano - Torino. Il Colle di Superga a colorare il finale, due passaggi in salita a diluire il gruppo e a decretare il vincitore di giornata. Lo scorso anno sigillo di Diego Rosa, in passato nomi pesanti, Alberto Contador per fare un esempio.
La prova misura 186km, il via a San Giuliano Milanese. La prima parte di corsa non presenta alcuna difficoltà. Al km 91.3, a Morano sul Po, il rifornimento, poi lo scoppiettante finale. Verso Località La Fabbrica, la strada sale in modo graduale, primi colpi di pedale in vista del passaggio sul Colle di Superga. Al km 166, il gruppo affronta l'ascesa per la prima volta. 4.9 km, pendenza media del 9.1%. Nella fase centrale, la salita tocca il 14%. Allo scollinamento, quattro chilometri pianeggianti per recuperare fiato in vista dell'ultimo passaggio.
Difficile prevedere un folto plotone, possibile duello tra i principali interpreti della prova. Uno contro uno tra gli scalatori presenti, con alcune squadre in grado di dettare ritmi e tempi di corsa. L'Astana non presenta Vincenzo Nibali, ma ha al via Rosa, Aru, Lopez e Scarponi, senza dimenticare Fuglsang. Una batteria utile per scremare il gruppo. Attenzione alla Ag2r di Bardet e Pozzovivo, alla Sky di Landa e Poels, mentre la Cannondale punta su Uran e sul nostro Formolo. Non mancano poi variabili "esterne", cacciatori solitari in grado di sfruttare il lavoro altrui.
Attesa quindi per il ballo conclusivo, due stoccate, la prima per limare la concorrenza, la seconda con i "pesi massimi" al centro della strada, la cornice della Basilica di Superga, lo spettacolo delle due ruote.
Il percorso