Alexandre Geniez completa l'impresa di giornata e taglia in solitaria il traguardo di Dumbría/Mirador de Ezaro, al termine di una fuga eterna, con il rientro su Pellaud lungo il secondo Gpm in programma. Si muovono, sul terribile muro finale, anche gli uomini di classifica e a farne le spese è Alberto Contador, messo in scacco dal forcing della Movistar. Il Pistolero risponde alle prime frustate, ma si pianta poi al dunque. Chaves, Quintana e Valverde si osservano, dalle retrovie rientra un Froome pimpante, tocca così a Ruben Fernandez salvare l'onore Movistar. Il gregario ha la gamba migliore, attacca, chiude secondo e veste il simbolo del primato.
La terza uscita - da Marín a Dumbría/Mirador de Ezaro - misura 176.4km e prevede tre gran premi della montagna. La fuga, come da tradizione, prende corpo nelle battute iniziali. Sette i protagonisti di giornata: Smukulis, Geniez, Serry, Pellaud, Cousin, Selig e Arroyo. In testa al gruppo il Team Sky, con Kwiatkowski ad indossare la maglia rossa. Il passo del plotone è regolare, i battistrada guadagnano circa cinque minuti.
L'Alto de Lestano - Gpm di 3° categoria, oltre 8km, pendenza media superiore al 5% - sgretola il gruppetto degli attaccanti e a far la voce grossa è Pellaud. Cousin riesce ad agganciare il treno dell'IAM, ma Pellaud rilancia l'azione quando vede rinvenire alle sue spalle Geniez. L'obiettivo è chiaro, transitare per primo in vetta e conquistare i punti in palio. Cresce, nel frattempo, il margine sul forte della compagnia. Pellaud incamera 6 minuti, volta lo sguardo dopo lo scollinamento, poi sceglie di proseguire solo.
Lo sforzo è enorme e infatti, sulla difficoltà successiva, l'Alto das Paxareiras - Gpm di 2° categoria - le gambe si fanno marmoree e Serry e Geniez rientrano senza fatica. Puccio e Kwiatkowski alzano sensibilmente l'andatura del gruppo, avviene una selezione naturale da dietro. Pellaud perde le ruote di Serry e Geniez, ma il successivo passaggio in discesa consente un ulteriore aggancio. Si forma così un terzetto verso il muro conclusivo.
Miguel Angel Lopez cade fragorosamente a terra ai meno 7, con il gruppo alla massima velocità per ridurre il disavanzo dai primi. Lotta, tra le principali squadre, per prendere in testa lo scoglio d'arrivo. Si vede l'Orica, si conferma Kwiatkowski, prende la scena la Movistar. Mentre Geniez si libera di Serry e vola verso il successo, l'azione di Ruben Fernandez, dopo un timido tentativo di Valerio Conti, demolisce il plotone. Rimangono in pochissimi, con Chaves in seconda ruota, poi Quintana, Valverde e Contador. Prima di una curva secca, Alberto si impasta e cede il passo, Chaves finta l'allungo, ma si rialza. Un'occhiata con Quintana, mentre riemerge prepotente Froome.
Il ritorno del keniano bianco mette in allarme la Movistar, via libera quindi per Ruben Fernandez. Accelerazione decisa e seconda piazza. Valverde vince lo sprint per la terza posizione, mentre Geniez è già al traguardo a godersi il successo. Contador, in affanno, giunge con Brambilla e Samuel Sanchez. La Vuelta del campione di Pinto è già in salita.
L'ordine d'arrivo