GIRONE A
DANIMARCA - BRASILE 0-4
26' Gabriel Barbosa, 40' e 80' Gabriel Jesus, 50' Luan V.
Danimarca (4-4-2): Hojbjerg; Desler (64' K. Larsen), Gomes, Gregor, Blaabjerg; Borsting (81' Hebo-Rasmussen), Maxso, Jonsson, J. Larsen; Vibe, Brock-Madsen (46' Skov). All. Frederiksen.
Brasile (4-3-3): Weverton; Zeca (74' William), Marquinhos (84' Luan G.), Rodrigo Caio, Douglas Santos; Renato Augusto (79' Dourado), Wallace, Luan V.; Gabriel Jesus, Gabriel Barbosa, Neymar. All. Micale.
Il Brasile si ricorda di essere il Brasile con 180 minuti di ritardo rispetto all'inizio dell'Olimpiade e decide così di travolgere una Danimarca inerme e assolutamente invisibile. Già nel primo tempo Gabriel Jesus si mangia un'occasione clamorosa e Hojbjerg è costretto a diverse parate, prima di capitolare sul destro in diagonale di Gabriel Barbosa, bravo nel capitalizzare il lavoro sulla corsia mancina di Douglas Santos. Il raddoppio porta invece la firma proprio di Gabriel Jesus, che stavolta sotto porta non sbaglia e col sinistro raddoppia. Frederiksen prova a cambiare qualcosa in attacco, ma i verdeoro sono travolgenti e Luan azzecca il tap-in al 50' pochi minuti dopo aver sfiorato un gol splendido con un destro a giro che lambisce solamente il palo. Il resto della gara si compone di una punizione innocua della Danimarca, tanto possesso del Brasile e un brivido per una leggera distorsione di Neymar. Nuova linfa all'80', quando è ancora Gabriel Barbosa che ribadisce in rete una palla vagante per firmare il 4-0. Nonostante la sconfitta, i nordici strappano comunque il pass in virtù del pareggio tra Sudafrica e Iraq.
SUDAFRICA - IRAQ 1-1
6' Motupa, 11' Abdulameer
Sudafrica (4-4-2): Khune; Mobara, Malepo, Coetzee, Mekoa; Fikizolo (61' Modiba), Mvala, Ntshangase, Dolly (83' Morris); Motupa, Masuku (59' Kutumela). All. Da Gama.
Iraq (4-4-2): Hameed; Ibrahim, Naji, Adnan (62' Ahmad), Ismael; Hisny (62' Kareem), Kamil (84' Tareq), Abdulameer, Mhawi; Atwan, Abdulraheem. All. Shahdad.
Un pareggio che non serve a nulla, tra Sudafrica e Iraq: entrambe le squadre vengono eliminate e pagano i molteplici errori. Nelle primissime battute arriva subito un botta-risposta, con Motupa che porta in vantaggio i sudafricani, ma la risposta di Abdulameer pareggia il conto per i mediorientali, che nel corso dei 90 minuti giocano e concludono decisamente di più, creando, sciupando e vedendosi annullare un gol nel recupero per un fuorigioco giusto. Poca qualità, tanto istinto: il finale a viso aperto conduce solo a una doppia eliminazione, con l'ultimissima palla buona giocata dal Sudafrica giocata in piena area. Finisce 1-1, finisce con pochi sorrisi e tanta amarezza per la doppia eliminazione.
Classifica finale: Brasile 5, Danimarca 4, Iraq 3, Sudafrica 2.
GIRONE B
COLOMBIA - NIGERIA 2-0
4' Gutierrez; 63' (rig.) Pabon.
Colombia (4-2-3-1): Bonilla; Palacios, Tesillo, D. Balanta, Borja; K. Balanta (72' Lerma), Barrios (78' Perez); Pabon (85' Mena), Gutierrez, Roa; Preciado. All. Restrepo.
Nigeria (4-5-1): Akpeyi; Sincere, Ekong, Udo, Madu (79' Amuzie); Azubuike, Mikel, Popoola (70' Usman), Umar (70' Ezekiel), Etebo; Sadiq, Ezekiel. All. Siasia.
Una Nigeria decisamente sotto tono, probabilmente anche perchè già matematicamente certa del primo posto, si piega di fronte a un Colombia motivata e meritatamente vincente. Apre l'uomo di maggior talento in campo, Teofilo Gutierrez, glaciale col sinistro nel controllare uno splendido lancio lungo di Pabon (propiziato da una palla persa a metà campo dagli africani) e realizzare dopo soli 8 minuti, battendo Akpeyi. Il portiere nigeriano deve prodigarsi in almeno altri due miracoli, ma i suoi davanti non capitalizzano, è specialmente Etebo a divorarsi un paio di ottime occasioni. Così una progressione di Preciado all'ora di gioco conduce ad un rigore, tirato e realizzato dal sinistro potende di Pabon. Nel finale spazio ancora per Preciado, molto poco cinico. Il risultato comunque non cambia, i Cafeteros ottengono la vittoria che serviva per passare ai quarti.
GIAPPONE - SVEZIA 1-0
65' Yajima
Giappone (4-4-2) Nakamura; Muroya, Ueda, Shiotani, Kamekawa; Minamino (58' Yajima), Endo, Oshima, Nakajima; Asano (61' Suzuki), Koroki (77' Ideguchi). All. Teguramori.
Svezia (4-2-3-1): Linde; Lundkvist, Milosevic, Larsson, Konate; Tibbling, Fransson (46' Tankovic); Khalili, Quaison (72' Sema), Ajdarevic; Ishak (83' Berisha). All. Ericson.
Il dominio giapponese contro la Svezia vale una vittoria di Pirro inutile ai fini della qualificazione. I nordici in 90 minuti non riescono a produrre più di una punizione di Ajdarevic agevolmente controllata da Nakamura, mentre dall'altra parte piovono occasioni, ma solo dopo l'ora di gioco, con il subentrato Yajima, i nipponici passano: buona percentuale se la prende Oshima, ma il tocco sotto porta del centrocampista vale la vittoria. Il raddoppio viene solamente sfiorato, Shiotani colpisce infatti la traversa a Linde battuto nei minuti finali. Termina 1-0, ma sia Giappone che Svezia tornano mestamente a casa.
Classifica finale: Nigeria 6, Colombia 5, Giappone 4, Svezia 1.
GIRONE C
GERMANIA - FIJI 10-0
8' e 45' Gnabry; 14', 33', 40', 63' (rig.) e 70' Petersen; 30', 49' e 52' Meyer.
Germania (4-2-3-1): Horn; Toljan (46' Max), Sule, S. Bender, Klostermann (52' Bauer); L. Bender, Christiansen (67' Promel); Brandt, Meyer, Gnabry; Petersen. All. Hrubesch.
Fiji (5-4-1): Tamanisau; Singh, Dreloa, Naidu, Khem (67' Nabenia), Waranavailu; Chand, Nakalevu (46' Baravilala), Verevou (66' Tagurabeci), Hughes; Krishna. All. Farina.
Il ciclone tedesco travolge le Fiji in un match più che a senso unico, caratterizzato dalla semplice necessità della Germania di dover segnare il più possibile per avere l'eventuale differenza reti a favore contro il Messico e la Corea, problema comunque risolto dal non-pareggio uscito al termine della gara. Primo tempo con un mattatore unico, Nils Petersen: tre gol in 26 minuti sui 6 totali di squadra del parziale, tutti sei semplici tap-in, uno su respinta corta del portiere, uno di testa e uno di piede. Ad aprire le danze è però Gnabry dopo soli 8 minuti, appoggiando un porta un bell'assist di Brandt, per poi ripetersi al 45' con una deliziosa punizione sul palo del portiere, oscurato dalla barriera. Regala invece magie Max Meyer, nel primo tempo finalizza una splendida azione personale, così come nella ripresa al 49', dopo aver mandato a vuoto un difensore; tre minuti più tardi sempre l'asso dello Schalke trova il tap-in vincente dopo una traversa di Gnabry, illuminato a centro area da un numero clamoroso di Brandt sulla linea di fondo. A quota 8, due (dei tanti) obbrobri difensivi delle Fiji regalano due rigori: Meyer sceglie la precisione ma Tamanisau intuisce e para, mentre Petersen cinque minuti dopo va di potenza e realizza il 9-0. Sempre l'attaccante del Friburgo archivia anche la doppia cifra, firmando il suo quinto gol con un bel pallonetto di testa.
Classifica finale: Corea del Sud 7, Germania 5, Messico 4, Fiji 0.
GIRONE D
Classifica finale: Portogallo 7, Honduras 4 (0), Argentina 4 (-1), Algeria 1.
IL QUADRO DEI QUARTI DEL 13-14 AGOSTO:
Ore 18 italiane: Portogallo - Germania
Ore 21 italiane: Nigeria - Danimarca
Ore 24 italiane: Corea del Sud - Honduras
Ore 3 italiane: Brasile - Colombia